Ti Permetto di Far Parte di Me
Come scoprire il confine tra il nostro agire e le memorie
dei nostri antenati, e far pace con il tuo passato
di Andrea Penna
Ti Permetto di Far Parte di Me - Libro
Noi siamo un campo energetico emotivo,
che si manifesta per mezzo di un corpo.
Riflettendo sul mio divenire negli anni e sulla vita di
tutte quelle Persone che mi hanno accompagnato nel viaggio della ricerca di
cosa siamo, dove andiamo, da dove arriviamo, ho maturato l'immagine di un filo
che ci accompagna e ci lega Tutti. È un filo discreto, che non ci obbliga
necessariamente ad agire come lui vuole, ma ci impone delle regole. Da uomo di
scienza ho identificato questo filo nel nostro Istinto, nella nostra natura
biologica, integrata in un ecosistema che può arrivare sino all'Universo.
Il rapporto tra Noi e questo Istinto immerso
nell’ecosistema generale è direttamente proporzionale al nostro stato di
tranquillità interiore.
Il filo che collega tutti noi e tutti quelli che ci hanno
preceduto, e ci collega al sistema Terra in cui viviamo, è il Destino o Karma,
la ragione per cui siamo qui biologicamente.
Stiamo prendendo sempre più coscienza che questo stato
emotivo è oggettivo, e andrà sempre più preso in considerazione se vogliamo
capire realmente chi siamo, come funzioniamo, per poter integrare la parte
materiale con la parte energetica del nostro corpo.
Noi medici abbiamo studiato sistematicamente la materia
di cui siamo fatti; ora è tempo che dedichiamo pari impegno a studiare
sistematicamente l'energia di cui siamo fatti.
Oggi posso dire che il nostro Agire o Karma non è più
qualcosa di misterioso e mistico. È romanticamente la memoria di tutti coloro
che amorevolmente mi hanno preceduto e, in qualche modo, aspettano una mia
approvazione.
Il nostro Compito è riconoscere semplicemente loro il
Diritto di aver agito come hanno agito. Questo ci chiede il nostro Stato di
Coscienza nel tempo: “Permettimi di essere in armonia con ciò che ero prima, ti
prego non giudicarmi, riconoscimi il sacrificio fatto”.
Andrea Penna
L'Importanza dell'Azione - Estratto da "Ti Permetto
di Far Parte di Me" di Andrea Penna
«È dubbio se credere nel Fato o nel libero arbitrio
faccia una gran differenza nell'agire di una persona, ma ne fa di certo per
quanto riguarda il suo temperamento e la sua interiorità, poiché conferisce il
proprio stampo alla forma della sua Anima».
Sri Aurobindo
Cosa ci porta ad agire?
La parola karma significa "azione".
Sin dall'antichità l'uomo aveva già probabilmente intuito
l'importanza dell'azione. Ogni forma vivente, si manifesta attraverso il suo
agire. Ogni manifestazione di vita si traduce in un'azione.
Per poter vivere dobbiamo agire. Pensare e desiderare,
sono già azioni. Noi agiamo, sentiamo la necessità di agire. Anche quando
rincorriamo un sogno, un ideale, realizzarli significa trasformarli in azione;
anche quando dobbiamo soddisfare il nulla, dobbiamo opportunamente agire.
La presa di coscienza di tutto ciò, ci porta però
inevitabilmente a una seconda riflessione: sino a che punto, ogni nostra azione
è Figlia di un nostro Libero pensiero? Sino a che punto è Figlia di
qualcos'altro, di un'azione, di un Karma, di un Destino, che noi non vediamo,
di cui non ne abbiamo assolutamente coscienza, ma percepiamo come una cosa
oggettiva dentro e intorno a noi, e che per essa dobbiamo agire?
