La terapia Gerson a sostegno del sistema immunitario
Terapia Gerson: una cura per contrastare il cancro e le
malattie croniche
di Howard Straus - 21/05/2014
La terapia Gerson a sostegno del sistema immunitario
La terapia gerson è una terapia nutrizionale
detossificante per la cura del cancro e di altre patologie croniche sviluppata
circa 80 anni fa dal dottor Max Gerson per guarire le sue emicranie debilitanti.
Un ulteriore sviluppo di questa terapia permise al dottor Gerson di guarire
anche casi di tubercolosi, artrite e cancro.
La terapia Gerson prevede il consumo di numerosi succhi
freschi di verdure e frutta biologiche (fino a 13), pasti vegani, supplementazione
minerale e clisteri di caffè (se i pazienti non sono stati pre-trattati con
agenti chemioterapici) allo scopo di aiutare il corpo a recuperare e mantenere
un pH di 7,35-7,36. In tal modo, si garantisce un corretto e costante
approvvigionamento di ossigeno ai tessuti, gli enzimi riprendono il loro
compito di eliminare le cellule morte, e le cellule tumorali, che possono
vivere solo in un ambiente acido, cominciano a morire. La stessa funzione
immunitaria è ricaricata e ripristinata in modo da contribuire alla creazione
di un ambiente ostile per la malattia.
La velocità con cui il corpo comincia a rispondere è
fenomenale, spesso in giorni, talvolta anche poche ore dopo aver iniziato il
regime alimentare. Per questo, anche se tale terapia è molto difficile da
seguire, almeno inizialmente, i suoi risultati, primo dei quali il recupero ed
il mantenimento di una salute stabile a lungo termine, anche in molti malati di
cancro considerati “terminali”, giustifica l’impegno richiesto.
Il pH e la sua importanza
Gerson ha pubblicato decine di articoli in alcune delle
migliori riviste scientifiche internazionali ad eccezione di quelle
statunitensi, le cui pagine gli sono sempre state negate, per poi riportare i
risultati raggiunti in un un libro scritto nel 1952.
Da oltre tre quarti di secolo, i pilastri fondamentali
della terapia Gerson sono rappresentati da una fase di disintossicazione e di
cura attraverso una corretta alimentazione, supplementata da vitamine, minerali
ed enzimi allo scopo di ripristinare il sistema immunitario e ricostruire o
riparare gli organi vitali che sono stati danneggiati da scelte di vita
scorrette. Il principio fondamentale della terapia è che “when anything heals,
everything heals” (quando qualcosa guarisce, tutto guarisce) quindi, quando il
sistema immunitario funziona correttamente è possibile sanare le disfunzioni,
eliminare qualsiasi agente patogeno e distruggere ogni cellula danneggiata.
Un recente libro di Nicholas Gonzalez e Linda Isaacs, di
New York City, The Trophoblast and the Origins of Cancer, ha gettato ulteriore
luce sulle ragioni alla base del successo della terapia Gerson.
Molte delle funzioni vitali avvengono ad un valore di pH
vicino a 7,35-7,36. Il livello di pH è un importante sistema immunitario
passivo che mantiene un ambiente ricco di ossigeno indispensabile per la vita
delle cellule. Proprio per questo motivo, le cellule tumorali non possono
vivere in un ambiente che è sano e vitale per le cellule normali.
Sembrano essere tre gli aspetti principali che
favoriscono lo sviluppo di una malattia cronica o tumorale e tutti sono
altamente dipendenti dal livello di pH dei tessuti:
1. la capacità di trasportare l’ossigeno da parte del
sangue,
2. le possibilità di crescita e divisione delle cellule
cancerose,
3. il normale processo di digestione ed eliminazione
delle cellule morte.
