L'acqua, la musica e la fisica quantistica
Le riflessioni di Emilio Del Giudice sulla coerenza
dell'acqua, la struttura armonica della materia e la musica
di Alessandro Nardin - 24/03/2016
L'acqua, la musica e la fisica quantistica
La sensibilità del professor Emilio Del Giudice porta
spesso a mettere in parallelo la coerenza interna della dinamicità della
materia e la musica.
«Le oscillazioni del campo costituiscono la musica al cui
ritmo le molecole danzano collettivamente.» (12)
È la danza di Śiva della tradizione induista, «il flusso
incessante di energia che attraversa un’infinita varietà di configurazioni, che
si fondono una nell’altra.» (13)
La danza di Śiva è «l’immagine più chiara dell’attività
di Dio di cui qualsiasi arte o religione possa vantarsi. È poesia e anche
scienza.» (14)
Ma è anche la «“musica del campo”», nel senso che gli
avrebbe attribuito il «vecchio Pitagora».(15)
Per Del Giudice, c’è un elemento privilegiato in cui è
possibile riscontrare l’armonia interna della materia, l’elemento che già Talete,
primo filosofo, intuì come origine della vita, e della cui maternità universale
Debussy fu cantore devoto.
«L’acqua liquida è stata riconosciuta da tempo come la
matrice di molti processi, compresa la vita ed anche la dinamica delle rocce.»
Ci ricorda Del Giudice. Al suo interno del suo dominio è riscontrabile un
«campo elettromagnetico che da coerenza alle reazioni biomolecolari.
L’interazione tra biomolecole avviene in modo differente dai sistemi
non-acquosi e quest’ultimi sono incapaci di produrre la vita.» (16)
È nella descrizione del comportamento dei campi
elettromagnetici dell’acqua che l’impiego di similitudini musicali si
intensifica. «I segnali che l’acqua trasmette, […] sembrano presentare
una struttura musicale; […] esistono cioè “accordi tra le
note” costituenti i segnali.» (17)
Le immagini musicali, infatti, non solo danno coerenza
alle spiegazioni, ma evocano chiaramente ai sensi la vita interiore
dell’infinitamente piccolo, affinché la mente umana possa cogliere con
immediatezza l’idea di armonia sottesa alla materia, sia essa organica o
inorganica.
La musica, insomma, traduce non solo le informazioni, ma
un modo di osservazione. Veicola il significato, ma anche la mentalità
dell’osservatore. Insomma, unisce, come un percorso alchemico, oggetto e
soggetto.
Nell’acqua, più che in ogni altra “danza di fase” della
materia, viene riconosciuta e cantata una matrice armonica: ecco che,
nell’accostarvisi, le immagini musicali diventano stringenti, pregnanti, come
in un entusiasmante crescendo di consapevolezza.
La coerenza dell’acqua richiede «che la musica del campo
elettromagnetico non sia un rumore caotico, ma abbia un ritmo ben definito.»
(18)
«Pertanto nell’acqua, e soltanto nell’acqua, può
generarsi una struttura gerarchica di coerenze, capace di correlare vasti
insiemi di molecole, generando simultaneamente un insieme complesso di
oscillazioni elettromagnetiche, le cui frequenze si associano reciprocamente
producendo accordi tra note, come avviene in una partitura musicale.» (19)
Note
12 M. M. Tosi, E. Del Giudice, L’incredibile forza della
leggerezza, Centro Studi Eva Reich. Per gentile concessione dell’autore.
13 F. Capra, op. cit., p. 282
14 A. K. Coomaraswamy, The Dance of Shiva, The Noonday
Press, New York, p. 78, 67. Cit. in F. Capra, op. cit., p. 280-1
15 E. Del Giudice, G. Vitiello, op. cit., p. 51
16 E. Del Giudice, P.R. Spinetti, A. Tedeschi, La
dinamica dell’acqua all’origine dei processi di metamorfosi degli organismi
viventi, in Water, ISSN 2073-4441, 3 settembre 2010
17 E. Del Giudice, G. Vitiello, op. cit., p. 50
18 E. Del Giudice, G. Vitiello, op. cit., p. 51
19 M. M. Tosi, E. Del Giudice, op. cit.
Tratto dal libro Debussy l'esoterista di Alessandro
Nardin edito da Jouvence, pagine 226-228.
Nicola Del Giudice, Emilio Del Giudice
Omeopatia e Bioenergetica >> http://goo.gl/jr1T2k
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