Ho-Oponopono Occidentale
Percependo la perfezione miglioro la realtà - SCUSA,
GRAZIE, TI AMO Un viaggio senza destinazione
di Giovanna Garbuio
Ho-oponopono occidentale è un viaggio con un'unica
destinazione, un viaggio verso il tuo più naturale Essere. Derivato dalla
cultura hawaiana, Ho-oponopono è un modo di vivere in continua evoluzione e ti
permette di vivere consapevolmente la vita perfetta che ti spetta.
La visione occidentale di questa filosofia, nel completo
rispetto delle sue origini nato da un profondo studio e un'assidua
sperimentazione, va a fondo dei perché e ricava ulteriori come che rendono
l'Ho-oponopono un modo di essere davvero miracoloso.
In queste pagine c'è dunque tutto quello che nessuno ha
ancora detto sull'Ho-oponopono e i veri motivi delle sue qualità fondamentali:
semplicità, immediatezza ed efficacia estreme.
"Non è necessario che tu cambi niente di te stesso,
non devi diventare qualcuno di diverso da quello che sei
e, soprattutto non è necessario che tu impari nulla di
più di quello che già sai"
Giovanna Garbuio
Presentazione del libro
Ho-oponopono Occidentale è un'idea, un'evoluzione, un
approccio differente che mettiamo in atto anche senza rendercene conto, semplicemente
essendo Chi Siamo. E' un’ulteriore evoluzione di Ho-oponopono, consapevole
della diversità della modalità di pulizia a queste latitudini.
E' qualcosa che accade in modo naturale solo accettando
le nostre radici di esseri integri nel nostro spazio/tempo senza bisogno di
maestri.
Un approccio libero e creativo che come ogni cosa spesso
è "di non facile applicazione", per lo meno per quei "cittadini
occidentali" che hanno dimenticato e sovrastrutturato molte verità.
Il senso è quello di un'ulteriore semplificazione del
processo di pulizia attraverso il nostro, di tutti noi, cuore occidentale
allineandoci a sistemi più intuitivi e personalizzati invece che, in un certo
senso, ancorarci a delle regole prestabilite da altri che non siamo noi (questo
vale per tutti gli esseri pronti all'autonomia in allineamento con la propria
Reale Identità)
Giovanna Garbuio
Introduzione - Ho-Oponopono Occidentale - Libro di
Giovanna Garbuio
Questo libro è un’ulteriore evoluzione di Ho-oponopono.
Possiamo chiamarlo Ho-oponopono occidentale…
Ho-oponopono occidentale è un’idea, un’evoluzione, un
approccio differente che sto, che stiamo (con Silvia e Sandro [Josaya])
mettendo in atto da tempo, certamente ancor prima di essercene resi conto.
Nel mio cammino di ricerca e di sperimentazione sono
andata sempre oltre come tutti coloro che procedono e ho incontrato anche ciò
che c’era prima, ho identificato ciò che c’è alla base e l’ho ritrovato in
tante altre dottrine. Così adesso ho a disposizione un quadro più ampio (non posso
dire completo, perché si sa la ricerca non finisce mai) che mi permette di
ottenere sempre di più da questo processo “miracoloso”.
Del resto, un famoso proverbio hawaiano recita:
“A’ole pau ka ‘ike i ka halau ho’okahi”,
cioè: “Tutte le conoscenze si nutrono a una sola fonte”.
E Ho-oponopono non fa eccezione a questa regola.
Attraverso tutte queste conoscenze e queste informazioni
giunte ognuna al momento più giusto per ampliare adeguatamente la visione, ho
sintetizzato una dimensione più conforme alla nostra cultura. Sono arrivata a
un concetto ancora più semplice, perché su misura per la nostra latitudine,
quello che è appunto “Ho-oponopono occidentale”, chiamato così per restare
nella radice della corrente che ci ha aperto a questo mondo e perché questa
angolatura dell’Amore appartiene a tutti, a tutti i popoli di ogni spazio
fisico e temporale.
Ho-oponopono è evidentemente un punto di partenza o forse
di passaggio, ma non certo di arrivo.
Il punto di arrivo non esiste, se è vero (e lo è) che
l’Universo è Amore in evoluzione… l’evoluzione non ha un punto di arrivo (e
nemmeno uno di partenza a voler essere precisi, ma magari su questo ci farò un
altro libro).
