Non riesci a smettere di fumare? Prova EFT!
EFT (Emotional Freedom Techniques) conosciuta anche come
Tapping è una terapia efficace per dire addio alle dipendenze come il fumo di
sigaretta o il cibo
Andrew Lewis - 08/10/2014
Medicina Non Convenzionale
Non riesci a smettere di fumare? Prova EFT!
EFT (Emotional Freedom Techniques) conosciuta anche come
Tapping, è una semplicissima tecnica di auto-aiuto senza controindicazioni e
totalmente indolore.
Andrew Lewis, operatore EFT di fama internazionale, ci
spiega perché EFT è efficace nella risoluzione delle dipendenze, come quelle da
fumo di sigaretta e da cibo.
Molte persone oggi hanno problemi con le dipendenze:
affettive, da cibo, da fumo di tabacco.
Come si innescano questo tipo di dipendenze?
Queste dipendenze di solitosi innescano quando c'è un
bisogno, o un disagio, emozionale... e il fumo o il cibo o un altra dipendenza
risolve, tranquillizza, o soddisfa, sebbene temporaneamente, questo disagio o
bisogno.
Diciamo che è una strategia che "funziona" in
quel momento... il problema è che la strategia, anche se può sembrare efficace,
in realtà non ha veramente funzionato, e in seguito il comportamento (mangiare,
fumare, bere), diventa un problema a sua volta.
Come disse Milton Erickson, padre dell'ipnosi
erickoniana, uno dei più grandi terapeuti di tutti i tempi: “I problemi attuali
sono vecchie soluzioni a vecchi problemi che non funzionano più”.
Prendiamo il fumare: quando hai 15 anni forse ti fa
sentire più grande, più forte, più libero grazie al fatto che ti stai
ribellando, ti fa essere sentire dagli amici (un forte bisogno emozionale per
un 15enne) ma quando hai 60 anni e fatichi a respirare è chiaro che la vecchia
strategia non sta funzionando più a tuo favore.
Il fumo di solito inizia in una età in cui i ragazzi
vogliono essere più grandi, vogliono sembrare fighi, vogliono sembrare più
forti, vogliono ribellarsi e fare quello non "dovrebbero", come ad
esempio fumare. E se ti fa sentire figo, grande e libero, è chiaro che
continuerai a farlo: a poco a poco "figo e ribelle" diventa parte
dela tua identità e non puoi più farne a meno.
E come se non bastasse già tutto questo, il fumo crea
anche una dipendenza chimica al catrame e alla nicotina. Questa dipendenza
chimica fa in modo che una persona, per non sentire i bruttissimi effetti della
crisi di astinenza, deve fumare. Spesso le persone che fumano hanno la
percezione che il fumo rilassa, ma sappiamo che è vero il contrario. La
percezione del beneficio avviene perché nel momento in cui si fuma, si sente il
sollievo dovuto semplicemente alla diminuzione dei sintomi della crisi di
astinenza (perché dopo un'ora o due il corpo richiama nuovamente la nicotina,
catrame e le altre sostanze) e quindi si pensa che è il fumo che dona il
benessere momentaneo, ma in realtà è solo perché in quel momento si sta
sperimentando un sollievo momentaneo ai sintomi della crisi di astinenza.
Ma perché una persona inizia a fumare allora? Se un
ragazzo di 15 anni ha gli amici che fumano (perché vogliono sembrare più
grandi, fighi e ribelli) potrebbe cominciare a fumare semplicemente per essere
accettato dai suoi amici. Cominciare a fumare offre una strategia che funziona
in quanto soddisfa il bisogno emozionale dell'accettazione e approvazione.
Se una persona comincia a usare il cibo come
tranquillante emozionale e a mangiare alimenti non sani, o quantità eccessive
perché si sente annoiato, perché si sente solo, perché si sente arrabbiato,
perché si sente triste, perché si sente ansioso, probabilmente mentre si
strafoga e/o dopo essersi strafogato si sente più calmo, sente un momento di
sollievo emozionale, come se avesse preso un tranquillante, e ripeterà lo
stesso comportamento la prossima volta che sperimenta il disagio emozionale.
