Merendine: smettila di darle a tuo figlio!
Scopri cosa contengono le merende industriali dedicate
all'infanzia e per quali motivi sono un alimento non adatto ai bambini
di Marco Medeot - 02/12/2014
Merendine: smettila di darle a tuo figlio!
Quante volte tuo figlio ti ha chiesto una merendina
confezionata? Immagino tantissime...
Alcuni nutrizionisti le ritengono le principali
responsabili della cattiva nutrizione dei nostri bimbi, mentre altri “esperti”
sono molto attenti a non essere d`intralcio alle grosse industrie alimentari…
In questo articolo verranno analizzati i principali
ingredienti che si trovano nelle comuni merendine in vendita al supermercato.
Da cosa può dipendere l'irrritabilità di tuo figlio?
Nelle merendine di zuccheri ce ne sono tanti, tantissimi,
troppi! E dal momento che esiste l'obbligo di indicare gli ingredienti in
ordine di grandezza, succede spesso che ne vengano nominati diversi tipi in
modo da non farli comparire immediatamente al primo posto (altrimenti lo
zucchero sarebbe il primo ingrediente!)
Accade così che trovi tra gli ingredienti: zucchero o
saccarosio nei primi due posti, poi più avanti nell'elenco ritroviamo il
destrosio, e qualche riga dopo sciroppo di glucosio o sciroppo di
glucosio-fruttosio.
Ma sempre di zuccheri ad altissimo indice glicemico si
tratta.
Cosa causa l'ingestione di zuccheri ad alto indice
glicemico?
La prima cosa che accade è ovviamente un innalzamento
della glicemia (gli zuccheri nel sangue).
Il bambino deve trovare una maniera per bruciare questo
eccesso di zuccheri e si sente eccitato ed iperattivo. In secondo luogo avviene
il rilascio da parte del pancreas dell'ormone insulina il cui scopo è evitare
l'eccessivo innalzamento della glicemia. Accade il paradosso: il piccolo si
ritrova in breve tempo in ipoglicemia e il cervello va in crisi perché il
glucosio ematico è praticamente l'unico carburante per il cervello. La crisi si
manifesta con grossi sbalzi d'umore e la richiesta di ulteriori dolci da ingerire.
Mamma, ne voglio ancora una.
Accade spesso che il bambino senta la necessita continua
di mangiare zuccheri, ma considera che l'apporto frequente di questi alimenti
provoca uno squilibrio ormonale capace di provocare obesità e diabete.
Come viene prodotto lo zucchero bianco?
Oltre ai problemi legati agli sbalzi glicemici, andiamo a
vedere come viene prodotto lo zucchero bianco.
Solitamente viene prodotto a partire dalle barbabietole,
che vengono bollite per lungo tempo a circa 60-80 gradi finché l'acqua non
evapora e rimane un succo sciropposo e denso. A questo punto lo zucchero viene
raffinato mediante idrossido di calcio (noto anche come calce spenta) ad
altissime temperature: in questo processo si perdono vitamine, minerali,
saponine, betaine, pectine, proteine, acido glutammico, fenoli ed enzimi,
mentre vengono depositate enormi quantità di calcio che deve essere eliminato
mediante un ulteriore trattamento con anidride carbonica.
Non finisce qui: quello che rimane viene ulteriormente
manipolato, centrifugato disinfettato e cristallizzato in un processo nel quale
viene usata l'anidride solforosa e l'acido carbonico (particolarmente nocivi
per rinitici e asmatici)
Otteniamo in questo modo lo zucchero bruno
cristallizzato. Per ottenere lo zucchero bianco, il prodotto viene trattato
ancora con carbone attivo e anidride solforosa, che per legge non dovrebbe
superare i 15 mg/Kg nel prodotto finale. Ricordiamo che l'anidride solforosa
consuma le riserve di tiamina e può dare effetti irritanti e/o mal di testa.
Perché dovresti limitare la farina 00?
Il prof. Franco Berrino, epidemiologo ed ex Direttore del
Centro Tumori di Milano, ha definito la farina 00 “il più grande veleno della
storia”. Infatti, questo prodotto industriale è un alimento estremamente impoverito
(vedi articolo sulla raffinazione) essendo privato di due parti fondamentali
del grano: il germe di grano all'interno e la crusca all'esterno.
Come tutti i prodotti raffinati, la farina bianca provoca
un aumento della glicemia che stimola enormemente la produzione di insulina
affaticando il pancreas e predisponendo all'accumulo di grasso di deposito e al
diabete.
Più latte e meno cacao?
È un classico “claim” pubblicitario che si trova su
alcune confezioni di merendine. Come se la presenza di latte aggiuntivo
rendesse la merendina più genuina.
In realtà il latte è contenuto in quantità ridicole e
molo spesso si tratta di latte in polvere manipolato industrialmente. Come se
non bastasse, il latte è un alimento acidificante che crea un prelievo di bicarbonato
di calcio dalle ossa per poter riequilibrare lo squilibrio del pH.
Aggiungiamo il fatto che l'eccessiva ingestione di latte
e di zuccheri sono le due principali cause di acne giovanile.
Le merendine sono l'alimento giusto per tuo figlio?
Che tipo di grassi ci sono nelle merendine?
Se non viene espressamente indicato il termine “non
idrogenati” si tratta di grassi che hanno subito il processo di idrogenazione.
