Le Virtù Terapeutiche dei Frullati Verdi
Come prevenire: depressione, obesità, colesterolo alto,
infezioni respiratorie, malattie cardiovascolari, infiammazioni, disturbi
intestinali, ecc...
di Victoria Boutenko
Victoria Boutenko ci spiega quali siano i vantaggi di
un'alimentazione basata su deliziosi frullati verdi, preparati unendo assieme
salutari verdure a foglie verdi con gustosi ingredienti quali: mela, banana,
limone, fragole, menta, mango, pesca, avocado, zenzero, sedano, basilico, e
tanti altri.
La Boutenko illustra questa straordinaria dieta a basi di
frullati utile per curare malattie quali depressione, perdita di memoria,
dipendenze, obesità, colesterolo alto, malattie cardiovascolari, infiammazioni,
infezioni respiratorie, disturbi intestinali ecc.
L'opera presenta le quantità di minerali, vitamine,
proteine e altri nutrienti che contiene ogni diverso frullato. Ci sono molte
testimonianze di entusiasti sostenitori di questa dieta crudista e dei risultati
da essi raggiunti.
Indipendentemente dal fatto che si segua una dieta
crudista, vegana, vegetariana o mediterranea,
bere regolarmente frullati (o smoothies) verdi può
migliorare notevolmente la nostra salute.
Tradotto in 26 lingue "Le Virtù Terapeutiche dei
Frullati Verdi" di Victoria Boutenko è un libro molto conosciuto nel mondo
vegan e crudista, e ora disponibile anche in Italiano.
La rivoluzione dei frullati verdi - Estratto da "Le
Virtù Terapeutiche dei Frullati Verdi"
Nel corso della mia ricerca, ho notato che gli scimpanzé
adorano le foglie verdi. Ricordo che li guardavo allo zoo e li vedevo agitarsi
elettrizzati quando venivano loro offerti rami freschi di acacia, foglie
giovani e tenere di palma o di cavolo a foglia lunga.
Osservandoli, un giorno mi sentii così ispirata che andai
a raccogliere le foglie dei vicini cespugli di acacia e provai a mangiarle. Ma
quelle foglioline verdi per me non erano molto appetitose, e questo poneva un
altro problema: mangiare le verdure a foglia mi era sempre sembrato un dovere.
Pensavo sempre fra me e me:
“Devo mangiare le verdure”.
A volte “imbrogliavo” centrifugandole: bevevo in fretta
un bicchiere di succo verde e mi consideravo a posto per un paio di giorni.
Oppure, prima di eliminare gli oli, riuscivo a mangiare volentieri le verdure a
foglia preparando un saporito condimento crudo e affogandocele. Non mi sarei
mai sognata però di mangiare per pranzo un mazzo di cavolo nero o di spinaci.
Se io non amavo le verdure verdi, mio marito Igor non
poteva neppure tollerarle. Da ragazzo era stato incoraggiato a mangiare quasi
esclusivamente carne e pane, “come un vero uomo russo”. Vivendo in Russia,
raramente vedevamo nei negozi verdure a foglia verde. Al mercato dei contadini
si potevano comprare l’aneto, il prezzemolo e le cipolline verdi, ma solo in
estate. Ricordo che nei mesi estivi vedevo solo un paio di volte la lattuga, e
la consideravo un ortaggio raro ed esotico.
Più leggevo sul contenuto nutrizionale delle verdure a
foglia verde, più mi convincevo che fossero l’alimento più importante della
dieta umana. Se solo fossi riuscita a trovare un modo per mangiarle volentieri
così da consumarne la quantità necessaria per ottenere la salute perfetta!
Cercai un infinito numero di volte di forzarmi a mangiare
grandi quantità di verdure a foglia sotto forma di insalata o da sole, ma alla
fine scoprii che non ero fisicamente in grado di farlo. Dopo circa 100 g di
verdure in foglia sminuzzate, mi veniva sempre un gran bruciore di stomaco,
oppure mi sentivo nauseata.
Un giorno, mentre leggevo un libro di biologia, rimasi
affascinata dalla composizione sorprendentemente resistente delle piante. Pare
che la cellulosa, la loro componente principale, abbia una struttura molecolare
fra le più forti del pianeta.
Le verdure a foglia verde contengono più sostanze
nutritive di qualsiasi altro gruppo di alimenti, ma tutte queste sostanze sono
immagazzinate nelle cellule delle piante. Queste ultime sono costituite da
materiale resistente, probabilmente ai fini della sopravvivenza, per far sì che
gli animali abbiano difficoltà a mangiarle. Per rilasciare tutte le preziose
sostanze nutritive contenute all’interno delle cellule, è necessario spezzarne
le pareti cellulari, impresa per nulla facile, vista la loro resistenza.