Tutto questo è accaduto in modo naturale, semplicemente
riappropriandomi e riconoscendo le mie radici. L’approccio libero e creativo a
questi temi che ho sempre cercato di mantenere per noi occidentali non è
esattamente un percorso immediato, influenzati come siamo da tutte le
infrastrutture che la nostra cultura ha subito nei secoli. Non c’è niente di
male o di sbagliato in questo. È semplicemente un dato di fatto.
In sostanza l’operazione è stata quella di semplificare
ulteriormente fino a giungere al nocciolo, semplificazione certamente condotta
da ricercatore occidentale che da tempo cerca di evitare di continuare a farsi
plagiare e influenzare dalle regole di altri che non riesco in alcun modo a
sentire mie.
La ricerca di autonomia di pensiero e di cuore mi ha
condotto fin qui.
Le regole “preconfezionate” e spesso non comprese, perché
ancora più spesso non condivise a livello di sentire, di solito ci allontanano
dal nostro vero Sé e dalla nostra personale connessione naturale con la nostra
stessa energia. Energia che condividiamo con il genere umano di qualsiasi
latitudine e di qualsiasi tempo, ma la cui percezione, in Occidente in
particolare dove c’è un’estrema razionalizzazione di tutto, si è via via persa,
molto prima e molto più in profondità che in altre zone del pianeta.
Che la nostra realtà esteriore abbia origine nella nostra
interiorità credo sia ormai un dato acquisito.
Tuttavia può essere benissimo che ancora qualcuno non ne
sia davvero convinto, anche perché questo è un concetto che ognuno può
dimostrare unicamente a se stesso. Attendere la dimostrazione scientifica,
logica o di qualsiasi altro genere da parte di altri è una completa perdita di
tempo (per l’attuale momento storico per lo meno).
In ogni caso, sono persuasa che ognuno può dimostrare la
verità di questa affermazione a se stesso semplicemente osservando ciò che
accade e mettendo in relazione gli effetti con le cause, riscontrabili nei
nostri pensieri, nei nostri atteggiamenti, nei nostri comportamenti.
Ognuno vive le proprie difficoltà e si trova a dover
affrontare i propri dubbi e le proprie incertezze, tuttavia sono propriamente
questi piccoli o grandi ostacoli quelli che ci stimolano a ricercare e a
scovare le risposte, a sperimentare e a osservare attentamente ciò che accade e
come accade. Questo secondo me è il modo più semplice e diretto per trovare
inconfutabilmente quelle risposte, per capire davvero come funzionano le cose e
quali sono i meccanismi che permettono a noi e all’Universo di evolvere senza
mai tornare indietro.
L’unica cosa che dobbiamo consapevolmente fare, è partire,
partire con assoluta fiducia. Il resto accadrà da solo: le dimostrazioni, le
prove che cerchiamo ci si presenteranno fluidamente senza sforzo, semplicemente
perché è così che funzionano le cose.
Il primo passo è sempre il più difficile da compiere, ma
è anche quello più produttivo, perché una volta fatto quello con fiducia, il
resto accadrà da sé. Bisogna crederci però! Anzi, crederci non basta, bisogna
crederci al punto da saperlo.
Io non credo che il sole sorga puntuale ogni mattina: lo
so!
Lo so senz’ombra di dubbio e quando apro la finestra so
che il sole sarà lì in mezzo al cielo.
Non ho bisogno di crederlo… lo so!
Non mi sfiora nemmeno l’idea che possa non essere così.
E non ho bisogno di altre dimostrazioni per saperlo,
anche se la finestra rimane chiusa.
Così, comprendere davvero e fare nostro il concetto che
la totale responsabilità della manifestazione della nostra realtà risiede in
noi stessi, come ci hanno instancabilmente insegnato tutti i veri saggi che
sono venuti prima di noi, è la consapevolezza che ci apre tutte le porte.
Moltissimi di noi sono ancora inconsapevoli della loro
Reale Identità, di essere cioè Amore, come tutto quello che è. E moltissimi di
noi che dicono di saperlo a sprazzi dimostrano invece di non saperlo davvero o
di dimenticarlo di tanto in tanto. Questa inconsapevolezza è ciò che ci porta a
sperimentare la sofferenza.
Tuttavia sono anche convinta, perché ne incontro sempre
di più ogni giorno, che ci siano molte persone e in numero sempre crescente che
invece questa consapevolezza cominciano a riconoscerla dentro se stesse e a
seguirla con sempre maggior cognizione e costanza. Lo sviluppo di questa
coscienza, il cominciare a riconoscersi come parte di quell’energia d’Amore che
tutto è, è il percorso che ci porta a riscoprire e a riappropriarci di
strumenti e di modalità che ci permettono di incamminarci sulla via che ci
condurrà a superare la sofferenza e a trascenderla.