Molti miei pazienti mi chiedono aiuto per trovare una
risposta a questa loro necessità o impossibilità o difficoltà nell'agire; mi
chiedono aiuto per capire il loro ruolo, il loro destino, quale azione debbano
compiere: il tutto, per chetare spesso un malessere interiore che percepiscono
ma non riescono a vederlo.
Percepire, vedere e capire il legame tra il nostro agire
e l'agire del mondo, è l'inizio della presa di coscienza; agire in accordo con
ciò che sta intorno a noi è prendere coscienza.
Negli anni ho compreso che ognuno di noi ha un Karma,
ossia "un qualcosa" da portare a termine, una spinta interiore che ci
condurrà a camminare in mezzo o ai lati della strada. Il Karma è forse quel
"qualcosa" cui non possiamo sottrarci.
Sin da studente, ho cercato di osservare il Mondo, sia
con occhio attento all'aspetto magico ed energetico di ogni manifestazione
della vita, sia con occhio meccanicistico, ove tutto è conseguenza di una
struttura preconfezionata e preesistente all'evento stesso. Nel mio agire da
ricercatore, ho sempre accolto la presenza di entrambi i fenomeni
contemporaneamente, ho sempre cercato di immaginarli uno conseguenza
dell'altro, uno integrante dell'altro.
Il Karma esiste forse perché fa parte della nostra stessa
natura di esseri pensanti animali mammiferi.
Per anni mi son posto la domanda - soprattutto da ragazzo
durante le interminabili nottate passate a osservare il cielo, a metà strada
tra la piena tristezza e l'esaltazione di essere h presente e far parte di
quell'immenso Universo stellato che si manifestava davanti ai miei occhi, ai
miei sensi - se il Karma, il Destino, lo svolgere della Nostra Vita, dipendesse
da "Qualcosa" che stava al di fuori di Noi, come un Dio immanente che
riempiva una lavagna di compiti e ruoli da distribuire a tutti, o se nascesse
da un "Qualcosa" dentro di Noi e quindi dipendente da Noi, quindi una
nostra Creatura?
La ricerca di una risposta
Oggi, come ricercatore, sono giunto a una conclusione: il
Karma è sicuramente una sensazione oggettiva, emotiva, che nasce da strutture
biologiche interne nostre, come la sensazione della fame.
Il nostro corpo produce sensazioni emotive oggettive che
non possono essere soppresse o negate all'infinito. Dobbiamo iniziare a
comprendere che non esistono solo i cinque sensi (tatto, olfatto, gusto, udito
e vista), ma ne esistono forse altri che esulano dai cinque organi di senso
(pelle, naso, bocca, orecchio e occhio) e dal Sistema nervoso sovra-corticale.
Esistono organi di senso viscerali che ci danno informazioni viscerali, dunque
irrazionali, ma non per questo non esistenti o di minor importanza.
Tutti i nostri visceri o detti anche organi (reni,
fegato, pancreas, polmoni, cuore...) hanno la capacità di percepire e
memorizzare il divenire del mondo che li circonda.
Tutti i pazienti trapiantati, descrivono la comparsa in
loro, nel tempo, di nuove emozioni (paure, desideri, rabbie, sogni, incubi...),
che probabilmente sono contenute e integrate nell'organo che è stato introdotto
nel loro corpo sembra cioè che il nuovo organo doni al suo nuovo ospite la sua
esperienza di vita, il SUO sentire e ricordare emotivo viscerale.
Ciò ci sta inducendo a pensare come ricercatori, che gli
organi o visceri abbiano la capacità di comunicare tra loro, indipendentemente
dal nostro sentire razionale conscio; il linguaggio che li accomuna sono le
emozioni, il sentire emotivo, e hanno la capacità di collegarsi anche con
organi di altri individui, indipendentemente dalla specie cui appartengono.
Tali organi di senso viscerali sono collegati al sistema
nervoso intestinale (che è molto simile al sistema nervoso delle meduse) e al
tronco encefalico (che è molto simile al sistema nervoso rettiliano), essi
hanno un significato differente dagli organi di senso razionali, collegati
questi ultimi al Sistema nervoso sovra-corticale.