È per questo motivo che mangiare le verdure a foglia
senza masticarle a fondo non soddisfa i nostri bisogni alimentari: occorre
masticarle fino a ottenere una consistenza cremosa per ricavarne i grandi
benefici. Inoltre, per digerire i minerali e le vitamine che vengono rilasciate
grazie alla masticazione, l’acido cloridrico prodotto nello stomaco dev’essere
molto forte, con un pH compreso fra 1 e 2.
Queste due condizioni sono assolutamente e
irrinunciabilmente necessarie per l’assimilazione delle sostanze nutritive
rilasciate dalle verdure a foglia. Ovviamente, quando avevo cercato di
mangiarle allo stato naturale, non le avevo masticate così a fondo, e
probabilmente il livello dell’acido cloridrico nel mio stomaco non era
sufficientemente alto. Ne erano risultati sgradevoli segni di cattiva
digestione e un disgusto generale per tutte le verdure verdi.
Dopo parecchi decenni di alimentazione a base di cibi
pesantemente trasformati a livello industriale, quasi tutti noi abbiamo perso
la capacità di masticare in modo normale.
Le nostre mandibole sono diventate così strette che la
maggior parte di noi deve portare l’apparecchio ortodontico perché non c’è
abbastanza spazio per tutti i denti, nemmeno dopo l’estrazione di quelli del
giudizio. I nostri muscoli mandibolari sono diventati troppo deboli per
masticare a fondo le fibre resistenti. Il mio dentista mi ha esortato più volte
a essere più indulgente con i miei denti, a non mangiare a morsi frutti e
ortaggi di consistenza dura, e semmai a grattugiare le mele e le carote. Molti
di noi hanno i denti otturati o incapsulati, oppure li hanno persi del tutto.
Tutti questi ostacoli rendono praticamente impossibile
masticare le verdure a foglia fino a ottenere la necessaria consistenza.
Ecco perché decisi di provare a “masticare” le verdure
utilizzando un frullatore Vita-Mix. La prima volta feci frullare un mazzo di
cavolo a foglia lunga (kale) con un po’ d’acqua. Pensavo: “Ora chiudo gli
occhi, mi tappo il naso e bevo”. Ma subito dopo aver sollevato le palpebre, le
richiusi istantaneamente perché ero nauseata dal forte odore di erba. Quella
mistura di colore verde scuro, quasi nero, era totalmente improponibile.
Dopo un po’ di brainstorming, aggiunsi alcune banane e
ripresi a frullare. E fu allora che ebbe inizio la magia. Lentamente, e non
senza un po’ di trepidazione, tolsi il coperchio e annusai: con mia grande
sorpresa, quel miscuglio verde brillante aveva un profumo davvero gradevole.
Ero così ansiosa di assaggiarlo che cominciai a berlo
direttamente dal frullatore. Ne presi un piccolo sorso e mi sentii invadere
dalla gioia: non era soltanto saporito, era buonissimo!
Né troppo dolce, né troppo amaro, aveva il sapore più
insolito che avessi mai assaggiato, e bastava una parola a descriverlo:
freschezza.
Nel giro di 4 ore avevo consumato tutto il frullato,
ossia un mazzo di cavolo a foglia lunga, 4 banane e 1 l di acqua. Mi sentivo
benissimo, e ne preparai dell’altro. Con un senso di trionfo mi resi conto che
era la prima volta nella vita che consumavo due bei mazzi di verdure a foglia
verde in un solo giorno. E inoltre, pur non avendo aggiunto né olio né sale,
l’esperienza era stata molto gradevole. Il mio stomaco stava bene, e io ero
strafelice di aver raggiunto il mio obiettivo.
Questo accadeva nell’agosto 2004. La soluzione al
problema delle verdure a foglia verde era inaspettatamente semplice. Prepararle
in questo modo richiedeva così poco tempo che giorno dopo giorno continuai a
sperimentare con la frutta e la verdura frullata.
Devo ammettere che l’idea di frullare le verdure non era
nuova per me.
Sedici anni fa, quando con la mia famiglia studiavo al
Creative Health Institute (CHI) nel Michigan, ci erano state presentate le
proprietà terapeutiche della “minestra energetica”: un frullato di germogli,
avocado e mela. Questa ricetta era stata inventata dalla dottoressa Ann
Wigmore, pioniera dello stile di vita basato sugli alimenti vivi nel Ventesimo
secolo. Benché ci fossero stati riferiti più volte gli eccezionali benefici
della minestra energetica, la quasi totalità degli ospiti dell’istituto non era
stata in grado di mangiarne più di 2 cucchiai per via del suo sapore
sgradevole.