Sono profondamente persuasa che questi strumenti siano
alla portata di tutti, siano disponibili per tutti e siano utilizzabili da
tutti. Sono però altrettanto consapevole che non tutti sono pronti a
riconoscerli e a utilizzarli. So che ognuno deve fare il suo percorso e ha i
suoi tempi, che vanno assolutamente rispettati.
Siccome io nel mio piccolo sono riuscita a utilizzare
questi strumenti (non sempre, ma via via più spesso) o per lo meno un’utile
parte di essi e si sono rivelati molto efficaci per me, cambiandomi davvero la
vita nel giro di pochi mesi, mi sento, mi piace, mi rende felice condividerli,
diffonderli, raccontare agli altri quello che ho trovato io, come funziona per
me e come per me siano stati utili ed efficaci.
Sono anche consapevole che non potranno essere
altrettanto utili e altrettanto efficaci per tutti, ma dato che per molti
magari sì, questo è un motivo sufficiente per parlarne e per esplorarli
insieme.
In ogni caso chi fosse allineato a questi concetti e
pronto a farli venire a galla dentro di sé ci arriverebbe comunque, per una via
o per l’altra, indipendentemente da me. Io quindi faccio ciò che faccio per il
puro piacere di farlo, sapendo di non avere a riguardo nessun dovere o missione
predestinata se non quella di essere felice. Come tutti.
Il mondo è lo stesso per tutti e gli strumenti più
efficaci sono a portata di mano e a disposizione di tutti.
Ma in ogni caso, come dicono gli hawaiani, “Se un mango e
verde, è verde!”
Che provengano dalle Hawaii o da altre parti del mondo, i
concetti e gli strumenti Ho-oponopono possono aiutarci a mantenere la nostra
mente e il nostro cuore aperti e a stabilire la pace nel mondo. Pratichiamo
tutti qualche forma di Ho-oponopono ogni giorno e faremo tutto ciò che è
necessario per essere Pono.
Barbara Helynn Heard
Perchè "Occidentale" - Estratto da
"Ho-Oponopono Occidentale"
C’è una cultura del Sud, una cultura dell’Est, una
cultura del Nord. E queste culture sono ciò che rende la terra splendida,
perché la terra dovrebbe essere vista come un giardino, e non un giardino con
fiori tutti uguali, perché uguaglianza è uguale a stagnazione, la terra
rappresenta piuttosto un paradiso in cui sparsi sui suoi continenti ci sono
esseri culturali.
Ramtha
Questo è il concetto che sta alla base di tutti i
ragionamenti che faremo. Siamo un tutt’uno in evoluzione e ciò che fa parte di
questo Tutto è utile ed efficace per la nostra crescita.
Ogni cultura contiene semi di verità e quello che ho
compreso di Ho-oponopono, ciò che esso contiene di efficace per noi, in realtà
è qualcosa che è presente – a volte più chiaramente, a volte più difficile da
cogliere – in tutte le culture.
La comparazione e l’utilizzo di ciò che è presente anche
in altre culture per comprendere o per rendere più efficace il processo in noi
stessi è quello che ha trasformato Ho-oponopono in Ho-oponopono occidentale.
Se tali ricerche, pratiche e discipline vengono accostate
(o proposte) di per se stesse, ovvero avulse da una contemporanea e radicale
rivisitazione della propria vita, delle proprie scelte, abitudini, modi di fare
e di essere, comportamenti, consumi, credenze, convinzioni, ovvero della
propria realtà personale e contestuale, rivisitazione che deve riflettersi in u
cambiamento concreto e del tutto coerente con il rendersi veramente pronti,
aperti, disponibili e totali nel proprio approccio a un’esperienza che pretende
di essere superiore e spirituale, quindi sacra, se questa coerenza e questa
totalità non la si comprende e non la si persegue prima di tutto, come
prioritaria nella vita, con perseveranza e dedizione, e soprattutto con
totalità e infinita pazienza, allora poco senso avranno scuole, corsi,
pratiche, studi e discipline.
