Recupera una Vista Perfetta con lo Yoga per gli Occhi
Il metodo giapponese che ha risolto i problemi di sei
milioni di persone
di Kazuhiro Nakagawa
Recupera una Vista Perfetta con lo Yoga per gli Occhi -
Libro
Il metodo naturale del dottor Nakagawa, direttore del
Vision Fitness Center di Tokyo, offre un formidabile aiuto per tutti i problemi
visivi.
L'unione di filosofia orientale e moderne neuroscienze ha
creato un approccio dai risultati straordinari e documentati.
Si tratta un sistema esclusivo e testato su moltissimi
pazienti che comprende semplici esercizi e un training mentale basato sul
concetto che il potere della vista è dovuto a un'armoniosa relazione fra occhi
e cervello.
Attraverso allenamenti di pochi minuti e tecniche mediate
dallo yoga il metodo restituisce la piena capacità visiva senza la necessità di
occhiali o chirurgia.
Le verità del metodo creato dal Dottor Nakagawa:
Il segreto di una visione ottimale è nascosto nel nostro
cervello
Se alleniamo il cervello a vedere meglio, riacquisteremo
il potere della visione perfetta
Unendo tecniche orientali a semplici esercizi di pochi
minuti, miopia, presbiopia, maculopatia sono risolvibili senza occhiali o
chirurgia.
Con questo straordinario metodo potrai fare a meno di
occhiali e laser.
Dalla quarta di copertina
Il segreto di una visione ottimale è nascosto nel nostro
cervello.
Recuperare la vista è possibile, e a qualunque età!
Con il metodo del dott. Nakagawa - testato da milioni di
persone che hanno ripreso a vedere perfettamente - si possono risolvere miopia,
presbiopia, astigmatismo, maculopatia senza ricorrere a occhiali, lenti a
contatto o chirurgia.
L'unione di semplici tecniche mentali e di esercizi per
gli occhi garantisce il recupero della vista, oltre a potenziare le capacità
cerebrali.
La miopia ci ruba la capacità di osservare - Estratto dal
libro del dott. Nakagawa
Per buona parte delle persone che lavorano il PC è uno
strumento indispensabile, e molte di loro fissano lo schermo del computer per
più di dieci ore al giorno.
Trascurare la miopia causata da un'esposizione tanto
prolungata può portare a gravi alterazioni della vista.
Il declino visivo è un segnale inviato dal nostro corpo
I dati relativi agli ultimi esami sull'acutezza visiva
condotti presso il mio Vision Fitness Center su circa cento tra adulti e
bambini sono piuttosto sconcertanti: ci sono molte persone che stanno perdendo
la vista.
Il Vision Fitness Center è il solo centro di cura in
Giappone specializzato nel recupero della capacità visiva. Vengono a richiedere
la nostra consulenza da tutto il Paese e anche dall'estero.
I test sono conformi agli standard internazionali
Landolt, accreditati nel 1909. Essi definiscono il visus - l'acutezza visiva -
come la percezione di forme in modo chiaro (e non vago) entro tre secondi con
gli occhi normalmente aperti (dunque senza strizzarli per mettere a fuoco).
I risultati mostrano che la metà circa degli adulti (il
48%) e il 63% dei bambini si possono considerare in possesso di un'acutezza
visiva praticamente nulla (meno di 0,1/10), senza contare quelli che soffrono
di miopia.
Se il problema non verrà affrontato in tutta la sua
gravità, finiremo per perdere ogni speranza di un autentico ripristino della
capacità visiva.
Il declino della vista è un importante segnale d'allarme
che l'organismo ci invia, in virtù della sua naturale capacità di guarigione:
una facoltà innata in ognuno di noi. Non dovremmo ignorare questo avvertimento,
ma accoglierlo con gratitudine; non correre ai ripari potrebbe significare
perdere la vista.
Il declino della capacità visiva del cervello e degli
occhi
A tutt'oggi, il nostro corpo non è riuscito a adattarsi a
uno stile di vita condizionato dall'esposizione allo schermo di computer,
cellulari e videogiochi, per periodi prolungati e a brevissima distanza. Pare
quasi di sentire l'urlo disperato degli occhi che ci implorano di fare qualcosa.
Dopotutto, è una situazione senza precedenti nei quattro milioni di anni della
storia umana.
