Farine: sai cosa stai mangiando?
Come scegliere le farine migliori e più ricche di valori
nutritivi
di Romina Alessandri - 27/11/2014
Parlare di Farine, in un momento storico in cui sono in
continuo aumento i casi di celiachia e intolleranza al glutine è doveroso.
Molto spesso infatti acquistiamo Farina 00 senza sapere da dove arriva, come è
trattata, e cosa contiene, senza sapere che è la più povera di elementi
nutritivi...
Il libro FATTO IN CASA di Lucia Cuffaro fa luce su molti
di questi aspetti, portando le persone a prendere consapevolezza di ciò che
mettono sulla loro tavola, nella loro casa, sulla loro pelle e sopratutto
invita a fare da sè tutto ciò che può NON essere comprato!
"L’uomo è ciò che mangia"
Ludwig Feuerbach - filosofo
È proprio così, tutto ciò che ingeriamo influenza non
solo lo stato fisico ma anche l’animo e il nostro modo di pensare. Ed è da qui
che ho pensato di iniziare. Perché modificare il proprio stile di vita
alimentare è davvero fondamentale per avvicinarsi alla decrescita e ai suoi
princìpi e per coltivare un rapporto sano con l’ambiente. L’autoproduzione è
sintomo di consapevolezza e informazione, di maggiore semplicità, autonomia e
creatività, di limitazione di consumi dannosi e dell’inquinamento ambienta- le,
di tempo dedicato alla socialità e di elogio della lentezza. È un gesto
rivoluzionario che ci aiuta a sfidare la globalizzazione e a non lasciarci
omolo- gare al consumismo imperante che, attraverso tecniche di persuasione
pubblicitaria, impone acqui- sti spesso dannosi per la nostra salute, ma
positivi per il profitto delle grandi multinazionali.
L’autoproduzione rappresenta da ultimo anche una fonte
non indifferente di risparmio economico e quindi di minor dipendenza dal lavoro
salariato.
Partiamo analizzando uno degli ingredenti fondamentali
della nostra cucina: LA FARINA
TIPO 00: FARINA SETACCIATA AL 50%
La classica farina di tipo 00 è la più utilizzata in
cucina, ma anche quella meno ricca di elementi nutritivi.
Le proprietà migliori vengono, infatti, perse durante la
macinazione industriale del chicco di grano, che comporta l’eliminazione del
germe (ovvero il cuore nutritivo del chicco stesso, che contiene amminoacidi,
acidi grassi, sali minerali, vitamine del gruppo B e vitamina E) e della crusca
(la parte più esterna, particolarmente ricca di fibre). Da questa macinazione
si ottiene una fari- na raffinata, che si mantiene a lungo e rende gli impasti
più elastici: è quindi più facilmente vendibile nei supermercati, ma risulta
terribilmente depauperata e ricchissima di zuccheri.
E spesso queste importanti sostanze perse siamo costretti
a reintegrarle assumendo integratori alimentari!
Sconsiglio queste farine per qualsiasi tipo di
preparazione, dolce o salata, perché di tutte le sostanze nutritive del grano,
in essa è rimasto in pratica solo il glutine, che a lungo andare e in grandi
quantità è dannoso per la salute. Purtroppo la celiachia, ovvero reazione
infiammatoria permanente alla gliadina, una proteina del glutine, è sempre più
diffusa (un soggetto malato ogni cento persone – dato dell’Associazione
Italiana Celiachia).
TIPO 0: FARINA SETACCIATA AL 70%
In questa farina la parte esterna del chicco (ricca di
vitamine e minerali) non è quasi più presente, ovvero viene eliminata anche la
crusca. Diminui- sce in questo modo il quantitativo di glutine con- centrato
rispetto a quella 00.
TIPO 1
È una farina semintegrale. C’è almeno l’80% del chicco di
grano.
TIPO 2
Sempre farina semintegrale. C’è tutto il chicco di grano,
tranne la crusca.
INTEGRALE
La farina non è stata setacciata, ma solo molita. C’è
tutto il chicco di grano e quindi tutti gli elementi nutrienti, ed è ovviamente
la migliore.
Come si sceglie la farina migliore?
Il consiglio in generale
è di usare il più possibile
farine biologiche, di varietà
antiche, di provenienza certa,
come il grano duro Senatore Cappelli o
il grano duro Saragolla (non modificate
con raggi X e non selezionate in base alla conservabilità e al contenuto di glutine). Evitiamo invece il kamut,
che in realtà non è un tipo di frumento, ma un marchio
registrato da parte della
società americana Kamut International. Rappresenta un mito
da sfatare, questo grano
non è stato “risvegliato” da una tomba
egizia e non è adatto ai
celiaci come invece viene pubblicizzato. Inoltre, è coltivato e
venduto in regime di monopolio, ha un costo eccessivo e una pesante impronta
ecologica!
Lucia Cuffaro
Fatto in Casa - Libro >> http://goo.gl/XBOcd6
Smetto di comprare tutto ciò che so fare: cosmetici,
cucina, saponi, pulizie ecologiche
Editore: Il Filo Verde di Arianna
Data pubblicazione: Novembre 2014
Formato: Libro - Pag 152 - 19x19 cm