I videogiochi sono sicuri per i tuoi bambini?
Come i videogiochi, e in generale l'esposizione
prolungata agli schermi, influenzano e modificano il comportamento dei nostri
bambini: ecco i consigli da seguire per non abusarne
di Marco Medeot - 30/09/2014
I videogiochi sono sicuri per i tuoi bambini?
Tuo figlio gioca col tablet o con la console?
Fai attenzione, potrebbe non essere una buona idea.
Sapevi infatti che un bambino abituato a usare il PC
modifica inconsapevolmente il proprio modo di pensare?
Se hai un figlio, leggi attentamente quanto segue…
IL PENSIERO VIENE INIBITO E SUBENTRANO GLI AUTOMATISMI
Prendiamo in considerazione quelli che si definiscono
“giochi di apprendimento”.
Cosa accade quando il bimbo si intrattiene con questi
giochi? Si può facilmente pensare che il piccolo stia imparando qualcosa, dal
momento che associa una figura/un suono alla risposta esatta.
Il realtà il bambino si abitua a non pensare.
Chi ha dimestichezza con l’informatica sa bene che i
giochi interattivi si basano su percorsi “stimolo-reazione” prestabiliti che si
basano sugli automatismi. Allora il bambino, una volta creata l'associazione
“immagine/suono-risposta esatta” comincia procedere in automatico, abituandosi
a non riflettere su quello che fa. È noto come gli automatismi limitino il
pensiero cosciente e quello creativo e aumentino invece l’attività istintiva
del subconscio.
CONCENTRAZIONE O FASCINAZIONE?
Cosa significa concentrarsi? Vuol dire convergere su un
pensiero o su un oggetto la propria attività mentale. Si tratta quindi di un
tipo di attenzione svolta grazie a un lavoro interiore.
Cosa succede invece quando un bambino guarda uno schermo
artificiale?
Avviene in lui una sollecitazione ipnotica chiamata in
psicologia fascinazione. Il richiamo agli stimoli visivi “cattura” il bambino
che spesso viene imprigionato in un susseguirsi di stimoli visivi passivi.
L'esperienza del bambino rimane limitata allo schermo e non si arricchisce di
tutte le esperienze cinestetiche, olfattive e uditive che si possono
sperimentare ad esempio giocando all'aperto.
LA CREATIVITA’ E LE EMOZIONI SI AFFIEVOLISCONO
Abbiamo detto che i computer ragionano secondo il nesso
causa-effetto. Quindi un bambino che usa spesso i giochi interattivi plasma il
proprio cervello secondo un modo di pensare causale. Con il tempo il piccolo
tende a perdere alcune tra le facoltà più preziose e importanti del periodo
infantile: la creatività e l’immaginazione.
Esiste uno studio, condotto da Robert Babner, che ha
voluto verificare se l'uso del PC possa in qualche modo condizionare il modo in
cui si pensa.
Sai quali sono le conclusioni della ricerca?
• I sentimenti e
i bisogni sociali vengono notevolmente affievoliti.
• Desideri e
ideali vengono gradualmente perduti.
• Tutto ciò che
è concreto viene messo in secondo piano.
• Le interazioni
sociali diminuiscono.
Non c’è da meravigliarsi quindi se le nuove generazioni
dimostrano di avere meno sensibilità e di esprimere meno emozioni rispetto a
quelle di qualche lustro fa.
GLI STUDI SUL RAPPORTO TRA VIDEOGIOCHI E BAMBINI DICONO
CHE…
➢ La risonanza magnetica funzionale ha
dimostrato che dopo 10 ore di videogioco violento (quindi solo 5 giorni se si
usa 2 ore al giorno) vengono inibite le aree del cervello che controllano
l'aggressività.
➢ La saliva di chi usa frequentemente questi
giochi contiene valori più elevati di adrenalina. Non è un caso che i giovani
che devono partire per una guerra siano addestrati mediante i giochi
interattivi: questo aiuta a diminuire l’empatia e ad aumentare l’aggressività.
➢ I giocatori più assidui hanno nel cervello
il corpo striato spostato più a sinistra e si attiva maggiormente quando si
perde una partita, proprio come accade in chi fa uso di cocaina, anfetamine o
alcol. Il motivo deriva dall'alterata produzione di dopamina che, saturando i
meccanismi di gratificazione, i videogiochi provocano per una saturazione dei
meccanismi di gratificazione e di compenso.
QUALI REGOLE APPLICARE?
Lo psichiatra e psicoanalista infantile Serge Tisseron ha
elaborato una serie di linee guida relative all’età più appropriata per esporre
i bambini alle nuove tecnologie. Il metodo è stato denominato “regola del 3-6-9-12”
e si basa sui seguenti principi:
- Non esporre un
bambino ad alcun tipo di schermo prima dei 3 anni. Esistono numerosi studi
(vedi articolo precedente) che dimostrano quali conseguenze possa avere la
precoce esposizione agli schermi artificiali e/o un abuso di queste tecnologie.
- Evitare
qualsiasi gioco interattivo prima dei 6 anni. In realtà sarebbe meglio
aspettare il primo cambio dei denti (attorno ai 7 anni), periodo nel quale non
solo si verifica un cambiamento fisico, ma anche lo sviluppo di alcune facoltà
intellettive legate al pensiero logico.
- Non permettere
la navigazione in internet prima dei 9 anni. L’accesso alla rete deve avvenire
comunque in presenza di un genitore, che deve impartire le 3 regole essenziali
della navigazione:
1) tutto ciò che viene pubblicato diventa di pubblico
dominio;
2) tutto ciò che viene pubblicato potrebbe rimanervi per
sempre;
3) non tutto quello che si legge o si vede su internet è
reale.
- Dopo i 12 anni
il bambino può essere lasciato solo. Tuttavia rimane essenziale stabilire limiti
sugli orari di permanenza e applicare sempre i mezzi di controllo parentale per
la navigazione sicura.
approfondimento:
Bambini Psico-Programmati
Con l'avvento della televisione e la successiva
diffusione del computer e dei videogiochi la realtà dei bambini è
significativamente cambiata.
Bambini Pisco-Programmati spiega come è cambiata. Oggi
molti genitori, pedagogisti ed educatori esprimono preoccupazione per i forti
condizionamenti mediatici a cui il bambino è soggetto. Ma in che modo il bambino
viene condizionato? Quali effetti hanno le manipolazioni mediatiche sul suo
comportamento? Quanto e in che modo la personalità del bambino risente del
bombardamento pubblicitario? Quali effetti negativi hanno i videogiochi?
Il libro risponde a queste e a molte altre domande,
permettendo a genitori ed educatori di fare chiarezza e di essere in grado di
proteggere il bambino dalla "programmazione mediatica" a lui diretta.
Antonella Randazzo
Bambini Psico-Programmati >> http://goo.gl/4aLvBt
Essere consapevoli dell'influenza della pubblicità, della
TV, dei videogiochi
Editore: Il Leone Verde
Data pubblicazione: Giugno 2007
Formato: Libro - Pag 181 - 15x21