Quanto e' importante masticare?
Medicina Non Convenzionale
Scopriamo insieme quanto è importante masticare e perché
dobbiamo aiutare il nostro intestino nel miglior modo possibile, in questo
estratto dal libro Buona cacca a tutti del Dottor Adrian Schulte
Redazione Scienza e Conoscenza - 26/11/2018
Estratto dal libro Buona cacca a tutti del Dottor Adrian
Schulte
"La masticazione è il primo stadio della digestione
e, come vedremo, anche l’ultimo al quale prendete parte attivamente. Per questo
motivo ha per noi un’enorme importanza. La digestione in bocca consiste
soprattutto nella produzione di saliva e in una parte attiva: la masticazione.
La saliva può venire prodotta anche senza il nostro
aiuto, poiché, come dice il proverbio, ci viene l’acquolina in bocca. E questo
avviene anche senza avere davvero qualcosa in bocca. Il nostro cervello, la
nostra principale centrale di comando, ha in questo caso già elaborato le
informazioni ricevute dagli occhi, che hanno visto qualcosa di appetitoso,
oppure anche solo le informazioni puramente mentali che derivano dal desiderio
di mangiare qualcosa di dolce.
Conosciamo due diverse
qualità di saliva. Da una parte
abbiamo la saliva con funzioni di dilu-zione, che ci scorre in bocca come
acqua, ad esempio per bi-lanciare una pietanza piccante oppure anche una molto
dolce. Al contrario di
questa il secondo
tipo di saliva,
la saliva lubrificante,
viene prodotta grazie
a una masticazione
attiva. Essa è necessaria per
lubrificare gli alimenti. Senza questa saliva avremmo difficoltà a far
scivolare il chimo lungo l’esofago. C’è naturalmente un trucco per riuscirci,
che va a scapito della nostra digestione: bevendo del liquido possiamo
inghiottire il cibo anche senza averlo prima masticato, cioè senza aver
prodotto la saliva necessaria! Come vedremo in seguito, il nostro stomaco
soffre di ciò. Inoltre questa saliva lubrificante contiene un enzima che inizia
a digerire i
carboidrati. La scissione delle
catene lunghe di
carboidrati, che definiamo amidi, inizia dunque già in bocca. Riuscite
ad accorgervi di ciò e ad assaporarlo già con un picco-lo esperimento: se
masticate almeno 30 volte un pezzetto di pane raffermo vi accorgerete che la
poltiglia in bocca inizia lentamente ad avere un sapore dolciastro. Gli
zuccheri a catena corta scissi per via enzimatica hanno un sapore dolce, quelli
a catena lunga no. Attraverso la masticazione produciamo la saliva lubrificante
necessaria, ma questo non è tutto. Masticando vengono ridotti a pezzettini gli
alimenti, per assicurare una digestione corretta, e si attiva anche il senso
del gusto. Tramite un’esperienza gustativa intensa raggiungiamo una sensazione
di sazietà, la cosiddetta
«sensory-specific-satiety»,
che non ha
niente a che
vedere con lo
stomaco pieno, e
con la quale
possiamo terminare un
pasto senza stanchezza e sensazione di pesantezza allo stomaco.
Masticare per dimagrire
Chi mastica di
più assume meno
calorie, come ha
dimostrato uno studio nel quale si sono analizzati i comportamenti
alimentari di uomini magri e in sovrappeso. Questi ultimi non prendevano
bocconi più grandi degli altri soggetti normopeso, ma mangiavano più in fretta,
masticavano di meno e banchettavano più a lungo. Si è potuto dimostrare che
masticando bene, in media, si assumeva l’11,9 percento di calorie in meno. Se
si parte da un’assunzione quotidiana di 2000 kcal per un normo-peso, questo
porta 238 kcal in più al giorno. In questo modo abbiamo all’anno circa 86.870
kcal in eccesso. Ciò corrisponde a circa 10 kg di grasso! Naturalmente in
questo caso sono anche importanti il movimento, lo stress e molti altri fattori.
Ma perché si assumono meno calorie? Una masticazione accurata porta nel
sangue a una
diminuzione dell’ormone grelina, che stimola l’appetito.
Contemporaneamente si misura nel sangue un aumento di peptide glucagone-simile-1
e di colecistochina, ormoni che inibiscono l appetito. Ma non è tutto: la
masticazione porta a una migliore irrorazione sanguigna del cervello e aumenta
le capacità mentali. Dopo un’operazione all’intestino, una masticazione
prolungata favorisce il
processo di guarigione.
Con una masticazione
intensa si riesce a evitare il pericolo sempre presente di un’occlusione
intestinale dopo un intervento all’intestino. In questo modo si è anche potuto
dimostrare che una buona masticazione ha un influsso enorme sulla digestione,
su tutto il metabolismo e sulla irrorazione sanguigna del cervello.
Perché allora continuiamo a vedere raramente qualcuno che
mastica davvero bene?
Non è sempre
stato così. Tutti
noi conosciamo il proverbio «Ciò
che è ben masticato è per metà già digerito» e riusciamo anche a ricordare di
quando nostra nonna a tavola ci ammoniva che dovevamo masticare ogni boccone 32
volte. Questa regola è stata stabilita dallo statista britannico Wil-liam
Gladstone (1809-1898), il quale era convinto che dovessimo masticare ogni
boccone 32 volte perché abbiamo 32 denti. Horace Fletcher
riuscì a dimostrare
come, grazie a
una corretta masticazione,
fosse possibile mantenersi
o ritornare in
salute. Franz Xaver
Mayr (1875-1965) impiegò
l’allenamento alla masticazione nelle sue cure per ripristinare
le capacità del tratto digestivo e, in
seguito a ciò,
molti dei suoi
pazienti guarirono. Come è possibile che tutto questo sapere sia
andato perduto? Fino alla metà del XX secolo ci si aspettava che noi facessimo
qualcosa attivamente per il nostro benessere. Ogni singolo individuo era
corresponsabile della propria salute. Quanto più semplice il metodo tanto più
questo era apprezzato. Era chiaro a tutti che masticare bene migliorava la digestione
e di conseguenza anche la salute. In una società che si è trovata sempre di più
a lottare contro il superfluo e nella quale il sistema sanitario è stato
sottratto al singolo
individuo, ogni tipo
di responsabilità e
i principi base
di una vita
sana sono andati
perduti."
Buona Cacca a Tutti! >>> http://bit.ly/2RcoyFf
Adrian Schulte
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