La teoria del Multiverso: da Star Trek alla teoria delle
stringhe
Scritto da: Isabella Rigillo
Scienza e Fisica Quantistica
La teoria del Multiverso: da Star Trek alla teoria delle
stringhe
La teoria dell’inflazione cosmica – secondo cui
l’Universo si è espanso in modo esponenziale - ipotizza che viviamo non in un
Universo, ma in un Multiverso cioè tanti forse infiniti universi come il
nostro: ci muoviamo in punta di piedi poiché è facile andare nella fantascienza
o nella filosofia o altrove.
Già Giordano Bruno ipotizzò la presenza di molti mondi
abitati e un universo infinito, ci guadagnò come sappiamo il “ Nobel del rogo”
a Campo dè Fiori.
Varie sono le teorie scientifiche che si sono occupate
degli universi paralleli: in questo breve articolo si tratterà solo di alcune
di queste ricerche.
Abbiamo visto nel film “Generazioni” della saga Star Trek
una grande stringa che mette a rischio l’Enterprise con tutto l’equipaggio,
distrugge un’altra nave spaziale e alcuni dei superstiti raccontano a bordo
dell’Enterprise di un mondo chiamato Nexus dove tutto è possibile. Il capitano
Jean Luc Picard vi trova la moglie e i figli che avrebbe voluto avere e il
nipote che nell’altra realtà era morto.
Infinitamente piccolo e infinitamente grande
La materia è formata da minuscole corde vibranti sospese
in uno spazio a più dimensioni: 11. Il nostro mondo ne ha tre di dimensioni,
quindi le stringhe ne hanno sette in più. Queste stringhe sono immerse
nell’iperspazio (quello nel quale si muovono i nostri miti della fantascienza),
a loro volta potrebbero essere unite a membrane a tre dimensioni o anche più,
la particolarità è che ogni membrana costituisce un Universo diverso. La cosa
interessante è che l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande si “somigliano”
con la teoria delle stringhe, poiché a livello microscopico abbiamo stringhe di
energia che vibrano a una certa lunghezza d’onda e si aggregano per formare le
particelle. Ciò che accade nello spazio lo abbiamo visto ben rappresentato in
Star Trek: abbiamo delle super stringhe in movimento cariche di energia. Quando
una membrana viene in contatto con un’altra succede un disastro, ricordiamo
ancora il Big Bang, qualcuno ipotizza sia stato l’effetto di uno scontro tra
membrane. Ci avviciniamo alla teoria delle Superstringhe o teoria del Tutto che
avrebbe dovuto unificare e rivoluzionare gli studi della Fisica moderna.
Il Multiverso
Nella teoria del Multiverso si utilizza la capacità delle
particelle di stare in più luoghi contemporaneamente, insomma si passa alla
Meccanica Quantistica. Tutto ciò che può accadere accadrà. Quindi, negli
universi paralleli al nostro, tutto ciò che non riusciamo a portare a termine o
a realizzare i nostri doppi, tripli, lo faranno, nel bene e nel male. Inoltre,
le regole che rappresentano le leggi fondamentali della natura nel nostro
universo in un altro potrebbero avere forme differenti, cioè tipi e proprietà
delle particelle elementari possono differire da un universo a un altro. Gli
altri universi sono vicini al nostro e sarebbero invisibili perché immersi in
uno spazio a più dimensioni, unici elementi che potrebbero saltare da un
universo all’altro sarebbero i gravitoni. La forza di gravità risulterebbe
debole proprio perché condivisa. Per ora restiamo su un campo teorico da
confermare.
Mentre il comportamento delle particelle è stato studiato
e registrato da più gruppi di esperti, la presenza dell’osservatore è
fondamentale per la misurazione dell’evento e proprio questa porta alla
modificazione dello stato della particella che in seguito sarà vista da tutti
nello stesso posto. Lo stato quantistico dopo la misurazione è una
sovrapposizione di due mondi interi. Nella misurazione un altro universo si è
separato dal primo con un risultato diverso dal precedente. L’osservatore
stesso si divide in molti osservatori che vivono in molti mondi possibili,
paralleli e reali. Studiosi americani stanno lavorando su questa ipotesi e se
verrà confermata vorrà dire che le regole del mondo microscopico quantistico
saranno valide anche per la definizione dei molti mondi del multiverso. Come
conferma di questa teoria si dovrebbe arrivare a dimostrare l’esistenza di una
lieve curvatura spaziale negativa nel nostro universo, cioè nello spazio ci si
dovrebbe spostare lungo curve e non seguendo linee rette. Un modo per
accorciare le distanze e ritornare sull’Enterprise.
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Raman Prinja