10 consigli indispensabili per scegliere un buon medico
Scritto da: Valerio Pignatta
Medicina Non Convenzionale
10 consigli indispensabili per scegliere un buon medico
Poter disporre di un buon medico o terapeuta nei momenti
di bisogno, di fronte a disturbi comuni o ancor più in casi più seri, è davvero
molto importante. Purtroppo non è sempre facile inquadrare bene il proprio
medico o capire sino a che punto ci può essere di utilità. [...] Ecco allora
che pare utile fornire qualche dritta rispetto a come e su che basi si potrebbe
operare la scelta del proprio medico o del terapeuta specialistico cui si
intende far ricorso per farsi assistere nella gestione della propria salute.
[...]
Punto n. 1 - Le qualità morali ed etiche
Innanzitutto, forse la prima cosa che bisognerebbe
appurare è se il medico/terapeuta in questione ha delle qualità morali ed
etiche, ovvero, insomma, se e quanto è umano. Questo non perché i medici siano
una categoria più esposta di altre a insensibilità, ma perché questa è spesso
una caratteristica comune dell’essere umano odierno. [...]
Punto n. 2 – La diagnostica
Ancora oggi è possibile trovare medici che non sono
propensi a farvi correre avanti e indietro dai laboratori, ma a spendere
qualche minuto in più per chiacchierare con voi o visitarvi ascoltando le
vostre spiegazioni. Se il vostro medico vi prescrive un numero incommensurabile
di esami clinici a ogni minimo sintomo e senza nemmeno guardarvi in faccia,
pensateci. Il risultato potrebbe essere non proprio provvidenziale per il
vostro organismo.
Punto n. 3 – La prescrizione dei farmaci
La stessa cosa si può dire dei medicinali. Se la tendenza
del terapeuta che vi ha in cura è quella di caricarvi di ogni tipo di farmaco a
ogni piè sospinto, mettetelo in stand by e guardatevi attorno. Come ormai si sa
da parecchio tempo, i farmaci hanno molti effetti collaterali e un loro abuso o
uso improprio non può certo fare bene. [...]
Punto n. 4 – Le prescrizioni ripetute nel tempo
Quando ogni volta che tornate dal medico con lo stesso
disturbo egli vi propina la stessa inefficace minestra iniziate a ragionare. In
questo caso la capacità del medico stesso di arguire o proseguire per strade
diverse è palesemente inesistente. Inutile perdere tempo, è molto meglio
provare altre menti più immaginative e altri percorsi terapeutici.
Punto n. 5 – Il grado di aggiornamento
Questo aspetto si lega direttamente al punto precedente.
Molti medici continuano a studiare per passione e voglia di essere utili per
molti anni ancora dopo la laurea. Ma molti del resto si impigriscono e
demotivano nella routine della prescrizione burocratica e abbandonano ogni
velleità di eroismo terapeutico. Se dovete scegliere, molto meglio optare per
chi ancora è in moto. [...]
Punto n. 6 – Il grado di disponibilità a seguire il
paziente sino alla completa guarigione
[...] La disponibilità del terapeuta a farsi carico anche
dei propri fallimenti o dei problemi che possono manifestarsi nel corso dei
trattamenti dei propri pazienti sarebbe del pari una buona qualità cui
affidarsi. L’umiltà presuppone un basso ego e da quello del medico il paziente
non può che trarre giovamento dato che in una situazione di questo tipo può
esprimere anch’egli al meglio il proprio punto di vista e partecipare alla pari
con responsabilità nel delineamento delle terapie adatte.
Punto n. 7 – Disponibilità rispetto ad altri paradigmi
[...] Se il vostro medico dimostra curiosità, interesse o
perlomeno tolleranza rispetto all’utilizzo di altre medicine che non siano
quelle convenzionali, oppure se egli è disponibile all’uso integrato delle
stesse con quelle allopatiche è una gran bella cosa. La cosa migliore sarebbe
l’inverso, ossia trovare un medico praticante di medicine alternative ma che
non sia chiuso su quelle convenzionali e lavorare così sbilanciati in quel
senso, senza mai integralismo nell’una o nell’altra direzione ma semplicemente
seguendo ciò che serve caso per caso. [...]
Punto n. 8 – Assenza o presenza di consigli alimentari
[...] Se state per scegliere un nuovo medico o state
semplicemente valutando quello che avete, domandatevi se egli è in grado di
fornirvi consigli di tipo dietetico oppure no. Questo fa davvero una grande
differenza.
Punto n. 9 – Attenzione e conoscenza rispetto ai
meccanismi della psiche
Il ruolo della psiche (emotività, stress mentali ecc.)
nella salute psicofisica è cospicuo e riconosciuto ma purtroppo poco
considerato o banalizzato (“lei è molto nervoso/a”) quando si entra in uno
studio medico. Se il medico cui vi appoggiate per le consulenze è invece un
buon conoscitore delle dinamiche psicosomatiche o addirittura psicobiologiche e
spirituali allora viaggiate sul sicuro. [...]
Punto n. 10 – La raccolta delle informazioni
Capire e sapere chi vi sta di fronte e si propone come
vostro faro illuminante per la salute è un lavoro impegnativo. Tuttavia credo
che ne valga la pena. Oggigiorno le informazioni possono essere raccolte in
vario modo, sia direttamente tra i pazienti del terapeuta in questione, sia tra
i suoi colleghi oppure anche su fonti indirette come Internet, le pagine
Facebook che lo riguardano, la sala d’attesa degli studi in cui lavora, i
giornali, i forum su web o il suo sito Internet personale. [...]
Tratto dal libro L'ABC della salute naturale
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Valerio Pignatta