Quanto più a lungo vivono i vegetariani?
Perché una dieta principalmente a base vegetale ci fa
vivere meglio e più a lungo
di Joel Fuhrman - 05/11/2014
Quanto più a lungo vivono i vegetariani?
È una domanda cui è difficile rispondere con precisione,
poiché ci sono pochi studi sulla durata della vita dei vegetariani nelle
nazioni con elettricità, frigoriferi, buone condizioni sanitarie e una
nutrizione adeguata.
Gli studi americani condotti nel 1984 sugli Avventisti
del Settimo Giorno, un gruppo religioso che fornisce suggerimenti alimentari e
sullo stile di vita ai propri adepti, getta un po’ di luce sulla materia. I
leader della comunità degli Avventisti scoraggiano il consumo di
carne rossa, pollame e uova; il maiale è proibito. Poiché il consumo di
prodotti animali non è necessariamente vietato ma solo scoraggiato, c’è un
ampio range all’interno del quale muoversi. Alcuni Avventisti non mangiano mai
né carne né uova, mentre altri li consumano quotidianamente.
Quando si considerano meglio i dati sugli Avventisti del
Settimo Giorno, ci si avvede che chi è vissuto di più apparteneva a coloro che
avevano seguito per più tempo una dieta vegetariana; e quando si valutano i
sottogruppi, ci si accorge che chi è stato vegetariano per almeno metà della
propria vita, è vissuto circa tredici anni in più rispetto alla media della
controparte californiana di non fumatori. La maggior parte dei partecipanti a
questo studio che si era convertita a questa religione, non era nata nella
comunità. Non c’erano dati riferiti a chi ha seguito una simile dieta fin
dall’infanzia.
Comunque sia, i dati emersi grazie a questo accurato
studio sono convincenti; e ciò che per me è da ritenere di considerevole
interesse è l’associazione tra consumo d’insalata verde e longevità. La verdura
a foglia verde, l’alimento più ricco di nutrienti del pianeta, è stato il
miglior fattore predittivo dell’estrema longevità.
Alcuni esperti di nutrizione argomenterebbero come il
vegetariano stretto che segue una dieta ricca di vegetali naturali e cereali
non raffinati abbia, sì, il miglior potenziale di longevità, come emerge
considerando i dati del China Study insieme ad altre centinaia di studi minori
– ma che comunque queste restano pure speculazioni. Non voglio perdere tempo a
discutere se sia assolutamente giusto o no mangiare piccole quantità di
alimenti animali, perché non voglio rischiare di perdere di vista il punto
cruciale che non può essere messo in discussione o contraddetto:
Sia che voi seguiate una dieta vegetariana o che
consumiate piccole quantità di alimenti di origine animale, per ottenere una
salute ottimale dovete trarre la maggioranza delle calorie
da alimenti vegetali non raffinati.
È la grande quantità di questi cibi che vi garantisce
la maggiore protezione possibile dalle malattie.
Tratto da
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