Che cos'e' il microbioma intestinale?
Scritto da: Anne Katharina Zschocke
Medicina Non Convenzionale
Che cos’è il microbioma intestinale?
Quando iniziò il progetto sul genoma umano, in base alla
complessità dell’aspetto esteriore del nostro corpo, ci si aspettava di trovare
centinaia di migliaia di geni diversi. Quando il progetto fu concluso ci si
dovette confrontare con una disincantata realtà, ovvero che il numero dei geni
nei cromosomi umani ammonta appena a 20.000, irrisoriamente pochi di più che
nel genoma di un topo. Come è possibile? L’essere umano è complesso come un
topo? L’essere umano nel suo infinito velleitarismo si è decisamente
sopravvalutato. Come è possibile che una forma di vita così evoluta e con
decorsi tanto complessi possieda solo così pochi geni? L’Homo sapiens non è
dunque il massimo della creazione?
Si trovò una risposta inattesa, ovvero che dobbiamo la
nostra complessità ai geni dei batteri che vivono dentro di noi. Essi
contengono la quantità mancante, circa centomila volte di più di quelli dei
nostri cromosomi umani.
Noi siamo una squadra. Oltre ai propri geni cellulari,
l’essere umano possiede i geni di miliardi di batteri che vivono nel e sul suo
corpo. Sono loro che provocano lo sviluppo degli organi e che governano
digestione e comportamento, che mettono in movimento il sistema immunitario e
molto altro. Prendono parte a tutte le funzioni corporee importanti: al
metabolismo, alle attività muscolari, all’equilibrio ormonale, alle funzioni
cerebrali e al sistema nervoso. E non si sono ancora riconosciuti tutti i loro
effetti. Al contrario di quanto pensavamo, noi esseri umani non siamo in prima
linea cellule con un nucleo dalle quali deriva la vita, siamo un insieme vitale
di microbi e cellule corporee: senza questi batteri l’essere umano non è
niente. Noi pensavamo di essere il risultato dei nostri propri geni originari,
mentre la scoperta rivoluzionaria è: grazie ai batteri in noi siamo in
correlazione con tutti i microbi della terra e dentro di noi portiamo una
specie di organo, che fino a ora non avevamo ancora riconosciuto come tale: la
totalità di tutti i batteri compreso il loro patrimonio genetico, le loro
attività metaboliche, la loro flessibilità e la loro capacità di adattamento.
Con la loro capacità di scambiarsi tra di loro tutto il
possibile e con tutto quello che ancora non conosciamo.
La totalità dei geni dei nostri microbi è stata
battezzata con il nome “microbioma”. In seguito a questa scoperta la ricerca si
è concentrata sulla seguente domanda: quali compiti svolgono in noi gli
organismi unicellulari? Con insospettata rapidità si sono scoperte nuove
relazioni che gettano una luce completamente diversa su tutta la vita umana.
Alimenti fermentati per la salute del microbiota
Nel cibo moderno ci sono troppo pochi batteri e quelli
presenti sono probabilmente anche dei disturbatori. I batteri che assumiamo dal
cibo confezionato non sono comunque quelli di cui abbiamo bisogno. Per
rimediare a ciò ci sono tre possibilità:
• coltivare personalmente i propri alimenti;
• ingerire batteri sani con il cibo;
• consumare alimenti fermentati batteriologicamente.
Gli alimenti fermentati hanno una tradizione
plurimillenaria e servivano già ai nostri antenati come approvvigionamento di
batteri freschi durante l’inverno quando era quasi impossibile introdurli con
frutta e verdura fresche. La fermentazione batterica apre gli alimenti, gli
enzimi batterici trasformano le materie prime – cereali, verdura, carne,
frutta, latte e molto altro – e liberano componenti cellulari che a loro volta
vengono digerite batteriologicamente.
I composti derivati, tra questi vitamine e
micronutrienti, sono particolarmente favorevoli per la salute dell’intestino e
dunque per la salute di tutto il corpo. Nel frattempo si sa che le sostanze
bioattive che ne derivano modulano il sistema immunitario, regolano il tasso
degli zuccheri nel sangue e frenano le infiammazioni.
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dell'intestino
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