Hometherapy: quando la casa ci fa bene
Come possiamo capire se un ambiente è benefico per noi
di Sara Bertolotti - 22/09/2015
Hometherapy: quando la casa ci fa bene
Ogni ambiente in cui viviamo ha una caratteristica
specifica.
Tutto ciò che ci circonda ha una propria energia e questa
si relazione inevitabilmente con noi.
La nostra sensibilità energetica varia in ogni istante e
possiamo immaginarla come un’onda a una determinata frequenza. Quando
incontriamo una persona che ha una frequenza compatibile con la nostra ci
sentiamo immediatamente a nostro agio.
La stessa cosa succede quando entriamo in un ambiente o
ci troviamo in un luogo specifico.
All'interno dei luoghi possiamo trovare sia energie dense
che sottili, le quali influiscono sugli ambienti in modi diversi.
Possiamo incontrare diverse situazioni, tutte molto
interessanti:
la nostra casa;
la casa di una persona che conosciamo;
un edificio storico e di culto;
un luogo pubblico in generale.
Il luogo o l’abitazione possono essere essi stessi
generatori di frequenze disturbatrici o equilibratrici.
È importante saper ascoltare i segnali che il nostro
corpo e la nostra intuizione ci manda.
Come riconoscere un ambiente benefico
Quando ci troviamo in un luogo per noi benefico, sia esso
una casa, un museo, improvvisamente il tempo si trasforma.
È come se questi luoghi fossero senza tempo: in essi non
ci accorgiamo del suo trascorrere e non siamo in grado di dare una valutazione
oggettiva e corretta di quanti minuti o ore siano trascorse da quando ci
troviamo lì. D’un tratto osserviamo l’orologio e, stupiti, non ci capacitiamo
di come il tempo sia trascorso così velocemente (o lentamente, nel caso di un
luogo per noi malevolo).
Segnali forti provengono dalle nostre percezioni fisiche.
L’aumento della capacità d’osservazione e la ricerca di dettagli, colori, oggetti
e interpretazione personale degli elementi presenti come fotografie, quadri,
suoni e tanto altro, sono sinonimo di un’attivazione dell’area creativa del
cervello. Questo è possibile in quanto la soglia di stress al quale è
sottoposta la nostra mente viene improvvisamente abbassata. In questo modo si
fa spazio a un’interiorizzazione e rielaborazione dei dati raccolti dai nostri
cinque sensi, baypassando la normale catalogazione e definizione di essi da
parte del cervello.
Un altro segnale importante, per chi è particolarmente
sensibile, è un senso di leggerezza fisica. È come sentirsi avvolti da una
sorta di “guscio galleggiante”, una protezione che ci scollega in parte dalla
realtà tangibile del momento. Ci dimentichiamo delle nostre preoccupazioni,
degli impegni e di tutto ciò che è semplicemente un “dover fare”. Ci si sente
parte integrante di qualcosa più grande di noi. Ci possono venire in mente
canzoni o musiche legate alla nostra infanzia, persone care che non vediamo da
tempo, buoni propositi.
Nel caso in cui ci troviamo all’interno di un’abitazione,
siamo in grado di percepire qual è la stanza della casa in cui c’è maggiore
affetto tra chi la abita. Questo perché l’emotività, e in particolar modo
l’amore, lasciano un segno indelebile a livello energetico. In alcuni casi è
possibile sentire fragranze e suoni appena percettibili. Queste sono energie
sottili che si interfacciano con la nostra essenza, lanciando un segnale
direttamente al cuore. Il respiro rallenta e i movimenti oculari e del corpo
sono più moderati, come se ci muovessimo in una realtà più ovattata.
Diversa è la situazione nella quale ci troviamo se siamo
in un luogo pubblico e particolarmente affollato. La nostra sensibilità
potrebbe essere turbata dall’insieme di frequenze dissimili e incompatibili tra
loro. Pensiamo, ad esempio, a un concerto all’interno di un palazzetto dello
sport. Se l’artista non è di vostro gradimento, inizierete a provare forte
disagio, voglia di andarvene. Cercherete in tutti i modi una distrazione. Questo
non è soltanto dovuto al fatto che non apprezzate il tipo di musica, ma la
causa principale è il segnale di inadeguatezza che il vostro corpo vi manda,
perché si sente colpito dalle frequenze delle persone intorno a voi. Una sorta
di violazione del vostro spazio energetico. Al contrario, se apprezzate la
musica, la vostra frequenza aumenterà e sarà così forte da essere essa stessa
il vostro “guscio” e non sarete soggetti a interferenze da parte di nessuno,
seppur molto vicino a voi.
Questo processo può essere invertito creando ambienti e
spazi per noi rigeneranti. Identificare, attraverso i cinque sensi, quali sono
le “chiavi” del nostro benessere ci permette di realizzare uno spazio a noi
dedicato. Colori, geometrie, profumi, suoni sono solo alcuni degli elementi che
possono aiutarci in questo.
Anche nel caso in cui l’ambiente sia per noi ostile
possiamo avere forti manifestazioni di disagio, ma di questo parleremo nel
prossimo articolo.
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