Cancro e alimentazione
Prevenire e curare il cancro e le malattie cronico
degenerative con una corretta alimentazione e alcune terapie naturali
di Paolo Giordo - 09/04/2014
Cancro e alimentazione
Parlare di cancro oggi è come inoltrarsi in un campo
pieno di dolore, delusione, impotenza.
Esso rappresenta una delle maggiori cause di morte del
mondo occidentale.
Ma non è sempre stato così. Nei tempi antichi era una
patologia estremamente rara e sporadica e, in alcune culture, pressochè
sconosciuta.
Nei sacri testi della medicina indiana antica (I sec.
d.C.) comincia timidamente a comparire e subito viene messo in relazione,
insieme ad altre malattie, con il progressivo deterioramento dell'alimentazione
e l'allontanamento dai cibi semplici offerti dalla natura.
Con il passare dei secoli lo ritroviamo ai primi posti
nelle classifiche di incidenza e mortalità, dopo aver assistito a un
cambiamento profondo del nostro modo di vivere e di alimentarci.
La relazione tra tali eventi apparirebbe chiara alle
persone di buona volontà e di normale intelletto, invece, per fronteggiare
questa patologia, si è dovuto costruire un armamentario terapeutico e
tecnologico che, nel tempo, non ha portato a nulla di più che a una certa
precocità della diagnosi.
Questo enorme apparato ha però divorato ingenti risorse
economiche che gli stati hanno generosamente concesso, senza apparentemente
chiedere nulla in cambio, se non il funzionamento del sistema stesso.
La ricerca indipendente
Ma è proprio vero che il mondo del cancro e la ricerca su
di esso debbano essere ineluttabilmente predeterminati?
Molti studiosi, negli anni, hanno cercato di percorrere
strade diverse rispetto a quelle tradizionali, e quasi sempre con ottimi risultati,
ma si sono dovuti scontrare con un apparato immensamente potente che li ha
delegittimati e ridotti al silenzio. È il caso di Cooley, Breuss, Moermann,
Bonifacio, Gerson, Kousmine, Pantellini, Hamer, Di Bella e altri ancora.
L'accusa mossa a questi ricercatori è sempre stata la
stessa: l'inefficacia terapeutica (vedi le famose sperimentazioni/beffa sul
metodo di Di Bella e prima ancora su quello di Bonifacio) e la mancanza di
studi pubblicati su riviste scientifiche accreditate che sono, in genere, direttamente
finanziate dalle multinazionali farmaceutiche, pertanto tutt'altro che
indipendenti.
Allora cosa rimane da fare dopo essersi scontrati con i
famosi mulini a vento?
Credo che convenga riprendere un antico percorso di
salute e di ricerca, cioè quello rappresentato dall'alimentazione.
Evidentemente il mondo è molto cambiato per potersi
nutrire direttamente dalla natura senza la mediazione del supermercato, ma
rimangono ancora preziosi margini di intervento.
La trofoterapia, ovvero la cura attraverso il cibo,
dovrebbe ripristinare l'equilibrio biologico del nostro corpo soddisfacendo tre
istanze fondamentali:
1) ripristinare l'equilibrio acido-base che dovrebbe
essere lievemente alcalino per compensare l'acidosi, terreno fertile per
infiammazioni e malattie degenerative;
2) ridurre lo stress ossidativo per limitare i danni che
le cellule e i tessuti subiscono ad opera dei radicali liberi, qualora siano in
eccesso;
3) apportare una maggiore quantità di micronutrienti che,
nella moderna alimentazione industriale, sono man mano andati perduti e che
invece il nostro organismo reclama per le sue funzioni biologiche: vitamine,
minerali, oligoelementi, enzimi.
In che modo possiamo ottemperare alle giuste richieste
del nostro organismo attraverso una sana alimentazione?
I principi dell'alimentazione preventiva e curativa
In primo luogo dobbiamo evitare di intossicarci
ulteriormente prediligendo alimenti biologici privi di sostanze chimiche
estranee e tossiche come pesticidi, erbicidi, concimi chimici oltre a tutti i
molteplici additivi alimentari come i conservanti, coloranti, edulcoranti che,
oltre a mascherare le carenze organolettiche dei cibi di pessima qualità,
presentano frequentemente un'azione cancerogena.