Più lo fa, più si rafforza questo comportamento e più diventa un automatismo, e
più si rafforza la dipendenza chimica a certi cibi.
L'abuso di cibo (di solito non si tratta di cibi sani come
frutta o verdura) offre questi "benefici" emozionali come un modo per
gestire o "soffocare" lo stress. Spesso però porta anche emozioni
quali senso di colpa, vergogna e rifiuto di se stesso per avere abusato del
cibo. Più lo si fa e più diventa un comportamento abitudinario ed automatico e
più si crea, come per il fumo, una dipendenza chimica.
Esistono anche problemi comportamentali più complessi
rispetto al semplice gestire le emozioni. Per esempio, una persona che "fa
appositamente" una cosa che non gli fa bene non lo fa appositamente.
Naturalmente, dentro di sé ha un conflitto tra la mente conscia e la mente
inconscia e tra la sua parte razionale e la sua parte emozionale. Consciamente
e razionalmente vuole mantenere uno stile di vita sana (mangiare bene, bere
acqua, fare attività fisica, non fumare) ma inconsciamente ed emotivamente è un
altra storia. Ed è la parte emotiva e l'inconscio che è responsabile per le
nostre azioni di più quanto lo sia la parte razionale.
Ma perché ci sono questi conflitti tra la mente conscia
ed inconscia?
Questo succede quando una parte di noi (la parte
emozionale) vuole ottenere dei benefici ma per avere quei benefici succede
qualcosa che la mente razionale non vuole o che tu consciamente non vuoi. Nella
psicologia vengono chiamati “benefici secondari” e sono nella maggior parte dei
casi inconsci. Cioè le persone non sanno neanche che stanno adoperando questo
programma e spesso non sanno del conflitto se non fosse perché si trovano a
fare le cose che “non vogliono fare”. Per esempio, una persona non vuole
mangiare troppo, ma continua a mangiare troppo: forse non sa di avere un
conflitto tra la mente conscia e la mente inconscia e non sa di avere i
benefici secondari, ma invece c'è li ha, altrimenti il suo comportamento
sarebbe allineato con il suo intento di mangiare quantità di cibo appropriate.
Di solito, quando c'è la lotta interiore, vince la parte emozionale o inconscia
nel senso che determina il comportamento molto di più rispetto alla mente
conscia e la parte razionale.
Un altro fattore che contribuisce a come e perché che si
innescano le dipendenze è che succede anche per causa delle false associazioni
cognitive o neuro-associazioni false. Con moltissime dipendenze quasi sempre ci
sono false associazioni cognitive riguardo la dipendenza e/o i comportamenti
e/o il prodotto o sostanza. Cioè la persona che ha la dipendenza associa a quel
comportamento e/o a quella sostanze un significato che non ha in realtà.
Qual è l'identikit emotivo di una persona che ha un rapporto
compulsivo con il cibo o con il fumo?
Da quanto ho scritto sopra spero che si capisca che non
si tratta di un identikit, di un certo tipo di persona. Ognuno trova la proprie
soluzioni e strategie per superare e gestire un disagio: è solo che alcune persone
usano certo sostanze (cibo, fumo ecc.) per risolvere il disagio. Poi una volta
che hai iniziato ad utilizzare una strategia che sembra di funzionare (anche se
crea altri problemi a sua volta) non è sempre facile smettere di implementare
questa strategia o soluzione.
Può capitare a chiunque di creare associazioni cognitive
false. Può capitare a chiunque di avere un comportamento indesiderato che non
vuole, a livello conscio, continuare a ripetere, ma nonostante questo continua
a farlo.
Ma perché è così difficile liberarsi dalle dipendenze?