Come ormai sappiamo, il corpo reagisce in base agli input
inviatigli dal cervello, che li riceve a sua volta dagli occhi. Dunque il
deterioramento della vista influisce sul modo in cui la mente pensa ed elabora
informazioni. Non c'è da sorprendersi, quindi, che molte persone diventino
sempre meno attive. La mia impressione è che il declino visivo sia
inestricabilmente legato a quello delle abilità scolastiche dei nostri figli e
della capacità di pensiero degli adulti.
Per capire che cosa intendo, provate a fare il seguente
esperimento.
Mettetevi in piedi di fronte a un amico. Stringete il
pugno e tendete il braccio in fuori, l'altro tenterà di abbassarvelo premendo
verso il basso con tutte le sue forze. La resistenza opposta dal braccio, come
vedrete, renderà il compito difficoltoso. Se però ripetete l'esperimento con
gli occhi bendati, il vostro amico riuscirà a farvi abbassare il braccio senza
sforzo. E lo stesso effetto si otterrà se vi coprite un occhio solo.
Quando gli occhi cessano di vedere, il cervello smette di
lavorare, diminuendo la nostra capacità di infondere forza al braccio.
Il declino della vista ci priva della capacità di
attingere alle fonti di energia che abbiamo dentro di noi. La miopia da schermo
del computer rischia di indebolire la vostra volontà, e di compromettere le
vostre capacità di concentrarvi, ricordare, immaginare, creare, prendere
decisioni e persino compiere esercizi. Il calo visivo innesca una preoccupante
degenerazione del potere mentale.
Test sugli effetti dell'esposizione ai computer
Provate a valutare l'entità degli eventuali danni che
l'uso quotidiano del pc ha causato ai vostri occhi rispondendo a queste
domande:
Accusate una tensione a carico dei bulbi oculari o delle
zone intorno agli occhi?
Sentite gli occhi affaticati?
Gli oggetti vi appaiono sfocati?
Avete gli occhi iniettati di sangue?
Soffrite di cefalee durante o dopo l'uso di
un'apparecchiatura elettronica?
Avete difficoltà di messa a fuoco?
Vedete doppio?
Il colore del monitor sembra subire strani cambiamenti?
Trovate difficile concentrarvi sul lavoro?
Provate un senso di fastidio nelle zone intorno agli
occhi?
Vi affaticate facilmente, anche con l'ausilio di occhiali
o lenti a contatto?
Siete dovuti ricorrere a occhiali o lenti a contatto più
forti?
Soffrite di tensione o dolore in corrispondenza delle
spalle o della zona cervicale?
Soffrite di mal di schiena durante le sessioni di lavoro?
Provate un senso di stanchezza in tutto il corpo?
Le palpebre sbattono meno di frequente?
Avete braccia, polsi o spalle indolenziti?
Avete i nervi a fior di pelle?
Fate frequenti errori di battitura?
Vi irritate senza motivo?
Se almeno tre di questi venti sintomi si applicano al
vostro caso, potreste soffrire di sindrome da videoterminale (Office Eye
Syndrome). Si tratta di una malattia che non debilita solo il corpo, ma anche
la mente.
Benché non esistano statistiche in materia, a giudicare
dalla diffusione dei computer, oggigiorno, si ritiene che solamente in Giappone
ne siano affetti milioni di individui. Ciononostante, la maggior parte delle
persone non prende alcun provvedimento per salvaguardare la vista e, più in
generale, la salute. Se anche si accorge che qualcosa non va, non fa nulla per
rimediare, ritenendo che i sintomi siano solo temporanei.
Qualche tempo fa, due editor sono venute a trovarmi per
discutere della pubblicazione di questo libro. Nessuna delle due portava gli
occhiali e, di fronte alla mia curiosità, hanno risposto che la loro vista era
perfetta fin dall'infanzia. Tanto per esserne sicuri, le ho sottoposte ai miei
test e il risultato è stato sorprendente. La signora A ha totalizzato 7/10 da
entrambi gli occhi, la signora B 10/10 a destra e 8/10 a sinistra: valori non
certo ottimali. Tutte e due erano evidentemente miopi. Allarmate da quell'esito
inaspettato, mi hanno spiegato che, di recente, erano state costrette a
lavorare di più al computer e ritenevano che i loro occhi ne avessero sofferto.
Le ho invitate a iniziare il mio programma di training per il recupero della
vista: in brevissimo tempo l'occhio destro della signora A è passato a 10/10,
quello sinistro a un valore compreso tra 10/10 e 15/10. Nel caso della signora
B, si è avuto il passaggio bilaterale a 12/10 (maggiori dettagli sul programma
di vision fitness seguiranno nel Capitolo 3).