Inoltre è sempre meglio scegliere i cibi integrali,
specie i cereali, che sono ricchi di minerali, fibre e acidi grassi essenziali,
sostanze in grado di apportare quei micronutrienti dei quali il nostro corpo ha
un disperato bisogno.
Ci sono molti alimenti di uso pressoché quotidiano che,
oltre a soddisfare le condizioni riferite in precedenza, possiedono anche una
vera e propria azione anticancro. Parliamo della famiglia delle Crucifere e
Brassicacee cioè i cavoli, i broccoli, i cavolini di Bruxelles, il crescione,
le rape, la verza ecc. che attraverso alcune sostanze in essi contenute
(isotiocianati, ditioltioni, indolo-3-carbinolo), sono in grado di sviluppare
un'azione antitumorale diretta, un'azione antiproliferativa, e un'altra
disintossicante dai carcinogeni assunti.
Altri alimenti solforati (detti così in quanto contengono
zolfo organico, fondamentale per i nostri meccanismi di difesa) sono quelli
appartenenti alla famiglia delle Alliacee come l'aglio, la cipolla, il porro,
lo scalogno, l'erba cipollina, che rivestono un ruolo protettivo contro i
tumori estremamente potente ed efficace. È necessario aggiungere che tutti
questi ortaggi, per esplicare pienamente la loro azione, devono essere
consumati crudi o, in alternativa, cotti brevemente al vapore per preservare i
loro principi attivi che sono frequentemente termolabili.
Inoltre i frutti di bosco (lampone, mirtillo rosso e
nero, ribes, ecc.) sono ricchi di sostanze anticancro efficaci come l'acido
ellagico, fenilico e clorogenico, inoltre contengono dei pigmenti ad azione
antiossidante.
Gli stessi agrumi (arance, limoni, mandarini, ecc.) sono
ricchi di polifenoli e flavonoidi e mostrano interessanti proprietà in campo
oncologico. È nota, infatti, la relazione tra l'abbondante consumo di agrumi
freschi ed il basso rischio di sviluppare tumori specie quelli a carico
dell'apparato digerente.
I legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli, cicerchie,
fave, soia, ecc), un tempo validi sostituti della carne, dovrebbero, a buon
diritto, tornare ad esserlo. La ricchezza in principi antinutrizionali di
questi alimenti (come i fitati e gli inibitori delle proteasi) ne ha
evidenziato un'inedita azione anticancro. La combinazione dei cereali integrali
con i legumi è sopravvissuta indenne nei secoli e può essere considerata uno
dei punti di correttezza nutrizionale dell'antica dieta mediterranea famosa per
gli effetti positivi sulle malattie cardiovascolari e degenerative tumorali.
Con questi alimenti si può sicuramente imbandire una
tavola salutare ed economica, escludendo o riducendo drasticamente il consumo
di proteine animali, specie quelle derivate da carni e latticini.
Infatti la celebre dieta mediterranea antica, riscoperta
e valorizzata in tempi più o meno recenti, possedeva sicuramente un'azione
antinfiammatoria e protettiva dall'insulinoresistenza, con conseguente
riequilibrio metabolico e protezione dallo stress ossidativo. Essa era composta
fondamentalmente da cereali integrali, pasta di grano duro, legumi, verdure non
amidacee, olio di oliva, frutta, semi oleosi come olive, mandorle, noci,
nocciole e, a seconda della possibilità o della collocazione geografica, alcune
quantità di pesce appena pescato.
La dieta mediterranea, in uso nei paesi dei quali anche
l'Italia fa parte, da simbolo di correttezza nutrizionale è approdata, dopo
infiniti stravolgimenti, alla nostra alimentazione industriale moderna con le
conseguenze che tutti conosciamo.
La dieta occidentale moderna, infatti, si compone
prevalentemente di pane e cereali raffinati, carni, salumi, formaggio, burro,
margarine, patate, zucchero e dolciumi.
L'acqua o il poco vino rosso sono stati sostituiti dalle
innumerevoli bibite gasate, colorate, dolcificate o dai superalcoolici e dagli
alcoolici da supermercato (birre e vino nei cartoni), dei quali molto spesso si
abusa.
Le sostanze chimiche contenute negli additivi alimentari,
oltre a essere direttamente cancerogene, spesso fungono da interferenti
endocrini sulla sintesi, secrezione e trasporto degli ormoni naturali del
nostro corpo, predisponendolo a un ulteriore fattore di squilibrio.