Rimasi davvero impressionata dalle testimonianze di chi
riferiva i benefici della minestra energetica. Tornata a casa, provai
disperatamente a sperimentare per migliorarne il sapore perché volevo che la
mia famiglia ne traesse beneficio. Il mio tentativo finale di perfezionare la
minestra energetica ebbe termine il giorno in cui sentii Valya che urlava a
Sergei in cortile: «Scappa! Mamma sta facendo di nuovo quella poltiglia
verde!».
Malgrado tutte le prove scientifiche dei suoi poteri
terapeutici, scoprii che, purtroppo, anche le persone che dovevano e volevano
disperatamente consumare la minestra energetica, non riuscivano a costringersi
a farlo regolarmente.
È sorprendente che, tanti anni dopo aver sentito parlare
per la prima volta della minestra energetica, quando ormai avevo completamente
dimenticato tutto ciò che la riguardava, mi sia trovata a praticare la stessa
idea delle verdure frullate da una prospettiva completamente nuova.
Quando cominciai a bere i frullati verdi, non mi
aspettavo che accadesse niente di particolare.
Benché non avessi alcun problema serio di salute, speravo
tuttavia di trovare il modo di curare i fastidiosi disturbi che tutti noi in
famiglia accusavamo.
Dopo circa un mese di frullati verdi bevuti in modo
discontinuo, due nei e una verruca che avevo sin dalla prima infanzia si
staccarono spontaneamente. Avevo un’energia mai provata prima, e cominciai a
condividere l’esperienza con i familiari e con gli amici.
Il secondo fenomeno di cui mi accorsi fu che erano
completamente scomparse le mie occasionali voglie di alimenti pesanti come noci
o cracker, specialmente la sera. Notai che molte delle rughe che mi solcavano
il viso erano scomparse, e cominciai a ricevere complimenti per il mio aspetto
fresco. Le mie unghie erano diventate più forti, la mia vista più acuta, e
avvertivo in bocca un meraviglioso sapore, anche la mattina appena sveglia (un
piacere che avevo dimenticato da quando ero adulta).
Finalmente il mio sogno si era avverato!
Ogni giorno consumavo tantissime verdure a foglia verde.
Cominciai a sentirmi più leggera, e la mia energia
aumentava.
Anche i miei gusti cominciarono a cambiare: scoprii che
il mio organismo era così affamato di verdure che per diverse settimane vissi
quasi esclusivamente di frullati verdi. La frutta e gli ortaggi allo stato
naturale erano diventati molto più appetibili, e le mie voglie di cibi grassi
erano calate drasticamente. Smisi improvvisamente di consumare ogni tipo di
sale.
Due settimane dopo, mio marito e io stavamo camminando in
California su un sentiero tappezzato di erbe succose come il centonchio e il
tarassaco, quando improvvisamente notai che avevo l’acquolina in bocca: le erbe
di color verde scuro che crescevano in abbondanza sul nostro cammino erano così
invitanti! Mi sorprendevo di continuo a desiderare di allungare una mano per
strapparle e mangiarle. Ne parlai con Igor, e lui mi ascoltò attentamente ma
non fu granché contagiato dal mio entusiasmo.
Aveva già notato che da qualche tempo mangiavo in modo
diverso. Invece di prepararmi un’enorme insalata con tanti ortaggi tagliati a
cubetti, un grosso avocado, sale marino, tante cipolle e olio di oliva, ora
tagliavo un mazzo di lattuga con un pomodoro, li cospargevo di succo di limone
e li mangiavo con grande gusto, volgendo gli occhi al cielo ed emettendo
mugolii di piacere. Non mi mancavano i cibi che mangiavo prima, e mi sentivo
perfettamente sazia mangiando quegli alimenti semplici.
Avevo raggiunto la certezza che il corpo umano può
imparare a desiderare ardentemente le verdure.
Ci fu poi un altro cambiamento che mi lasciò sbalordita.
Quando ero stanca provavo spesso una forte voglia di cibi poco sani. Prima di
allora, ad esempio, quando viaggiando passavo tutta la notte su un aeroplano,
oppure se guidavo dalla sera al mattino, avvertivo un forte desiderio di
alimenti crudi molto calorici o addirittura dei piatti tradizionali russi della
mia infanzia, che non assaggiavo più da oltre un decennio. Queste voglie
alimentari erano molto forti e fastidiose e mi spingevano a prepararmi cibi
crudi sostanziosi come formaggio di semi con i cracker, oppure a rimpinzarmi di
noci e noccioline, a volte nel cuore della notte. Ho sentito riferire abitudini
simili da molte altre persone.