Se la miopia è allo stadio iniziale, si può dunque
ottenere un rapido ritorno alla normalità.
Sono giunto a convincermi che, ormai, le persone dotate
di una vista davvero buona siano pochissime. Proprio come le due editor, molti
tra quanti pensano di non aver alcun problema si stanno in realtà prendendo in
giro, anch'essi vittime dello stress cui la costante esposizione alla luce del
pc li sottopone.
Un nuovo virus: la miopia da schermo del computer
Se un tempo ci si svegliava all'alba e si andava a
dormire dopo il tramonto, oggi restiamo alzati fino a tardi, guardando la televisione,
giocando ai videogame o navigando in internet. Più si riduce il sonno, più
obblighiamo gli occhi a fare gli straordinari, privandoci del riposo
necessario.
Quando siamo al PC e fissiamo il monitor a distanza
ravvicinata, ci troviamo in uno stato di tensione costante, con le pupille
dilatate per un tempo prolungato. Di fatto, stiamo abusando dei muscoli che
circondano l'occhio e causando un deterioramento della vista che porta alla
miopia.
Anche la tecnologia LED, usata per la retroilluminazione
degli schermi, è fonte di problemi. La percentuale di luce blu, la luce a breve
lunghezza d'onda presente in questo tipo di illuminazione, è elevata e, al
confronto di quella solare, impone alla vista un fardello assai più pesante. Se
può favorire il risparmio di energia e il rispetto dell'ambiente, non è affatto
delicata con i nostri occhi: studi recenti mostrano una correlazione causale
tra la luce blu della tecnologia LED e la degenerazione maculare.
Gran parte delle persone che si rivolgono a noi, al
Vision Fitness Center, ha occupazioni che implicano un uso giornaliero di
strumenti tecnologici: ingegneri informatici, programmatori, graphic designer
eccetera. L'uomo del Ventunesimo secolo sta abusando dei suoi occhi e gli
schermi a cristalli liquidi, gli smartphone e i computer certo non aiutano!
Se consideriamo la miopia tradizionale alla stregua di un
comune raffreddore, potremmo paragonare questa forma a un nuovo ceppo
d'influenza: colpisce la mente e il corpo e, proprio come una malattia infettiva
di origine virale, non cessa di propagarsi, falcidiando un utilizzatore di
computer dopo l'altro. Per la vista, come per un'influenza virale, bisogna
prestare attenzione ai sintomi che, se vengono trascurati, potrebbero fare
presto la loro ricomparsa.
Dopo sette-otto ore di lavoro al PC continuate a fissare
il display dello smartphone o vi perdete navigando in internet anche a casa
vostra? Uno stile di vita simile diventa il terreno ideale per la miopia da
schermo del computer.
Fino a non molto tempo fa si diceva che, sopra i
vent'anni, la miopia cessa di progredire, ma oggi questa affermazione non
corrisponde alla verità. E poiché le complicanze di questa patologia si
incrementano di pari passo, vedo aumentare anche il numero di persone sulla
ventina o sulla trentina che mi chiedono aiuto, per esempio, per casi di
glaucoma, a mio avviso una delle cause più serie del declino della vista: la
scarsa cura degli occhi e la diminuzione della circolazione sanguigna dal collo
in su, infatti, privano il nervo ottico del nutrimento necessario.
Avete l'abitudine dì guardare con un occhio solo?
Se si usano PC, smartphone, cellulare o console di gioco
per tutto il giorno, si finisce per forza di cose per guardare con un occhio
solo.
Quando si osserva un oggetto, in genere si rivolgono
contemporaneamente entrambi gli occhi a un punto fisso. Dal momento che i
videoterminali ci costringono ad avvicinare molto gli occhi allo schermo
(trenta-cinquanta centimetri) per un periodo di tempo prolungato, i muscoli
cedono, obbligandoci a guardare con un occhio solo. Gli occhi, in sostanza,
passano in maniera arbitraria da una modalità binoculare a una monoculare, per
comodità.
