L’intenzione dell’Universo e la danza dell’energia
La materia dell’universo è connessa attraverso una danza
continua dove l'energia quantica viene scambiata. Qual è lo scopo di questa
energia?
di Valentina Balestri - 15/09/2015
L’intenzione dell’Universo e la danza dell’energia
Gli attuali confini della Fisica quantistica si sono
ampliati.
Finalmente è stata universalmente riconosciuta una nuova
consapevolezza: siamo tutti legati tra noi, in stretta connessione gli uni con
gli altri.
Siamo “pacchetti di energia pulsante”, in costante
interazione con tutte le cose viventi, compreso l’universo stesso: l’energia
sprigionata dall’universo fluttua intorno a noi, in una danza che ci coinvolge
e ci rende trasmettitori e ricevitori, consapevoli e curiosi di essere parte di
una coreografia molto più ampia e molto più complessa di quanto immaginiamo.
Il nostro cervello genera un campo di energia quantico
molto potente, che può essere considerato l’ingrediente essenziale nella creazione
della realtà: i pensieri e le intenzioni umane sono dotate dello stupefacente
potere di cambiare il nostro mondo.
Fu Richard Feynman, Premio Nobel per la fisica, a notare
che l’energia presente in un metro cubo di spazio era sufficiente a far bollire
tutti gli oceani del mondo. Da qui, la conferma di quanto detto sopra: un
pensiero non è soltanto una cosa; un pensiero include un’energia talmente
potente che influisce sulle altre cose e possiede il potere di trasformarle.
Ogni atomo che mi appartiene è come appartenesse a voi.
Walt Whitman
Estratto dal libro “La scienza dell’intenzione” di Lynne
Mc Taggart
Che cosa accade quando un certo numero di persone ha lo
stesso pensiero nello stesso momento?
Forse si produce un effetto più ampio rispetto a quello
dei pensieri generati individualmente?
La Scienza dell’Intenzione indaga il livello di
interazione tra i pensieri e l’energia del Campo del Punto Zero.
L’intenzione esiste anche negli animali
“Gli animali stessi si sono dimostrati capaci di atti di
effettiva intenzione.
In un ingegnoso studio di René Peoc’h della Fondation
ODIER con sede a Nantes, in Francia, un gruppo di pulcini appena nati fu
sottoposto a imprinting da parte di una “chioccia” robotica, costruita a
partire da un generatore di eventi casuali mobile.
Il robot venne collocato al di fuori della gabbia dei
pulcini, dove si muoveva liberamente mentre il suo percorso veniva seguito e
registrato. Alla fine divenne evidente che il robot si muoveva in direzione dei
pulcini due volte e mezzo più spesso di quanto avrebbe fatto normalmente;
l’intenzione desunta dai pulcini, ovvero il loro desiderio di essere vicini
alla madre, sembrava influenzare il robot, attirandolo vicino alla gabbia.
Esseri umani e animali non sono gli unici a subire
l’influenza dell’intenzione
Cleve Backster fu tra i primi a suggerire che le piante
fossero influenzate dall’intenzione umana, idea considerata così assurda da
essere fatta oggetto di scherno per quarant’anni.
Backster divenne noto grazie a una serie di esperimenti
che pretendevano di dimostrare che gli organismi viventi leggono i pensieri di
una persona e rispondono. Lo constatò grazie all’avanzata tecnologia che sta
dietro al lie detector (la macchina della verità), tracciando il “profilo
emotivo” della pianta che aveva nel suo ufficio, un ficus.
Inizialmente, paragonando il tracciato della pianta a un
essere umano, Backster avrebbe concluso che la persona monitorata era stanca o
annoiata.
Gli divenne chiaro che doveva porre un’immediata e
autentica minaccia: prendere un fiammifero e bruciare la foglia collegata agli
elettrodi.
Nell'istante stesso in cui ebbe quel pensiero, il pennino
del registratore puntò verso l’orlo superiore del nastro di carta del poligrafo
e quasi saltò via.
Lui non aveva bruciato la pianta: aveva solo pensato di
farlo; ma secondo la sua macchina della verità, la pianta aveva percepito il
pensiero come una diretta minaccia registrando il massimo allarme.
Era qualcosa di assolutamente straordinario. A quanto
pareva, questa pianta aveva letto i suoi pensieri.
La pianta in qualche modo doveva essere in sintonia con
il proprio ambiente, e in grado di ricevere ben di più delle semplici
informazioni sensoriali provenienti dall’acqua o dalla luce.
La conclusione di questo esperimento è sorprendente: le
cose viventi registrano e trasmettono avanti e indietro informazioni
telepatiche in ogni istante, particolarmente nei momenti di pericolo o di
morte.
Come funziona la scienza dell’Intenzione?
Attraverso l’uso dell’intenzione possiamo migliorare la
nostra salute, aumentare le nostre prestazioni in ogni area della nostra vita e
forse addirittura influenzare il futuro.
La creazione della realtà è possibile: l’intento dovrebbe
essere un obiettivo o uno scopo estremamente specifico, che dovreste
visualizzare con l’occhio della mente come se si fosse già realizzato mentre
siete in uno stato di focalizzazione concentrata e di iper-consapevolezza.
Quando immaginate questo evento futuro, trattenetene
un’immagine mentale come se vi stesse capitando in quel momento.
Attivate tutti i cinque sensi per visualizzare questa
cirrcostanza nei dettagli.
L’elemento centrale di questa immagine mentale dovrebbe essere
il momento in cui realizzate l’obiettivo.
Abbiamo un grandioso livello di responsabilità quando
generiamo i nostri pensieri, ricordiamocelo sempre!”
I miracoli non avvengono contraddicendo la natura,
ma soltanto contraddicendo quello che è noto della
natura.
Sant'Agostino
Lynne McTaggart
La Scienza dell'intenzione - Libro >> http://goo.gl/HFpaM1
Come cambiare il pensiero per cambiare la tua vita e il
mondo
Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Gennaio 2013
Formato: Libro - Pag 424 - 13,5x20,5