Carlo Dorofatti
Questo per dire che ora come ora per quanto mi riguarda
non è importante se ancora qualcuno sostiene che ciò che è hawaiano è hawaiano
e ciò che non lo è non lo è e che le due cose devono restare distinte (per
quanto io condivida l’opportunità di non spacciare per hawaiano ciò che non lo
è e viceversa). Questo atteggiamento, quando diventa estremismo, è un tipico
ragionamento appartenente al vecchio paradigma. Va benissimo per chi lo fa e va
rispettato, ma a mio avviso non deve limitare gli altri.
La cultura hawaiana è una cultura di grandissimo
spessore; come tale va rispettata e non deve essere in alcun modo “invasa”
secondo me, ma allo stesso tempo questo non impedisce che se qualcosa di
origine hawaiana si evolve in un’altra utile direzione non debba essere
felicemente percorso, magari nascondendosi dietro la scusa che “non è
hawaiano”.
Certo non sarebbe in nessun caso lecito dire che lo è, ma
rimane il fatto che l’efficacia resta la misura della verità.
Io penso che quello che funziona funziona e quello che
risulta essere utile va usato, indipendentemente da dove provenga, da chi l’ha
detto e dal fatto che eventualmente modificato funzioni meglio (anche se il più
delle volte le modifiche lo fanno funzionare peggio).
Io non voglio sostenere che quello che presento come
Hooponopono occidentale sia hawaiano perché non sarebbe vero, ma la cosa
fondamentale è che, dal punto di vista della crescita e dell’utilità, non è
importante. Sicuramente quello di cui parlo deriva anche (anzi forse
principalmente) dalla cultura hawaiana, ma non disdegna di attingere alle
saggezze più antiche appartenenti all’umanità o alle conoscenze più attuali e
moderne.
Ho incontrato Ho-oponopono in un certo momento della mia
vita, mi è risuonato in profondità, l’ho abbracciato, usato, studiato,
indagato, vissuto e perché no, amato. E l’ho fatto mio. Quello che ne è venuto
fuori non è hawaiano? Amen! (Con tutta la gratitudine e il rispetto che
comunque dobbiamo alle Hawaii per averlo generato).
Per me la cosa importante è che funzioni e funziona alla
grande!
Maka’ala Yates, il Maestro hawaiano che assieme a
Ihaleakala Hew Len sta attualmente diffondendo in Occidente l’Hooponopono e la
cultura hawaiiana, a questo proposito ha detto: “Sono venute molte persone alle
Hawaii, hanno ricevuto delle conoscenze e degli insegnamenti e poi sono tornate
a casa e hanno iniziato a loro volta a insegnare quelle cose. Ci sono
moltissimi ‘invasori’, che io chiamo invasori perché hanno invaso la cultura
hawaiana. Non voglio adesso creare un malinteso. Ci sono molte brave persone
che fanno questo in maniera competente”.
Io mi auguro sinceramente di rientrare nel secondo gruppo
e mi impegno per farne parte.
Lo stesso Maka’ala ha risposto a una domanda
sull’Ho-oponopono dell’identità del sé, chiarendo a mio avviso cos’è effettivamente
Ho-oponopono in Polinesia e nel mondo:
Il sito Ho-oponopono che viene menzionato è il sito
ufficiale per questo tipo di Ho-oponopono, ma non rappresenta i molti altri
tipi che esistono. Non c’è nessuna autorità unica circa i concetti di
guarigione hawaiani per il momento, tuttavia siamo (i regni polinesiani del
Pacifico) al punto di creare qualcosa del genere entro il prossimo anno o i
prossimi due. Mi sto incontrando con tutti i guaritori di rilievo all’interno
del triangolo polinesiano e con gli aborigeni dell’Australia, com’era stato
organizzato da tutti i principali re e regine della Polinesia, per discutere di
questo tema e naturalmente di molte altre questioni.
Noi non limitiamo il nostro raggio di guarigione alle
Hawaii, ma comprendiamo tutta la Polinesia.
Come Ministro della Salute del recente ristabilito Regno
polinesiano di Atooi (www.atoination.com)
ho scelto di confrontarmi con tutti i guaritori per discutere le molte
questioni che sono state presentate a noi come polinesiani e di condividere le
molte modalità di guarigione per aiutare il nostro popolo e tutte le
popolazioni esterne che desiderano avere aiuto.
Come per il lomilomi ci sono molti livelli di competenza,
così è per Ho-oponopono ed esistono molti approcci diversi all’utilizzo di
questo concetto potenzialmente complesso e stratificato.