Inoltre, quando in un periodo precedente tornavo a casa
tardi dall’ufficio, spesso dopo le dieci di sera, mi piaceva staccare dal
lavoro concentrandomi su temi meno impegnativi, come leggere un capitolo di un
libro o guardare un bel video. Mi accorsi che se mi concedevo una mela o una
manciata di noccioline, poi continuavo a mangiucchiare senza mai raggiungere un
senso di soddisfazione. Anche se usavo la mia forza di volontà e, una volta
arrivata a casa, non toccavo cibo, continuavo a sentirmi insoddisfatta e a
pensare al cibo.
Quando cominciai a bere i frullati verdi, notai subito
che questo tipo di voglie alimentari erano scomparse. Fu allora che mio marito
notò la differenza del mio comportamento. La sera, dopo una pesante giornata di
lavoro, lui aveva ancora voglia di mangiare qualcosa, mentre io ero rilassata e
felice di leggere un libro o fare conversazione.
Quando, oltre agli evidenti miglioramenti della mia
salute, Igor vide quanto ero tranquilla e soddisfatta la sera, anche lui iniziò
a bere con me i frullati verdi. Cominciò a chiedermi un bicchiere di “quella
roba verde” ogni volta che la preparavo.
Né io né mio marito avevamo malattie di alcun tipo,
perciò all’inizio ci fu difficile capire se era solo entusiasmo o se davvero
stavamo meglio. Presto, però, fummo entrambi in grado di affermare che stavamo
vivendo un processo di ringiovanimento, e cominciavamo a sembrare più giovani.
Dopo due soli mesi di frullati verdi, i baffi e la barba
di Igor tornarono a essere più scuri, restituendogli l’aspetto di quando
l’avevo incontrato.
Igor era così entusiasta del suo aspetto giovanile che
divenne il paladino dei frullati verdi nella nostra famiglia. La mattina si
svegliava presto e preparava 6-8 l di frullati che duravano un paio di giorni e
che ci ripartivamo in tre dosi uguali, due per noi adulti e la terza da
dividere tra Sergei e Valya.
Entrambi i nostri ragazzi aggiungevano volentieri al loro
menù questa bevanda verde e saporita, e sentivano di avere di nuovo più
energia. Si accorsero anche di altri benefici, come la capacità di dormire di
meno, un’evacuazione più completa, unghie più forti, e soprattutto
miglioramento dei denti, che erano diventati meno sensibili.
Una delle mie paure era che un giorno avrei potuto
stancarmi dei frullati verdi e non sarei più riuscita a berli. Tuttavia, dopo
sei mesi di consumo regolare continuavano a piacermi più che mai. Ora non
riuscivo a immaginare una vita senza i frullati verdi, che ormai
corrispondevano al 50% della mia dieta. Oltre ai frullati mangiavo cracker di
lino, insalate, frutta e occasionalmente semi o frutta a guscio.
Per avere sempre la possibilità di prepararmi un frullato
fresco, acquistai il frullatore Vita-Mix anche per il mio ufficio. Quando
venivano gli amici o i clienti, vedevano un bicchierone verde vicino al mio
computer, e io offrivo loro un assaggio della mia nuova scoperta: con mia
grande soddisfazione, il frullato piaceva a tutti, nonostante le abitudini
alimentari diverse.
Inaspettatamente, alcuni dei miei amici e colleghi
cominciarono a riferirmi dei miglioramenti della loro salute dovuti soltanto al
bicchiere di frullato verde che bevevano nel mio ufficio. Non è uno scherzo!
Dopo aver bevuto in modo piuttosto discontinuo qualche
porzione dei miei frullati, il mio web-designer cominciò a desiderare più
alimenti crudi, e in un paio di mesi perse 7 kg. La signora che lavorava
nell’ufficio dalla parte opposta della strada si liberò dell’eczema bevendo
quasi ogni giorno un bicchiere di frullato verde. Piaceva anche all’addetto del
corriere espresso!
Incoraggiata dall’accoglienza favorevole, scrissi un
articolo dal titolo Ode to green smoothie [Ode al frullato verde; N.d.T.] e lo
inviai per posta elettronica a tutti gli indirizzi della mia rubrica.
Quasi immediatamente cominciai a ricevere forti conferme
e molte testimonianze dettagliate dai miei amici, studenti e clienti. Se da un
lato mi sentivo obbligata ad approfondire le mie ricerche, dall’altro sembrava
proprio che i molteplici benefici dei frullati verdi fossero evidenti a tutti
quelli che li provavano, e subito il numero delle persone che li consumavano si
trasformò in “un’onda verde” che crebbe rapidamente giorno dopo giorno.
