Pensare troppo fa male!
Quali sono le conseguenze di chi pensa senza mai darsi
tregua?
di Valentina Balestri - 05/10/2015
Pensare troppo fa male!
Immaginate la mente come una lampadina accesa.
Sempre accesa!
La sua luce affievolisce solo quando, stanchi, la sera,
ci mettiamo a dormire.
La mente provoca un dispendio di energia molto elevato:
dopo una giornata di intenso lavoro, sempre concentrati, sempre dietro a
pensare a qualcosa, ci sentiamo più spossati che dopo una camminata di diverse
ore.
Diventa difficile ascoltare davvero qualcuno, un
familiare, il partner, una canzone o anche solo la televisione. Perché? Perché
siamo completamente isolati nel nostro cervello e, distaccati, non riusciamo a
percepire davvero ciò che sta accadendo intorno a noi.
E se esistesse un interruttore? Un pulsante da poter
premere quando vogliamo e far smettere tutte quelle vocine convulse che abbiamo
sempre in testa?
Ahimè, non esiste nessun interruttore capace di fare ciò:
siamo inconsapevoli dello scorrere del nostro pensiero e se anche decidessimo
di smettere di pensare, non staremo forse pensando comunque al voler non
pensare?!
La soluzione? L’ho trovata nelle parole di famoso
scrittore russo, Lev Tolstoj riportate qui sotto:
Tutte le grandi rivoluzioni della vita umana
avvengono nel pensiero.
Si deve però produrre un cambiamento
nel modo di pensare,
imparare a controllare la mente.
Sarà così che l'azione seguirà immancabilmente
la direzione del pensiero,
come una barca
segue la direzione impressagli dal timoniere.
L'Incantatore di Pensieri - Libro
I pensieri inutili hanno l’abilità di insinuarsi nella
nostra mente come vere e proprie serpi fastidiose. Un metodo di pensiero
consapevole riduce la spirale di domande, dubbi, mezze risposte e ci permette
di guarire dal “vizio di pensare”.
Ryunosuke Koike è un giovane monaco buddhista e un vero e
proprio “incantatore di pensieri”. Il suo metodo rende la mente più leggera,
libera dalle informazioni superflue, capace di utilizzare i cinque sensi in
modo davvero cosciente e di dominare emozioni e passioni.
Il nuovo buddhismo di Koike è un vero e proprio “modo per
allenare la mente” fondato sulla capacità di autodisciplina tipica della
cultura orientale.
Cambia mentalità in modo leggero,
efficace e stimolante, elimina i pensieri di troppo,
aumenta la tua energia e creatività!
Estratto dal libro “L’incantatore di pensieri”
Pensare troppo fa male: i tre veleni della mente
Siccome i pensieri negativi apportano al cervello impulsi
elettrici di intensità di gran lunga maggiore rispetto a quelli generati dal
tenue e moderato senso di benessere, è molto difficile fermarli.
Noi, costantemente, immagazziniamo diversi tipi di
informazioni attraverso gli occhi, le orecchie, il naso, la lingua, il corpo e
la mente.
Tra i vari impulsi energetici della mente che rispondono
a questo tipo di stimoli, rivestono grande importanza i cosiddetti “tre veleni
della mente”, rispettivamente: “Avidità”, “Collera” e “Stupidità”.
Innanzitutto, con “Avidità” intendo l’impulso energetico
della mente che cerca sempre nuove informazioni visive e auditive senza mai
accontentarsi.
Quando qualcuno ci fa dei complimenti anche senza
pensarli realmente e, di conseguenza, noi finiamo per credergli, si attiva
l’impulso energetico mentale dell’“Avidità” che tenta di accaparrarsene altri
senza tregua.
Al contrario, per “Collera” intendo l’impulso energetico
della mente che si oppone all’ingresso delle informazioni, che non vuole
accogliere, vedere o ascoltare. Quando qualcuno ci dice cose spiacevoli e la
situazione diventa sgradevole, si attiva l’impulso energetico della“Collera”
che cerca di eliminare, cacciandolo via, l’oggetto del nostro dispiacere, ossia
le parole che non vogliamo ascoltare.
Infine, chiamo “ Stupidità” l’impulso energetico della
mente che cerca altri stimoli, perché annoiata da ciò che ha davanti agli
occhi.
Nonostante il nostro interlocutore stia parlando, la
mente girovaga a vuoto ripetendosi di poter fare a meno di quei discorsi
noiosi, fugge, fino a che nelle nostre orecchie non entra più nulla del suo
discorso.
Quest’ultimo stato d’animo è responsabile della fuga
della mente dalla concretezza del mondo reale verso i pensieri cerebrali. La
nostra mente è come un iceberg, e non sappiamo cosa si nasconde nella sua parte
inconscia. Una volta che avremo preso “il vizio di pensare”, anche nei momenti
in cui non è necessario farlo, la nostra natura sarà tale da non poter mai
sfuggire al vizio di sprofondare nei pensieri e di isolarsi in essi.
Questi pensieri diventano elemento costitutivo della
personalità di coloro che cadono facilmente in preda ai sentimenti negativi.
Percepire anziché pensare
Tanto più dissipiamo le nostre energie a “pensare”,
quanto più la vista, l’udito e il tatto tenderanno a impigrirsi.
Per questo è meglio intensificare con tutta la forza la
nostra consapevolezza sul “percepire”.
Se tocchiamo il nostro partner o lo baciamo, possiamo
riposizionare la mente sulla sensazione tattile delle labbra. È la nostra mente
che crea e modifica la realtà.
Se faremo crescere volontariamente e con decisione il
livello delle esperienze sensoriali rispetto a quella dei pensieri, come
risultato le nostre speculazioni e le divagazioni inutili si placheranno
immediatamente.
Ottuplice Sentiero: la soluzione del mondo buddista
Si tratta delle otto strade seguite dagli uomini per
mettere in pratica uno stile di vita retto.
Per raggiungerlo, le fasi da seguire sono le seguenti:
Prima fase: autoimporsi delle regole ed edificare un
cuore che non vacilla, regolamentando il contenuto del pensiero, delle parole,
delle azioni e del proprio modo di vivere
Seconda fase: sviluppare la propria concentrazione. Prima
di tutto, occorre fare il possibile per diventare costantemente coscienti di
quale dei cinque sensi ci stiamo servendo in un determinato momento. Poi
dobbiamo trovare la forza di radunare la mente, che a una velocità
straordinaria si muove da un luogo all’altro disperdendosi, e fissarla
saldamente in un punto ben focalizzato.
Terza fase: rendersi conto. Per farlo bisogna raffinare i
nostri sensori: la consapevolezza risiede in una mente che non spreca energia
invano, che pensa subito alla condizione sufficiente più adatta a soddisfare le
esigenze del momento, che sa come eliminare i pensieri inutili e quelli che si
muovono a vuoto, e che in più riesce a superare gli stati d’animo negativi.
“Noi siamo come i nostri pensieri ci hanno fatto;
perciò state attenti a cosa pensate”
Vivekananda
Ryunosuke Koike
L'Incantatore di Pensieri - Libro >> http://goo.gl/Y5opX5
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