Oggi ci sono molti sistemi moderni di benessere che
utilizzano il concetto di sfogliare gli strati energetici indesiderati composti
da passati traumi emotivi, per esempio. “È come sbucciare uno strato della
cipolla”.
Nel sistema Ho-oponopono che uso per prima cosa
identifichiamo la questione centrale a portata di mano o la “cipolla” che sta
causando un blocco evolutivo per l’anima del singolo poi ci liberiamo strato
per strato dell’intera “cipolla”. È qualcosa di più di un sistema di
risoluzione dei conflitti all’interno di un gruppo di persone.
Io sono interessato al 100% a fornire tutti gli strumenti
agli studenti che frequentano i miei seminari, in modo da poter risolvere altri
problemi nella loro vita che potrebbero impedire loro di essere il meglio che
possono essere. L’obiettivo è quello di essere indipendenti nella ricerca delle
risposte.
Maka’ala Yates
Ho-oponopono occidentale è, come l’Ho-oponopono hawaiano,
un modo di essere che si basa sull’Amore: Amore inteso umanamente come la
coscienza che si raggiunge con l’esperienza dell’unità.
Gli hawaiani lo indicano con una parola: Aloha.
Bisogna avere fiducia nella forza dell’Amore che ci
circonda, perché spesso succede che le cose non vanno esattamente come le
immaginiamo, ma sintonizzandoci con l’energia di Aloha la maggior parte delle
volte la vita si rivela meglio del previsto.
Barbara Hau’oli Okalani
Sono ormai diversi anni che studio approfonditamente
Hooponopono, che lo sperimento e lo vivo. Ho incontrato vari tipi di
Ho-oponopono e altri ne arriveranno, quando sarà il tempo corretto per
procedere ancora un po’. Via via, con i Josaya abbiamo partecipato anche ai
seminari dei maggiori esponenti e divulgatori di questa filosofia; qualcuno di
loro ho la gioia, il privilegio e l’onore di chiamarlo “Amico” oltre che
ovviamente “Maestro”.
Ho valutato diverse modalità di approccio e di
apprendimento, mediando il tutto sempre attraverso me stessa, la mia
conoscenza, la mia sensibilità, la mia cultura e il mio sentire. Se non sono
stata d’accordo con qualcosa di proposto da questi grandi uomini (e donne) non
ne ho fatto certo mistero. L’ho comunque sperimentato, messo alla prova e
valutato, ma mai ho accettato ciò che non mi risuonava.
Ognuno di questi processi, con gli strumenti che
proponeva, è stato l’occasione di mettermi sempre nuovamente in discussione e
di sperimentare, trovando man mano condivisioni e diversità.
Ho scritto tanto su questo argomento e pubblicato diversi
libri di successo, sia in digitale che in cartaceo (per lo più insieme a
Josaya), ne ho parlato, mi sono confrontata a lungo a vari livelli e sono
sempre in cammino di ricerca e mai arrivata. Ho seguito diversi percorsi,
percorsi tutti approfonditi attraverso la mia esperienza e guidati dal mio
cuore, dei quali ho conservato ciò che mi risuonava.
E finalmente mi sono fatta una mia opinione e un mio
metodo (il che non significa che anche questo modo non possa ancora cambiare ed
evolvere, se sarà il caso) assimilando tutto nella maniera più sintetica ed
efficace per me.
Tutte le tradizioni esoteriche e le filosofie, nonché i
profondi ragionamenti degli umani, hanno alla loro origine quella che per
semplicità possiamo chiamare la “Verità”, fermo restando che la verità viene
poi mediata e vissuta da sette miliardi di prospettive diverse trasformandola
in sette miliardi di “verità” diverse, tutte completamente “vere”. La storia e
le vicissitudini dell’umanità hanno man mano nascosto e contagiato la purezza
di questa “Verità” originale.
La spiritualità hawaiana (Ho’omana), probabilmente grazie
al favore della posizione geografica e alla storia del popolo in grembo al
quale si è sviluppata, è rimasta più “pulita”, è restata più lontana dalle
sovrastrutture intellettuali e concettuali della mente umana o meglio, forse
queste contaminazioni essendo più recenti sono più facilmente riconoscibili.
Le sovrastrutture umane alle Hawaii sono arrivate
talmente tardi da essere ancora molto facilmente rintracciabili, tanto da
permettere a chi si avvicina alla cultura di decidere autonomamente di cosa far
uso e di cosa no. Con la consapevolezza che tutto quello che è è sempre il
meglio.