55 kg persi e fine delle malattie croniche
«Sono una donna di 37 anni. Tre anni fa pesavo quasi 114
kg ed ero sempre malata.
Mangiavo fast food tre volte al giorno, tracannavo Pepsi
senza sosta e fumavo mucchi di sigarette. Non toccavo mai un frutto o della
verdura fresca e non avevo idea di quanto male mi stessi infliggendo.
In compenso, avevo ogni genere di problemi: una grave
depressione che trattavo da dieci anni con antidepressivi; disturbi cronici che
andavano dalle allergie alla bronchite fino alle infezioni urinarie; emicrania,
crampi mestruali insopportabili, dolori muscolari, sindrome del colon
irritabile, gastrite, letargia… Sono sicura che ci fosse anche dell’altro, che
al momento non riesco nemmeno a ricordare.
Mi asportarono la cistifellea ed ero sicura che dopo
l’intervento sarei stata meglio.
Invece avvenne il contrario.
Immediatamente ripresi il mio regime a base di fast food
e Pepsi e il mio malessere continuò ad aumentare. Dopo l’intervento, come ho
detto, mi sentivo ancora peggio. Non sapevo più cosa fare ed ero sicura che, se
non mi fossi inventata qualcosa, presto sarei morta.
Cominciai a raccogliere informazioni sull’alimentazione e
in breve mi resi conto che da trentaquattro anni stavo avvelenando il mio
organismo. Cominciai a limitare l’assunzione di grassi e cibi industriali.
Avevo la sensazione di sentirmi meglio, ma non proprio in forma.
A quel punto mi capitò di leggere alcuni libri sul cibo
crudo e dopo circa sei mesi di strenua lotta con le mie dipendenze alimentari
riuscii a passare a una dieta interamente crudista. Ho perso quasi 55 kg e per
un anno mi sono sentita benissimo, ma dopo dodici mesi di questo regime ho
ripreso ad aumentare di peso e a sentirmi sempre stanca. È tornato anche lo
stesso orribile mal di stomaco che avevo prima.
Più o meno nello stesso periodo mi capitò di leggere Le
virtù terapeutiche dei frullati verdi e compresi che stavo ancora consumando
troppi grassi e una quantità insufficiente di verdure a foglia verde. Iniziai
ad assumere frullati verdi e immediatamente mi sentii meravigliosamente, molto
meglio di quanto mi fosse mai capitato prima. Ancora adesso mi sento in gran
forma, e continuo a bere i miei frullati verdi.
Grazie, Victoria, per l’idea brillante e per questo
splendido libro».
Victoria Everett
Indice
Prefazione
Introduzione all'edizione aggiornata
Introduzione
Capitolo 1 - Osa osservare!
Capitolo 2 - Che cosa mancava nel nostro programma
crudista?
Capitolo 3 - Come mangiano gli scimpanzé
Capitolo 4 - La rivoluzione dei frullati verdi
Capitolo 5 - Perché è difficile amare le verdure a foglia
verde?
Capitolo 6 - Verdure a foglia verde: un nuovo gruppo di
alimenti
Capitolo 7 - L'abbondanza delle proteine nelle verdure a
foglia verde
Capitolo 8 - Fibre: la spugna magica
Capitolo 9 - Verdure a foglia verde per l'omeostasi
Capitolo 10 - L'importanza dell'acido gastrico
Capitolo 11 - Lo Studio Roseburg
Capitolo 12 - Le verdure a foglia verde aumentano
l'alcalinità dell'organismo
Capitolo 13 - Un terreno sano vale più dell'oro
Capitolo 14 - Il potere terapeutico della clorofilla
Capitolo 15 - La saggezza delle piante
Capitolo 16 - Verdure a foglia verde: la fonte originaria
degli omega-3
Capitolo 17 - Un omaggio alla dottoressa Ann Wigmore
Testimonianze
Studio Roseburg: le testimonianze dei partecipanti
Frullati verdi: le ricette
Consigli importanti
Frullati verdi dolci
Frullati verdi saporiti
Frullato super verde
Budini
Victoria Boutenko
Le Virtù Terapeutiche dei Frullati Verdi - Libro >>
http://goo.gl/MBomoS
Come prevenire: depressione, obesità, colesterolo alto,
infezioni respiratorie, malattie cardiovascolari, infiammazioni, disturbi
intestinali, ecc...
Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Giugno 2014
Formato: Libro - Pag 224 - 13,5x20,5