Gli organi di senso viscerali hanno un ruolo nella vita
di relazione, che forse non è la nostra vita oggettiva quotidiana (mangiare,
dormire, lavarsi, procurarsi il cibo...), ma è la gestione dell'insieme di noi
come animali immersi con tutte le altre forme viventi e l'ambiente in cui
viviamo; a me piace anche dire, che forse questi organi antichi, ci mantengono
in una dimensione di vita in serie emotiva con tutti gli individui che ci hanno
preceduto e che ci succederanno. Gestiscono ossia la memoria emotiva
tramandandola da individuo a individuo.
La Macchina Umana io la immagino come un sistema che
entra in contatto con chi gli sta intorno, nel momento storico in cui sta
vivendo. Io sono in accordo con tutti i miei consanguinei viventi più o meno
della mia epoca. Sono in accordo con tutte le persone con cui condivido la mia
esistenza. Io però sono anche, in qualche modo, in accordo con chi mi ha
preceduto, con coloro che sono nati prima di me, e in qualche modo, con chi
nascerà dopo di me. In altre parole, io sono in Parallelo con i miei
contemporanei, e sono in Serie con chi mi ha preceduto e con chi verrà dopo di
me.
Questo meccanismo potrebbe rappresentare ciò che noi
chiamiamo la filogenesi di un sistema.
Io mi vedo un Sistema Biologico in accordo con chi vive
contemporaneamente la mia epoca storica; io modifico e induco qualcosa in loro
e loro inducono e modificano qualcosa in me.
Io mi vedo un Sistema Biologico in accordo con chi mi ha
preceduto e con chi verrà dopo di me; ogni qual volta, nel mio vivere la mia
epoca, io modificherò il mio sentire emotivo, inevitabilmente modificherò il
sentire emotivo in chi vivrà al mio fianco e di chi verrà dopo di me. Ogni qual
volta io modificherò l'immagine emotiva dei miei Genitori e dei miei Antenati,
io donerò una memoria emotiva del passato differente ai miei discendenti.
Modificando il mio sentire emotivo, modifico sia in me e
sia in chi vive intorno a me, il suo interagire emotivo verso il mondo e verso
gli altri.
Dunque, per mezzo dei visceri, abbiamo a disposizione un
meccanismo biologico che agisce in due direzioni, da me verso gli altri e dagli
altri, verso di me. Sarebbe come dire che, se io sono in accordo con tale
sistema biologico, posso cambiare il presente e il futuro cambiando il sentire
emotivo del passato.
I cinque organi di senso collegati al Sistema nervoso
centrale, sono probabilmente adibiti e abilitati a gestire le Vite parallele,
l'oggi, la vita di relazione qui e ora, la mia epoca in cui sto vivendo. Gli
organi di senso viscerali, insieme alla cognizione biologica di ogni organo
viscerale, sono probabilmente adibiti, abilitati a gestire il susseguirsi delle
Vite in serie, dalla notte dei tempi a oggi, alla luce delle albe future.
Questo forse è il Karma. È la somma di tutte queste emozioni
viscerali, che ci portano ad agire per mezzo di pulsioni, oggettive ma non
traducibili dal nostro sistema razionale. Figlie della nostra storia
Filogenetica, ove al suo interno possiamo trovare, come un pozzo, che per un
confluire infinito di canali, poi mescola il tutto in una sensazione.
Ogni nostra Azione dunque è Figlia di una necessità
precedente al nostro stesso nascere, è Figlia di una necessità del nostro
essere oggi, ed è Figlia di una necessità del divenire di un futuro, che solo
apparentemente non c'è, ma è parte integrante e stimolante dell'intero sistema.
Noi siamo un perfetto intreccio di vite parallele (il
nostro presente) e di vite in serie (il nostro essere diventato e divenire).
