L'energia che cura: scopriamo la pranoterapia
Medicina Non Convenzionale
Parliamo di energie sottili e discipline energetiche che
possono integrarsi alla medicina tradizionale per migliorare il benessere e la
qualità della vita di molte persone
Carmen Di Muro - 27/08/2018
Da quando le discipline psicologiche, sociologiche e
fisiche hanno cominciato ad interessarsi al tema della malattia come fatto non
esclusivamente fisiologico, da quando gli studi di F. A. Popp ci hanno permesso
di capire come ogni essere vivente emetta costantemente una radiazione ultra
debole chiamata biofotone, e da quando la medicina quantistica ha documentato
che l’essere umano è governato da una fittissima rete di segnali
elettromagnetici che fanno dialogare tutte le cellule, il complesso fenomeno
della salute è divenuto sempre più condivisibile interdisciplinarmente aprendo
gli scenari verso un nuovo approccio integrato di fare medicina, in cui nessuna
branca esclude l’atra, ma al contrario l’arricchisce potenziandone i benefici.
In questa prospettiva maggiormente estesa in cui la
ricerca di frontiera ha fatto passi da gigante sull’impalpabile mondo della
coscienza, le “discipline energetiche” o “pratiche del benessere”, così come le
cosiddette medicine altre, acquistano un nuovo statuto culturale che vede al
centro l’uomo nella sua multidimensionalità di anima, mente, spirito e
ambiente. Tra corpi ed universo non esiste dualità, ma un unico infinito campo
di risonanza che li unisce. È questo a gestire le funzioni più alte della
mente, nonché la fonte delle informazioni che governano la crescita degli
organismi. È il nostro cervello, il nostro cuore, la nostra memoria e, al
contempo, l’impronta genetica del mondo in tutta la sua storia.
Tutto ciò sta pian piano conducendo sull’orlo di una
rivoluzione, profonda e coraggiosa, e le più recenti acquisizioni scientifiche
relative alla psiconeuroimmunologia, all’epigenetica, come pure ai fenomeni
quantistici non-locali nei sistemi viventi offrono le premesse per una
possibile chiave esplicativa dei processi che regolano la cura e il
miglioramento, in termini di benessere, attraverso chi opera utilizzando
l’energia. Ne è esempio Nelli Giorgio, consulente energetico e pranoterapeuta
che con grande amore ha messo le sue doti al servizio delle persone. E seppure
la strada verso la scoperta delle leggi sottili che animano l’esistenza è
ancora lunga, la sua esperienza e le sue osservazioni, non possono far altro
che aprire nuovi orizzonti e dialoghi maggiormente integrati tra scienza,
coscienza ed etica della salute.
Nelli lei è un consulente energetico. Potrebbe spiegarci
meglio di cosa si occupa e cosa si intende con questo termine?
Il consulente energetico è un esperto di discipline
energetiche e dei tipi di tecniche che possono essere usate per aumentare il
benessere personale che includono una serie di pratiche che vanno dal reiki, al
karuna reiki, al theta healing, al pranic healing, alla pranoterapia, al
trattamento dei corpi astrali, all’aura, ai chakra, agli ambienti e al come
informatizzarli e caricarli. Io mi occupo di questo, infatti tutto ciò che
energia è il mio settore, svolgendo questa particolare professione presso il
mio studio privato di Milano e di Treviso, nonché collaborando con l’EFP group,
il Centro di Terapie Integrate della dott.ssa Poli e con vari primari
dell’Istituito Clinico Zucchi e del Policlinico di Milano, come pure con
professionisti sanitari tra cui psicoterapeuti, osteopati, ortopedici e ginecologi.
Come ha scoperto di avere queste doti e come si è
indirizzato verso la conoscenza e l’utilizzo di queste pratiche?
Ho studiato molto, nonostante nascessi come perito
metalmeccanico e avessi lavorato a lungo nel settore tecnologico occupandomi di
programmazione analogica basata sulla trigonometria. All’età di 33 anni emerse
improvvisamente questa mia sensibilità per cui sentivo profondamente il dolore
negli altri. Infatti, tutte le volte che avevo davanti una persona capivo cosa
gli faceva male e lo sentivo su di me. Da lì, dopo una lunga ricerca interiore,
ho deciso di indagare sottoponendomi alla misurazione del mio stato energetico
attraverso una strumentazione basata sulla digitoscopia superando il valore
massimo di 24 con un valore supernormale di 30 e la fotografia Kirlian. Decisi
così di accrescere questa mia naturale predisposizione, frequentando la A.MI.
University, la scuola di pranoterapia a cui sono iscritto nel relativo albo da
15 anni, ulteriori corsi di specializzazione e approfondendo, altresì, lo
studio di discipline come anatomia, medicina, ortopedia e tutto ciò che potesse
arricchire la mia conoscenza, collaborando attivamente con la dott.ssa Rosi
Coerezza, medico esperto in Terapie Naturali, che da allora mi orienta per la
parte prettamente medica. Non faccio diagnosi né prescrivo farmaci, ma mi
limito a supportare la persona, integrando queste “pratiche di benessere” ai
processi di cura medica in atto.
Tra le varie tecniche del benessere lei utilizza una
specifica metodologia?
Opero utilizzando diverse tecniche che possano favorire e
migliorare il benessere, in base a ciò che reputo in linea con l’unicità del
cliente e con la diagnosi o il problema con cui mi arriva. Posso utilizzare,
per esempio, la pranoterapia, ossia passando le mani sulla persona dove si
avverte la variazione di energia lavoro in scarico e in carico, ma non solo. Di
solito, quando ho davanti qualcuno che ha un disturbo, punto a riportarlo in
equilibrio reinformando la sua coscienza in modo tale che si riorienti in un
contesto che gli appartiene. Quando la coscienza viene reinformata viene
portata al suo equilibrio naturale e automaticamente ciò si riflette
nell’ambiente in cui vive facilitando il benessere psico-fisico su più livelli.
Quali sono gli effetti principali di queste pratiche
sull’organismo? Ci sono disturbi in cui sortiscono maggiori risultati?
È molto soggettivo e dipende dalla persona. Cistiti, e
infiammazioni a livello intestinale come colon irritabile, gastrite, ernia
iatale, ossia tutto ciò che è gastroenterico ha un ottimo risultato in termini
di benessere personale. Anche sulle ossa, sulle ernie, sulle protrusioni, sulla
rottura dei legamenti è stata accertata un miglioramento nella velocità di
cicatrizzazione, evidenziabile attraverso successivi esami clinici di riscontro
rispetto alla situazione di partenza.
Nel corso della sua lunga esperienza ha notato che migliorano
più quelli che credono o quelli che non credono?
Quelli che credono hanno i maggiori risultati in termini
di incremento del benessere psico-fisico e in questo l’amore è fondamento. Di
tecniche ce ne son tante ed io ne ho studiate altrettante, ma se non si è
allineati all’amore e alla verità non si può niente. Questa è la base. Perché è
proprio l’autenticità che permette di manifestare l’energia migliore necessaria
per la salute.
Biopranoterapia
Teoria, pratica e metodologia terapeutica
Gabriele Laguzzi