Risulta, comunque, che un occhio sia di fatto sufficiente
a vedere, dato che gli schermi dei computer sono tutti piatti e posti vicino
all'utente, e anche perché il testo scorre in orizzontale. Leggere da sinistra
a destra, infatti, comporta che anche gli occhi seguano questa direzione e che
ciascuno metta a fuoco un punto a una distanza leggermente diversa. Dal momento
che il focus cambia di continuo, mentre gli occhi scorrono una stessa riga, la
disposizione orizzontale del testo si rivela fonte di affaticamento. Di
conseguenza, diviene più comodo leggere con un occhio solo.
Abituarsi alla visione monoculare sottopone la vista a un
grosso stress, aumentando le probabilità di insorgenza della miopia, e può
avere effetti negativi anche su sistema nervoso, ormoni, appetito, sonno e
benessere fisico generale, favorendo gli sbalzi d'umore.
Un segnale da non Ignorare
Come dicevo, dunque, se la miopia è paragonabile al
raffreddore e, proprio come quest'ultimo, spesso preso sottogamba, può
rivelarsi la prima avvisaglia di patologie molto serie, così questo difetto
visivo, e soprattutto la forma correlata all'utilizzo di computer e similari,
può portare addirittura alla cecità totale o parziale.
«Cecità soltanto perché si usa troppo il PC?» potreste
replicare, scettici. Date un'occhiata ai dati che seguono, vi renderete conto
che non è una possibilità da liquidare con una risata.
Cause di perdita della vista
1. Glaucoma (20,9%)
2. Retinopatia diabetica (19%)
3. Degenerazione pigmentaria della retina (13,5%)
4. Degenerazione maculare (9,3%)
5. Atrofia ottica/atrofia corioretinica(8,6%)
6. Miopia avanzata (7,8%)
7. Malattie della cornea (3,4%)
8. Cataratta (3,2%)
9. Altro (14,3%)
Fonte: Rapporto del 2007 della commissione istituita dal
ministero di Sanità, Forza lavoro e Welfare giapponese.
I problemi elencati ai numeri 1,4,5,6 e 8 insorgono per
effetto di complicanze della miopia, che quindi è correlata a circa il 50%
delle cause di perdita della vista. In altre parole, il percorso di
aggravamento delle funzioni visive segue questa progressione:
abuso degli occhi —> miopia —> peggioramento del
difetto visivo —> complicanze —> perdita della vista
La miopia, dunque, non va mai sottovalutata o trascurata:
il primo passo fondamentale è monitorare lo stato dei propri occhi in modo da
poter valutare l'entità dei danni che l'uso del computer può avervi già
causato.
Se ritenete di soffrire di questa patologia, non esitate
ad appurarlo e agite di conseguenza. Nel Capitolo 3, presenterò uno specifico
programma di training per aiutarvi a migliorare la vista. Inutile dire che
prevenire problemi più seri per gli occhi avrà un impatto positivo su tutta la
vostra vita.
La «sindrome del collo rigido»
In genere si tende a non prendere troppo sul serio
l'irrigidimento del collo e delle spalle provocato dall'uso del PC per un tempo
prolungato. La tensione muscolare dovuta al mantenimento reiterato della stessa
posizione fa irrigidire le spalle, interessando il collo, e impedisce il
corretto afflusso di sangue a occhi e cervello, e questo crea problemi anche
alla vista.
Dalla regione cervicale, attraverso l'arteria carotide
interna, quella esterna e l'arteria vertebrale, il sangue affluisce al
cervello, e da lì alla regione oculare mediante le arterie basilare, oftalmica
e ciliare, tra le altre. All'altezza di collo e spalle, oltre ai grandi muscoli
- trapezio e sternocleidomastoidei -, ce ne sono di più piccoli, raggruppati
insieme, e, ogni volta che questi entrano in tensione, anche i vasi sanguigni e
i nervi subiscono lo stesso destino, causando il ridotto afflusso di sangue al
cervello (i dati forniti da uno studio indicano che la diminuzione può arrivare
fino al 25%).
L'uso prolungato del PC, inoltre, reca danno alle ossa.
Quando fissiamo a lungo lo schermo, ci ritroviamo quasi inconsapevolmente chini
e con il mento abbassato. Se questa postura è reiterata nel tempo, il tratto
cervicale perde la sua naturale curvatura e tende a diventare dritto. Si
incorre così nella «sindrome del collo rigido», che comporta in ultima istanza
anche declino della vista, cefalee, nausea e persino vertigini. Se la quantità
di sangue che giunge al cervello diminuisce in maniera drastica, il calo
potrebbe causare anche un decremento nella secrezione ormonale e portare alla
depressione.