Per questi motivi risulta fondamentale vigilare sulla
corretta alimentazione della nostra famiglia e dei nostri bambini, i quali sono
ancora più esposti all'azione nociva dell'alimentazione industriale moderna e
rappresentano spesso il bersaglio preferito per promuovere la maggior parte dei
cibi spazzatura.
Si può completare la nostra tavola della salute con l'uso
frequente di altri alimenti come la curcuma, conosciuta da millenni e
apprezzata oggi per le sue proprietà antinfiammatorie e antitumorali, il tè
verde, da consumare frequentemente durante la giornata con i suoi polifenoli
anticancro e l'azione antiossidante, i funghi medicinali, a cominciare dai
nostri comuni champignons (agaricus bisporus), per finire con quelli di origine
orientale dotati di spiccate doti di prevenzione e cura dei tumori e
utilizzati, talvolta, in forma concentrata, anche dalla medicina convenzionale
,in associazione ad alcuni chemioterapici per potenziare l'azione di questi
ultimi e ridurne, al contempo, gli effetti collaterali. Anch'essi dovrebbero
essere usati crudi.
Il digiuno: un valido strumento per rimanere in salute
Il campo dell'alimentazione naturale è molto vasto e
apportatore di benefici visibili anche se, talvolta, può essere utile favorire
maggiormente le capacità depurative del nostro corpo attraverso periodi più o
meno lunghi di digiuno.
È risaputo che il digiuno arresta la progressione del
cancro e ne favorisce la regressione.
Nei primi decenni del Novecento, Rudolf Breuss, un
naturopata tedesco, proponeva la sua cura del cancro attraverso un digiuno di
42 giorni integrato da succhi di verdure. Il suo ragionamento era semplice:
bloccare l'apporto proteico. Poiché il nostro corpo necessita anche di proteine
per i suoi fabbisogni, sarà costretto a cercarle al suo interno dove ci sia
qualcosa di superfluo e disgregabile come le masse tumorali. Breuss affermava
di aver guarito oltre mille pazienti affetti da cancro avanzato ad opera dei
suoi trattamenti.
In Italia un simile percorso fu portato avanti da Luigi
Costacurta che associò al digiuno altre pratiche igienistiche e fornì una
maggiore caratterizzazione scientifica al suo metodo nutrizionale. Su questi
concetti sono fiorite in tutta Europa delle cliniche del digiuno assistito
(ricordiamo che non tutti sono in grado di sottoporsi ad una prolungata
privazione di cibo).
La qualità della nostra alimentazione si riflette
direttamente su quella del nostro sangue e delle cellule di ogni organo del
nostro corpo, compreso il cervello.
È plausibile, quindi, che il cancro possa risultare da un
enorme squilibrio nutrizionale prolungato nel tempo. Nelle società
tradizionali, dove il cibo è strettamente legato alla natura, il cancro è
pressochè sconosciuto. Se prolunghiamo nel tempo la nostra alimentazione
scorretta e il nostro stile di vita incongruo, il nostro corpo finirà per
esaurire la capacità di eliminazione delle tossine esogene che impregnano il
nostro sistema circolatorio e intestinale.
Quando le cellule perderanno la loro capacità di
funzionare, cominceranno i processi degenerativi, aggravati e favoriti
dall'ambiente acido che, nel frattempo, si sarà formato. Non è tardi per
invertire questa tendenza e modificare tante abitudini sbagliate.
Forse è giunto il momento per cominciare a farlo.
Le ricette anti cancro
Le ricette anti cancro possono essere tantissime ma
devono avere come ingredienti cereali integrali (specie riso, farro, grano
saraceno) associati a verdure fresche sia cotte che crude e legumi.
Ecco alcuni esempi di preparazioni facili, veloci,
economiche, variate e gustose:
- pasta e fagioli,
- riso con le lenticchie,
- insalata di riso integrale e verdure,
- minestra di fagioli e miso oppure di fave ed erbe di
campo,
- riso con mix di funghi cotti e crudi,
- grano saraceno con la zucca, cavolo verza e radicchio
rosso all'aceto balsamico,
- cavolini di Bruxelles al vapore con carote e tamari,
- zuppa toscana con fagioli, verdure e cavolo nero.
Questo articolo è tratto dalla rivista
Scienza e Conoscenza - N. 46 >>> http://goo.gl/XuCb03
Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza
Editore: Scienza e Conoscenza - Editore
Data pubblicazione: Ottobre 2013