Ecco alcuni dei motivi più frequenti:
- si nega il problema sia a se stessi che agli altri
- non si conosce un modo veramente efficace per liberarsi
dalla dipendenza
- le crisi di astinenza sono insopportabili
- si sente un vuoto spirituale molto profondo
- paura del cambiamento, paura di fallire, paura di
riuscire
- il comportamento fa talmente parte dell'identità della
persona che dieve l'identità stessa. Il concetto p racchiuso nella frase io
sono un fumatore
- difficoltà a dare il giusto peso al beneficio a lungo
termine rispetto alla soddisfazione momentanea.
È vero che EFT funziona bene in questo tipo di
situazioni? Perché?
EFT funziona ad ogni livello... comportamentale,
emozionale, cognitivo (conscio), inconscio, fisico, mentale (pensieri e
convinzioni), chimico, energetico, spirituale:
eft diminuisce gli effetti della dipendenza chimica,
eft può interrompere i comportamenti automatici,
eft aiuta a gestire i sintomi della crisi di astinenza,
eft interrompe i comportamenti abituali,
eft disfa le false associazioni cognitivi e le
associazioni neurali false,
eft può aiutare la persona a gestire meglio lo stress,
ansia, ed emozioni che si cercava di tranquillizzare con il fumo, il cibo o
altro,
eft disfa gli effetti della ipnosi sotto il quale si
trovava la persona,
eft permette la persona di cambiare idea, cambiare le
decisioni del passato,
eft può disfare gli automatismi e offre la libertà di
scegliere nuovi comportamenti e azioni,
eft riesce a risolvere gli stati emotivi che la persona
cerca di calmare con il comportamento (questo è molto importante perché se non
viene risolto, la persona semplicemente sostituirà una dipendenza con
un'altra),
eft aumenta la consapevolezza – aiuta la persona a capire
perché fa quello che fa e come può fare se vuole cambiare,
eft aiuta a risolvere la guerra o il conflitto interiore
tra la mente conscia ed inconsciamente,
eft neutralizza i “triggers” o i fattori scatenanti,
eft aiuta la persona a volersi più bene, ad amarsi di più,
a fare quello che fa bene a sé,
eft diminuisce la tendenza dell'autosabotaggio e
l'autopunizione,
eft riesce ad aiutare la persona trovare delle risorse e
forza interiore per cambiare,
eft riesce ad aiutare una persona a capire come può
riempire il vuoto dentro di sé invece cerca di riempirlo con una sostanza o il
comportamento della dipendenza,
eft sana le cicatrici del passato, e del presente, che
sono i motivi emozionali sotto certe dipendenze,
eft riesce a scoprire i benefici secondari e quindi grazie
a questa nuova consapevolezza, non cadere nella trappola di ottenere dei pro
piccoli in cambio per dei contro più grandi.
Attenzione, EFT sebbene è uno strumento molto efficace di
auto-aiuto, per problemi profondi, come molti problemi cronici, le dipendenze
incluse, offre molto di più quando si lavora insieme a un operatore molto
competente di EFT.
Nick Ortner, Jessica Ortner, Nicholas Polizzi
Scopri il Potere di EFT - La guarigione a portata di
mano- DVD >> http://goo.gl/L1uj7d
Impara le tecniche di Liberazione Emozionale - 10 storie
per un emozionante film documentario - Con la partecipazione di Bruce Lipton,
Bob Proctor, Jack Canfield, Bob Doyle, Joe Vitale
Distribuito da: Macrovideo
Data pubblicazione: Febbraio 2010
Durata: 82' + 7' Extra
Tipo: DVD + libretto
Partecipano al film:: Bob Proctor, Jack Canfield, Bob
Doyle, Joe Vitale
Lingue: Italiano, Inglese
Audio: 2.0
Formato Video: PAL 4/3
Menu: Film, Selezione Capitoli, Extra
Contenuti Extra: Come fare tapping
Nuova Edizione Economica: Agosto 2012