Musica: come influenza la nostra mente e perché?
La musica parla al cervello: la bioingegneria indaga il
connubio tra musica e mente, e scopre una nuova tecnologia naturale contro
ansia e stress
di Valentina Balestri - 03/09/2015
Musica: come influenza la nostra mente e perché?
Non voglio neanche pensare a che vita sarebbe senza
musica.
Anche Nietzsche ha detto che la vita, senza musica,
sarebbe un errore.
In effetti, la musica è parte di noi: ascoltare una bella
canzone ci fa compagnia, ci dà carica, ci consola e non è un caso che
quest’arte sia così tanto amata ed elogiata.
Se ci fosse il modo di darle un ulteriore valore?
Se la musica potesse consigliare alla mente cosa pensare?
La bioingegneria ha deciso di andare in fondo alla
questione.
La ricerca parte dall’Italia e, per ora, ha portato alla
creazione di un algoritmo in grado di convincere il cervello a provare
determinate emozioni.
La musica influenza il nostro stato d’animo
Pensiamo al ritmo: mentre ascoltiamo una canzone, ci
capita di iniziare a battere il piede con una certa cadenza, seguendo quella
della musica. Se il ritmo della melodia cambia, cambierà anche quello del
nostro piede e, è stato dimostrato, cambierà anche quello delle nostre
connessioni mentali.
Grazie a una serie di sperimentazioni, si è avvalorata la
possibilità di sintonizzare il cervello a determinate frequenze cerebrali:
alcuni brani musicali possono concretizzare specifici stati d’animo, come la
calma e la serenità, condizioni che permettono al nostro cervello di lavorare
al massimo delle sue potenzialità.
Numerosi operatori sanitari, manager dalle giornate
multitasking, sportivi e studenti alle prese con gli esami, hanno sottoposto
alla loro attenzione questa alternativa naturale per ritrovare l’efficienza
mentale. La solidità del progetto è stata verificata più volte in campo
neurologico: ad esempio, tramite magnetoencefalografia, ovvero una
raffinatissima tecnica di imaging biomedico funzionale, si sono riscontrati
risultati al di sopra di ogni aspettativa.
Perché il nostro cervello lavora meglio quando siamo
calmi? La parola ai ricercatori
Immaginiamo di avere un metronomo (anche se in realtà
sono molti) nel lato destro e uno nel lato sinistro del cervello, che non
sempre vanno a tempo. Quando vanno “più a tempo” si dice che questo parametro,
chiamato coerenza inter-emisferica, aumenta.
Un alto livello di coerenza tra emisferi risponde a stati
di calma e benessere (ad esempio, durante una seduta di meditazione) e cosa
fondamentale, a un’efficienza neurale più elevata.
Il lavoro è lungo e difficile, lo scopo è fornire un
ascolto piacevole e allo stesso tempo coinvolgente, non si possono
semplicemente produrre brani musicali seguendo il metodo consueto: non si può, cioè, comporre un normale brano
ed inserirci qualcosa “che rilassi”. Si parte sempre dal campo biomedico, che
deve trovare nei brani musicali le condizioni necessarie perché tutto
funzioni.”
La musica varca un altro confine: oltre ad accompagnarci
nelle nostre giornate, a farci tornare il sorriso o a strapparci una lacrima di
malinconia, può rilassarci e calmare ansia e stress ma soprattutto può renderci
anche più brillanti e intelligenti.
Mi piace pensare alla musica come a una scienza delle
emozioni.
George Gershwin
Johannes Rosengarten
Mandala con la Musica con CD-Audio >> http://goo.gl/l3Xhbg
Editore: Sonda Edizioni
Data pubblicazione: Novembre 2007
Formato: Libro - Pag 64 - 21x28
Note: Età di lettura: da 6 anni.
Allegato: + CD audio