Il pH ed il trasporto dell’ossigeno
I globuli rossi sono le cellule destinate al trasporto
dell’ossigeno ad ogni altra cellula del nostro corpo. Una cellula completamente
privata di ossigeno muore rapidamente, un’altra a cui arriva meno ossigeno del
necessario cerca di adattarsi ma, nella maggior parte dei casi, soccombe
presto. Otto Warburg scoprì un percorso alternativo di sopravvivenza cellulare,
la fermentazione anossica, che permette ad una cellula di produrre energia
vitale in assenza di ossigeno, acquisendo le caratteristiche di cellula
tumorale. In questi casi, il ripristino di un adeguato apporto di ossigeno è
sufficiente per recuperare un metabolismo normale.
Un aspetto molto importante che consente un regolare
trasporto di ossigeno è che i globuli rossi, pur viaggiando in uno spazio
ristretto e a contatto tra loro, tendono a non ammassarsi in gruppi.
L'ammassarsi in gruppi comporterebbe una scarsa ossigenzione dei tessuti ostacolando
anche il regolare flusso attraverso i capillari sanguigni, di dimensioni
ridotte rispetto ai vasi. Per tale motivo, normalmente, i globuli rossi portano
una carica superficiale netta in modo che, quando due globuli rossi si trovano
in stretta prossimità, la forza repulsiva tra loro è inversamente proporzionale
al quadrato della distanza che li separa. In altre parole, più si avvicinano,
più si respingono reciprocamente, con le forze elettrostatiche che agiscono
come una sorta di “lubrificante”, impedendo loro di “incollarsi”.
Per questo il valore del pH è un fattore molto importante
nel trasporto di ossigeno. Se il pH del sangue scivola verso un valore di
acidità (pH <7 ad="" adottano="" affamate="" aggregarsi="" capaci="" carica="" cellule="" dei="" di="" e="" globuli="" i="" la="" le="" loro="" metabolismo="" muoiono.="" non="" o:p="" o="" ossigeno.="" ossigeno="" perdono="" pertanto="" pi="" rossi="" sono="" superficiale="" tendono="" tessuti="" tipo="" trasportare="" tumorale="" un="" vari="">7>
Lo sviluppo delle cellule cancerose
Nel loro libro, The Trophoblast and the Development of Cancer,
il dottor Nicholas Gonzalez e Linda Isaacs spiegano come lo sviluppo di una
cellula differenziata da una cellula staminale di origine segue un percorso
mediato, in più punti, dall’intervento di enzimi proteolitici. Le cellule
staminali possono essere inattive o replicare semplicemente se stesse oppure
replicarsi ed iniziare il percorso di differenziamento per lo sviluppo di nuovi
tipi cellulari allo scopo di riparare o ricostruire un tessuto.
Il corpo umano possiede circa 100 trilioni di cellule, le
quali sono quasi tutte sostituite ogni 18 mesi. La velocità di rimpiazzo è
diversa per tipologia di tessuto ma, in generale, essendo 100 i trilioni di
cellule sotituite ogni 18 mesi o 550 giorni, allora ogni giorno un minimo di
180 miliardi di cellule sono rinnovate.
Il corpo deve quindi mantenere un ambiente favorevole per
il buon funzionamento del processo. Se l'ambiente non è ottimale esistono circa
200 miliardi di possibilità al giorno che possa accadere qualcosa di sbagliato
a livello cellulare. Il corretto percorso di sviluppo e differenziamento di una
cellula staminale è determinato dalla presenza di enzimi proteolitici
funzionanti. Quando si trovano in un ambente acido, l’attività di questi enzimi
è neutralizzata e le cellule staminali tendono a replicarsi incontrollate senza
differenziarsi, producendo molte delle molecole che servono per la loro
crescita.
Nel processo di riproduzione umana esiste uno strato di
cellule chiamato trofoblasto che serve per la nutrizione dell'embrione e da
origine ad alcuni annessi embrionali (placenta). Ebbene Gonzales, nel suo
libro, mostra la sorprendente somiglianza biologica tra il trofoblato e la
cellula staminale tumorale.