Bisognerebbe prendere la buona abitudine di «alzare gli
occhi al cielo» almeno un paio di volte al giorno, o anche solo guardare le
cose con il collo leggermente piegato verso l'alto e il petto un po' in fuori.
Per farlo, posizionate il monitor del PC o il display dello smartphone di
fronte a voi. Se avvertite che il collo e le spalle s'irrigidiscono, cambiate
assetto fino a trovare una posizione adeguata. Provate ora gli esercizi che
seguono mentre lavorate al computer e anche alla fine della sessione
lavorativa: non solo noterete un immediato sollievo, ma preverrete la sindrome
del collo rigido.
Esercizi per ridurre la tensione cervicale
Unite le braccia dietro la testa e spingetela in avanti,
premendo in senso opposto con il capo, in modo da opporre una certa resistenza
(per dieci secondi). Appoggiate i gomiti sul tavolo e posate il mento sulle
mani. Spingete il mento in fuori e allungate il collo (per dieci secondi).
Afferrate il lato destro della testa con la mano sinistra e piegate il collo
verso la spalla. Fate lo stesso dall'altro lato (dieci secondi per lato).
Esercizio per ridurre la tensione delle spalle
Unite le braccia dietro la testa e spostatele leggermente
da un lato spingendo in quella direzione ed eseguendo un lavoro di stretching.
Ripetete dall'altro lato (dieci secondi per lato).
Indice
Introduzione
Recuperare la vista è possibile
Il mio metodo
È la mente a percepire le cose
Recuperare la vista per cambiare la vita
Arrendersi spegne il cervello
Viviamo perché vediamo
L’esperienza del mondo del non vedente
La capacità visiva si sviluppa insieme al carattere
L’interruttore della felicità
I rischi di un uso scorretto della capacità visiva
Attenti alle cattive abitudini
La miopia ci ruba la capacità di osservare
Il declino visivo è un segnale inviato dal nostro corpo
Il declino della capacità visiva del cervello e degli
occhi
Test sugli effetti dell’esposizione al computer
Un nuovo virus: la miopia da schermo del computer
Avete l’abitudine di guardare con un occhio solo?
Un segnale da non ignorare
La «sindrome del collo rigido»
Recuperare la capacità visiva si può. Gli esercizi
Allenare i muscoli oculari
Contromisure in caso di presbiopia
Contromisure in caso di strabismo
Contromisure in caso di astigmatismo
Tecnica per gli occhi n. 1
Tecnica per gli occhi n. 2
Tecnica per gli occhi n. 3
Tecnica per gli occhi n. 4
Tecnica per gli occhi n. 5
Tecnica per gli occhi n. 6
I delusi dal LASIK
Gli esercizi per il cervello
Recuperare la vista a partire dal cervello
Quanto è forte la capacità visiva del vostro cervello?
Con occhi e cervello 1+1 fa 1!
Tecnica mentale n. 1
Tecnica mentale n. 2
Tecnica mentale n. 3
Tecnica mentale n. 4
Tecnica mentale n. 5
Tecnica mentale n. 6
Occhiali e lenti a contatto per la mente
Fermate la presbiopia e bandite l’invecchiamento
Antiaging per gli occhi
Che età hanno i vostri occhi? E il vostro cervello?
Tre principi utili per arrestare la presbiopia e
recuperare la vista
Alleviare lo stress a carico di occhi e cervello
Stimolare la retina con la mascherina
Combattere la presbiopia scaldando il corpo
Il potere dei mirtilli contro l’invecchiamento degli
occhi
Come contrastare i problemi legati all’invecchiamento
degli occhi
La nostra risorsa più preziosa
Capacità visiva = capacità di sopravvivere
La vista nello sport
La vista al lavoro
La vista nella vita di ogni giorno
La vista dà potere alla vita
Postfazione. La capacità visiva cambia la vita
Una rivelazione
Mai arrendersi
Kazuhiro Nakagawa è medico oculista, ha studiato in
Giappone e negli Stati Uniti. Ha fondato ed è direttore del Vision Fitness
Center a Tokyo. Da oltre vent'anni
applica il suo metodo su migliaia di pazienti, ottenendo risultati strepitosi.
Kazuhiro Nakagawa
Recupera una Vista Perfetta con lo Yoga per gli Occhi -
Libro >> http://goo.gl/6Svrks
Il metodo giapponese che ha risolto i problemi di sei
milioni di persone