L'uomo ha da sempre percepito
L'uomo ha da sempre percepito la presenza di tale
sensazione oggettiva.
Nel suo immaginario simbolico, ha sempre cercato di
spiegarlo, dunque di comprenderlo. Solo comprendendo un sistema lo facciamo
nostro. Solo assimilando un cibo, il suo contenuto, l'informazione molecolare che
esso contiene diviene nostra. Ciò che non viene capito, viene comunque
percepito ma non assimilato, dunque non farà mai parte realmente del nostro
vivere. Se io vedo un fenomeno, ma lo percepisco al di fuori di me, non facente
parte del mio sistema, del mio essere, non ricevo il suo messaggio emotivo
reale viscerale.
Io, biologicamente, identifico e visualizzo il Karma, in
questa sensazione oggettiva viscerale, nella nostra memoria delle vite dei
nostri Antenati che ci hanno preceduto.
Tali memorie, che tutti abbiamo, indipendentemente dal
nostro stato di coscienza, lavorano dentro di noi, inducendo la nascita di
pulsioni Figlie di un vissuto precedente. Tali memorie, per loro natura sono
nascoste, sono a volte memorie positive, ma a volte possono essere
conflittuali. Essendo non razionali, agiscono come conflitti rimossi e quindi
come tali, possono lavorare come cause scatenanti nevrosi. Tali nevrosi, sono i
nostri comportamenti oggettivi di tutti i giorni, più o meno rinforzati dal nostro
vissuto. Il tutto verrà poi trasmesso ai nostri Discendenti.
Andrea Penna, medico e chirurgo, si è laureato con una
tesi sperimentale sul trattamento farmacologico nelle complicanze
cardiovascolari dei pazienti diabetici.
Da sempre attratto dalle medicine complementari e dalla
metafisica, studioso ed esperto in agopuntura, omeopatia, fitoterapia,
spagiria, iridologia, meditazione trascendentale, ipnosi.
Ha collaborato col dott. Hamer sullo sviluppo e
comprensione delle cinque leggi biologiche, ha seguito i corsi di formazione di
Hellinger, e da circa una decina di anni lavora sul rapporto esistente tra lo
sviluppo delle patologie croniche e le dinamiche emotive all'interno del nucleo
familiare, rielaborando e cercando il punto di Unione tra le interpretazioni
simboliche neuro-endocrine tramandateci dall’agopuntura, le basi della
fisiopatogenesi scoperte da Hamer e la terapia di gruppo sviluppata da
Hellinger.
Indice
Prefazione
Ringraziamenti
Introduzione
1. L'Importanza dell'Azione
Cosa ci porta ad agire?
La ricerca di una risposta
L'uomo ha da sempre percepito
2. Il Contenuto dell'Azione
Compensare e Riparare: ripristinare un equilibrio
Io vedo
3. La Normalità: Equilibrio dinamico e continuo tra Forze
contrapposte
4. Biologia e stato di coscienza
5. Dna, Biologia molecolare. Memoria emotiva
transgenerazionale
Che cos'è dunque il Karma?
6. Lo Stato di Coscienza
7. La Legge di Causa/Effetto
8. Il senso di colpa
9. Le Emozioni o Sesto Senso
10. Libero arbitrio
11. Essere in equilibrio con il nostro Stato di coscienza
12. Atto Terapeutico: Il Mio Sogno Guidato
Conclusione
Una fiaba
Vocabolario di facilitazione e integrazione alla lettura
Bibliografìa
L'Autore
Andrea Penna
Ti Permetto di Far Parte di Me - Libro >> http://goo.gl/WevH6o
Come scoprire il confine tra il nostro agire e le memorie
dei nostri antenati, e far pace con il tuo passato
Editore: Uno Editori
Data pubblicazione: Febbraio 2015
Formato: Libro - Pag 160 - 14 x 20 cm