I rifiuti ed il loro destino
Siamo a conoscenza dell’importanza che assume lo
smaltimento dei rifiuti nelle città per questioni non solo di decoro ma
soprattutto di igiene pubblica. Lo stesso vale per la salvaguardia dei nostri
corpi. Dove spariscono i circa 180 miliardi di cellule che muoiono ogni giorno?
Anche il nostro organismo ha dunque bisogno di un efficiente sistema di
rimozione che non solo identifichi ma digerisca ed elimini le centinaia di
grammi di “rifiuti” prodotti ogni giorno.
In generale, se la quantità di rifiuti prodotta nei già
citati 550 giorni ammonta a circa 100 kg, allora troviamo che circa 200 grammi
di materiale deve essere eliminato quotidianamente. Chi elimina le cellule
morte? Ancora una volta, entrano in gioco gli enzimi proteolitici che
digeriscono e dissolvono questo materiale morto per far posto a nuove cellule. Occore
ricordare che gli enzimi proteolitici funzionano solo in un ambiente alcalino.
Un aumento del livello di acidità o l’introduzione, ogni giorno, di grandi
quantità di proteine animali non solo impedisce il corretto funzionamento degli
enzimi, ma dirotta i pochi rimasti attivi per digerire il cibo, lasciandoci
così vulnerabili a molti processi patologici.
Solitamente, i pazienti che si affidano alla terapia
Gerson, hanno un pH acido di 6,5 o inferiore. Le tossine e gli alimenti
acidificanti, l’uso di farmaci e le sostanze chimiche ambientali accumulati nel
corso della vita, hanno sopraffatto la capacità del corpo di resistere
promuovendo la comparsa di malattie spesso considerate inguaribili.
Credits
Per gentile concessione di Townsend Letter August/September
2012 (#349/50)
Bibliografia
1. Ward, PS, “History of the Gerson Therapy”, contract
report produced for the US Office of Technology Assessment, US Government
Printing Office, Washington, DC, 1988.
2. Gerson, M MD. A Cancer Therapy: Results of 50 Cases,
Sixth Edition. The Gerson Institute, San Diego, CA, 2002.
3. Gonzalez, N MD, Isaacs, L MD. The Trophoblast and the
Origins of Cancer, New Spring Press, New York City, 2010.
4. Warburg, O, Nobel Laureate, Director, the Max Planck
Institute for Cell Physiology, Berlin-Dahlem. “The Prime Cause and Prevention
of Cancer”. Lecture at the 1966 gathering of Nobel Laureates, Lindau, Germany.
5. Abramson, HA, Moyer, LS, “The Electrical Charge Of
Mammalian Red Blood Cells”, from The Biological Laboratory, Cold Spring Harbor,
Long Island, Mar. 20, 1936.
6. http://www.understandinganimalresearch.org.uk/glossary/
“Stem cell: An immature cell capable of both indefinite proliferation and specialization
into all cell types found in the body, e.g. in the blood or in the brain.
7. http://ezinearticles.com/?Pancreatic-Digestive-Enzymes-Deficiency&id=3291730
“Acidity literally kills pancreatic function, which leads to indigestion,
deficiencies of vital nutrients, and deficiencies of vitamins, minerals and
trace elements. Poor digestion caused by excessive acidity can be the
underlying cause of many diseases and disorders.”
8. Beard, J DSc, The Enzyme Treatment of Cancer and Its
Scientific Basis, originally published by Chatto & Windus, London, 1911,
republished by New Spring Press, New York City, 2010.
9. Gerson, C, Bishop B, Healing the Gerson Way: Defeating
Cancer and Other Chronic Diseases, Second Edition, Totality Books, Carmel, CA,
2009.
Charlotte Gerson, Beata Bishop
Guarire con il Metodo Gerson + DVD >> http://goo.gl/hrypft
Come sconfiggere il cancro e le altre malattie croniche -
All'interno "Se Solo Avessimo Saputo..." IL FILM
Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Aprile 2009
Formato: Libro + DVD - Pag 360 - 17x24