Che cos'è il Reiki?
Reiki, fisica quantistica e come trattamento in ospedale
in affiancamento alle normali cure
di Angela Chiumenti - 18/02/2015
Che cos'è il Reiki?
REIKI è una parola giapponese composta da due sillabe REI
e KI. REI significa "Energia Vitale Universale" KI invece esprime
"Energia che scorre nel Corpo" o "Forza Interiore".
Come si svolge una seduta Reiki
L’operatore Reiki avvicina o appoggia le mani sul corpo
del soggetto interessato, in modo che l'energia vitale universale possa fluire
naturalmente nelle aree del corpo che più ne hanno bisogno. Per ricevere un
trattamento Reiki non è necessario spogliarsi, vengono toccati delicatamente
diversi punti del corpo, dalla testa alle gambe, focalizzandosi sui centri
energetici del paziente stesso (chakra), e sui siti di dolore o disagio. A
differenza di altri metodi, il Reiki non comporta l'utilizzo di pressione,
massaggio, sfregamento o strumentazione. Il Reiki può essere praticato anche
come auto-trattamento (self-help). È indicato soprattutto nelle professioni di
aiuto, per chi lavora nei servizi sociosanitari, ed è utilissimo anche per
prevenire fenomeni di burnout, mancanza di motivazione e stress da lavoro del
personale infermieristico.
L'energia Reiki viene spesso confusa con la pranoterapia,
ma c'è una netta distinzione da fare: la Pranoterapia si basa sul concetto che
il corpo umano sia un campo energetico attraverso il quale scorre il prana o
energia vitale allo scopo di eliminare i blocchi e far ricircolare l’energia
vitale, per fare questo l'operatore cede la propria energia in eccesso.
Il Reikista, pur basandosi sullo stesso principio e
sull’imposizione delle mani, non cede la propria energia, ma è un semplice
canalizzatore dell'energia universale. Il Reiki, non è da considerarsi una
cura, né tanto meno un farmaco; si diventa operatori in seguito a dei corsi
teoricopratici, durante i quali oltre a conoscere i flussi energetici, il loro
percorso e interdipendenza con gli organi e sistemi del corpo umano, ci si
sottopone ad un profondo lavoro di consapevolezza che richiede un intenso
stimolo all’evoluzione personale. Gli operatori sono semplici esseri umani con
i loro problemi, le loro difficoltà che hanno scelto di occupare una parte del
loro tempo nel dare sollievo, ad un altro essere umano. Alcune persone scelgono
di diventare operatori Reiki perché avendo già attraversato il calvario della
malattia, e riscontrato su di sé ottimi benefici dai trattamenti energetici,
sentono una spinta interiore, un vero e proprio desiderio, di sollevare il
prossimo per quanto possibile, dalla sofferenza. Tutti ricevono beneficio dai
trattamenti Reiki, anche gli scettici, inoltre nessuno viene plagiato o
sottoposto a strani riti o torture mentali. Il Reiki, come principio
universale, non infonde false speranze né professa religione alcuna, ma ne
rispetta, di ognuna, l’essenza basata sull’Amore e sulla Fratellanza.
Il Reiki e la fisica quantistica
Secondo Albert Einstein, "tutta la materia
del'Universo non è altro che energia solidificata, con una frequenza
vibrazionale minore rispetto alla costante velocità della luce al
quadrato". Quindi l'energia e la materia si differenziano solamente per la
loro frequenza vibratoria. Il corpo umano, nel suo aspetto materiale, non è
altro che un agglomerato di frequenze vibrazionali, che interagiscono tra loro,
attraverso delle reazioni biochimiche, attraverso l’interscambio di informazioni
tra energie con frequenze diverse. Ogni massa fisica si distingue dalle altre
per la struttura della sua frequenza energetica. Ad esempio avremo il Fegato
con una sua frequenza vibrazionale, che raccoglie cellule di uguale frequenza,
determinando la forma della sua stessa massa. Lo stesso discorso vale per tutte
le parti del nostro corpo quali: Ossa, Muscoli, Organi, Visceri, Fluidi.
L’operatore Reiki seguendo il principio dell'influenza vibrazionale, riesce a
riportare le frequenze del ricevente allo stato di benessere originario. Nel
caso specifico del Reiki una delle principali leggi della Fisica Quantistica
enuncia che: "una frequenza energetica maggiore, che entra in contatto con
una frequenza energetica minore, influenza la condizione vibrazionale
dell'energia più piccola".
Il Reiki negli ospedali
Il Reiki affianca la terapia convenzionale in numerosi
centri ospedalieri di tutto il mondo.
In USA:
• Tucson Medical Center (TMC) – Arizona. Dal 1995 si
eseguono trattamenti Reiki ai pazienti nei loro letti, per opera di volontari.
Il Reiki si è diffuso prima in Oncologia e poi gradualmente anche negli altri
reparti.
• Portsmouth Regional Hospital – New Hampshire. Reiki
offerto sistematicamente come servizio per i pazienti del reparto di Chirurgia
dell’ospedale, da parte di 20 membri formati al Reiki. Più di 400 pazienti
hanno ricevuto trattamenti pre o post operazione dal 1997 ad oggi.
• California Pacific Medical Center – North California. È
uno dei più grandi ospedali della California. Al suo interno usa molte medicine
complementari, tra cui Reiki.
In Svizzera:
• alcune assicurazioni e casse mutualistiche rimborsano i
trattamenti di Reiki. Da citare Group Mutuel, Intras, Swica, La Caisse
Vaudoise, Supra.
In Italia:
• il Reiki viene effettuato ai pazienti secondo
tariffario del S.S.N. al Centro di Medicina Psicosomatica dell’Ospedale S.
Carlo Borromeo di Milano, all’Ospedale Versilia dell’Azienda Sanitaria della
Regione Toscana ed al Policlinico di Roma. Vi è da segnalare inoltre la
significativa esperienza del C.O.E.S. (Centro Oncologico Ematologico Subalpino)
dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino Ospedale Molinette.
Umberto Carmignani, Asa Magnoni, Sabina Oggioni
Il Grande Manuale del Reiki >> http://goo.gl/q1Iu37
Origini, filosofia, tecnica, applicazioni
Editore: Età dell'Acquario Edizioni
Data pubblicazione: Luglio 2005
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