Ma cosa significa “idrogenati”?
Non voglio ricorrere a descrizioni complesse: diciamo che
consiste nell'aggiungere chimicamente idrogeno ai trigliceridi insaturi. In
questo modo viene creato un grasso che non esiste in natura, ma che possiede
alcune caratteristiche utili all'industria (ma molto meno utili alla salute):
1) costano poco;
2) sono in grado
di degradarsi con difficoltà, rendendo il prodotto incredibilmente
conservabile;
3) trasformano
un grasso liquido in un grasso “solido” facilmente spalmabile (es. la
margarina);
4) sono molto
stabili ad alte temperature e quindi si possono usare molte volte per friggere.
Beh, qual è il problema?
Il problema è che mediante questa trasformazione alcuni
legami in forma “cis” passano alla forma “trans”: i grassi trans sono noti per
essere correlati all'aumento di patologie cardiovascolari.
È questo il motivo per cui i grassi idrogenati sono
considerati dannosi per la salute. Ma lo stesso discorso vale per i grassi
parzialmente idrogenati e per i grassi non idrogenati che comunque contengono
grassi transesterificati.
Quali sostanze rendono la merendina appetibile alla vista
del bambino?
Tutte quelle sostanze indicate con la sigla che va da
E-100 a E199 sono coloranti. Ricordiamo che la legislazione europea vieta
l'utilizzo di coloranti e conservanti nei prodotti per l'infanzia indirizzati a
bambini fino ai 3 anni d'età, per cui è buona norma non dare ai bimbi al di
sotto dei 36 mesi alcun tipo di prodotto industriale per precauzione.
Il motivo principale è che i bambini al di sotto dei 3
anni hanno uno sviluppo prematuro del fegato e degli enzimi che metabolizzano i
veleni e quindi una limitata capacità di disintossicarsi.
Secondo uno studio inglese guidato da John Warner
(Università di Southampton), i coloranti artificiali contenuti negli alimenti
sono pericolosi per la salute: una loro rimozione dall`alimentazione sembra
infatti diminuire l’incidenza di iperattività.
Segnaliamo inoltre il colorante tartrazina (E102) che
potrebbe causare sia orticaria che rinite ed asma, mentre l'E127 noto come
eritrosina potrebbe disturbare la tiroide visto l'alto contenuto di iodio.
Anche il colorante E128 chiamato anche rosso 2G può essere cancerogeno secondo
la valutazione effettuata dall'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare.
Infine, un occhio di riguardo per i vegani: il colorante
E120 ovvero la cocciniglia, viene ricavato dall'omonimo insetto.
Perché le merendine non vanno a male?
Se non si ricorre ai grassi idrogenati come principali
conservanti, spesso vengono aggiunte alcune sostanze identificabili con le
sigle che vanno da E200 a E299.
Alcune di queste sostanze sono dannose per la salute, in
particolare l’acido benzoico e alcuni suoi sali (E214-E219) noti anche come
parabeni, banditi in alcuni Paesi.
La massima concentrazione ammessa in Europa è fra lo
0,015 e lo 0,5%, mentre il limite di tossicità (FAO/OMS) giornaliero si aggira
sui 5 mg/kg.
Attenzione anche ai prodotti a base di frutta
(soprattutto agrumi e banane) con la sigla E233 (tiabendazolo): si tratta di un
antiparassitario fungicida bandito in alcuni Paesi non Europei.
Occhio anche a quelli che contengono qualche tipo di
formaggio trattato con E235: si tratta della netamicina, un antibiotico che può
creare disturbi intestinali.
Insomma: meglio evitare i conservanti.
Ecco perché hanno un buon sapore!
Si trovano dappertutto ma pochi sanno da cosa siano
composti: sto parlando degli aromi artificiali. Le moderne tecnologie sono in
grado di creare aromi "realistici" e molto complessi la cui lista di
ingredienti è lunga mezza pagina. Si tratta di circa 3.000 sostanze diverse
molte delle quali poco note e poco studiate per valutarne effettivamente la
tossicità. In poche parole, non esistono ancora limiti giornalieri ritenuti
sicuri. Nel dubbio, meglio evitarli.
Che merendina soffice!
Altri additivi comunemente usati nelle merendine
industriali sono gli addensanti della categoria dei polifosfati (E452) il cui
scopo è quello di rendere più consistenti i grassi di qualità scadente.
Poi ci sono quelle sostanze che permettono ad alcune
sostanze di essere mescolabili tra di loro, quando normalmente ciò non
accadrebbe e che rendono la merenda più soffice e morbida: si tratta dei mono e
digliceridi degli acidi grassi, indicati con la sigla E471 e ricavati
volentieri da oli di scarsa qualità oppure da scarti animali.
La merendina sarà sicuramente più appetibile dal punto di
vista estetico. Ma, come dice il prof. Berrino: se un prodotto contiene più di
5 ingredienti, meglio non comprarlo; se un prodotto contiene ingredienti dal
nome incomprensibile, meglio non comprarlo; se la tua bisnonna non sa di cosa
si tratta, meglio non comprarlo.
Corinne Gouget
La verità su oltre 350 aromi, coloranti e conservanti
Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Novembre 2009
Formato: Libro - Pag 166 - 11x16,5
Ultima ristampa: Luglio 2013