Quindi, l’isolamento delle Hawaii ha permesso la
conservazione e il più facile recupero dei principi originali.
Aunty Mahealani, sciamana/Kahuna che non disdegna qualche
puntatina in Occidente per illuminarci con la sua saggezza, ci dice in
un’intervista condotta dalla solita impareggiabile Barbara Hau’oli Okalani che
la spiritualità hawaiana si basa sulla comprensione di essere un tutt’uno con
tutte le cose. E noi sappiamo bene come quasi tutte le culture antiche si
basino sui medesimi principi:
Tutto è Uno,
L’Uno è Amore
quindi Tutto è Amore!
Questa è la comprensione di base. Siamo un tutt’uno con
tutto, siamo connessi in un’unica entità con le piante, con i fiori, con gli
animali, con la natura, con gli altri umani, siamo un tutt’uno con tutta la
vita… Tutta, non importa stabilire con cosa in particolare.
Il concetto di partenza da cui tutto il resto del
ragionamento deriva fluidamente, cioè che l’energia originaria (Kumukahi) è
Amore, è un concetto che discorsivamente qui e ora vi do come postulato. In
altre parole, è una base da ritenere vera per definizione, perché io non posso
fornirvi le prove “scientifiche” della verità di questo concetto. Nessuno in
realtà può fornire ad altri le prove ripetibili e osservabili (scientifiche)
della verità di questo principio.
Però io so che ognuno di noi può riscontrare le prove
inconfutabili del fatto che questo concetto è vero nella propria esperienza di
vita e vi invito a cercarle. Ognuno di noi può dimostrare a se stesso
incontrovertibilmente che tutto ciò che è è Amore che evolve nella direzione
dell’Amore. Una volta che ce ne saremo convinti attraverso l’osservazione della
nostra esperienza, tutto quello che sto dicendo si srotolerà come la più ovvia
delle banalità davanti ai nostri occhi.
Altrettanto provabile sperimentalmente è che tutto questo
è regolato dalla legge di causa ed effetto che deriva dal principio che Tutto è
Uno, che l’Uno è Amore in evoluzione e che il meccanismo dell’evoluzione è il
meccanismo alla base della nostra responsabilità, in quanto la modalità di
evoluzione dell’Amore è regolata dalla legge di causa ed effetto qui sulla
Terra.
Ovviamente noi abbiamo esperienza di questa realtà e
perciò possiamo affermare che la legge di causa ed effetto è valida come
meccanismo univoco visto da una prospettiva lineare, cioè che concepisce il
tempo muoversi solo in una direzione. Quale ultimo passaggio suggerito da molti
pensatori, intuitivi e ricercatori, il concetto di risonanza amplia il processo
di creazione e manifestazione. Infatti, al di fuori dal nostro sistema
spaziotemporale è probabile che esista una realtà in cui l’istantaneità e la
non località sono situazioni reali. Il concetto di risonanza ingloba la legge
di causa ed effetto, amplia il meccanismo e allo stesso tempo implica che sia
possibile superare la visione causa ed effetto (ma questa è un’altra storia).
Essendo indissolubilmente legato al principio di
linearità temporale, il meccanismo regolato dalla legge di causa ed effetto
potrebbe essere solo una parte valida per certe specifiche dimensioni, tra cui
la nostra che stiamo affrontando sia in questo libro che nella nostra attuale
esperienza terricola, e quindi ci interessa per manifestare la nostra
beatitudine qui e ora.
Indice
Premessa
Prologo
Introduzione
PARTE 1
1. Perché "occidentale"
2. Notizie dalle Hawaii e non solo
3. Verso Ho-oponopono occidentale
4. La Perfezione
5. Le varianti di Ho-oponopono
6. Sia fatta la tua volontà
7. L'atteggiamento mentale
PARTE 2
8. Responsabilità al 100%
9. Problemi come opportunità
10. Assenza di aspettative
11. Il mantra
12. Lo scopo di Ho-oponopono occidentale
Appendice di Barbara Hau’oli Okalani
Bibliografia
Giovanna Garbuio
Ho-Oponopono Occidentale - Libro >> http://goo.gl/mqfZA7
Percependo la perfezione miglioro la realtà - SCUSA,
GRAZIE, TI AMO Un viaggio senza destinazione
Editore: Punto d'Incontro
Data pubblicazione: Settembre 2014
Formato: Libro - Pag 252 - 14 x 21 cm