Felice come un Buddha
La scienza della Mente per vivere più sereni e rilassati
di Rick Hanson
Felice come un Buddha - Libro
È fin troppo facile evidenziare gli aspetti negativi
della nostra vita. E quelli positivi? Ammesso che li noti, ben presto
svaniscono perché vengono dimenticati. In questo manuale troverai tutte le
istruzioni per creare nuovi modelli di cervello che ti aiutano ad accorgerti e
a rafforzare la tua capacità di riconoscere il bene, il positivo.
Riconoscere le esperienze quotidiane positive permette la
crescita di nuovi e positivi collegamenti sinapsici nel cervello.
Nel libro questa tecnica è spiegata dettagliatamenate.
Una volta padroneggiata questa capacità, puoi cambiare la tua vita, guarire vecchie
ferite e eliminare vecchi schemi mentali obsoleti e inutili... e come risultato
finale offrire solo felicità.
Le esperienze positive non devono necessariamente essere
grandiose, ma bastano quelle semplici piacevoli sensazioni che si possono avere
bevendo un buon caffè, oppure trascorrendo un po' di tempo con una persona
simpatica o la soddisfazione per aver completato un lavoro.
Il nostro cervello è di gran lunga l'organo più
importante del nostro corpo
Infatti, ciò che accade in esso determina ciò che
pensiamo, sentiamo, diciamo e facciamo.
L'autore ti mostra che ognuno di noi ha il potere di
cambiare il proprio cervello per il meglio con l'aiuto della propria mente. A
poco a poco, sinapsi dopo sinapsi, si è davvero in grado di costruire la felicità
nel proprio cervello.
Creare esperienze positive - Anteprima di "Felice
come un Buddha" di Rick Hanson
Nel capitolo precedente abbiamo esplorato la possibilità
di notare una esperienza positiva che sia già presente nella nostra realtà.
Un altro modo a nostra disposizione per fare una buona
esperienza, è quello di crearne una, e in questo capitolo vedremo come fare.
Creare un’esperienza positiva può essere semplice, come
guardarsi intorno per trovare una vista piacevole, o pensare a qualcosa che ci
renda felici. Spesso facciamo in questo modo per il solo fatto che ci fa
sentire bene.
Altre volte facciamo l’esperienza di affidarci a una
forza interiore per rispondere a una sfida esterna: ad esempio, durante una
traversata in aereo la turbolenza ci fa sobbalzare mettendoci in allarme, e
questo ci porta a fare dei respiri profondi per calmarci; oppure qualcuno ci
taglia la strada mentre guidiamo in mezzo al traffico, e allora ricordiamo a
noi stessi di non prenderla sul personale.
Che tu lo stia facendo semplicemente per sentirti meglio
o per superare una sfida, essere in grado di attivare autonomamente uno stato
mentale positivo, cioè per fare in modo che la tua radio interiore trasmetta la
canzone che vuoi proprio tu, è fondamentale per la guarigione psicologica, per
il benessere quotidiano e per essere efficienti durante il giorno, per la
nostra crescita personale e la pratica spirituale.
In ogni caso è difficile, per molte persone, richiamare
all’inizio esperienze positive a comando, particolarmente quelle che sarebbero
utili in alcune situazioni o per bisogni specifici.
Ad esempio, se ti senti stressato, può darsi che tu abbia
bisogno di pratica per creare un senso di rilassamento nel corpo. Se sei stato
ferito, forse ti ci vorrà un po’ per ripensare a un amico e sentirti
considerato e apprezzato. Lo stato mentale che sarebbe più utile è spesso il
più difficile da generare da soli.
Con la pratica però, potrai fare progressi. E mentre
interiorizzi sempre di più le esperienze che crei, esse inizieranno a emergere
in maniera naturale e a compattarsi come punti di forza interiori quando la
vita ti viene a sbattere contro.
Esploriamo adesso diversi modi con cui creare una buona
esperienza, ognuno corredato da buoni esempi.
Molti di questi metodi sono basati sul trovare fatti
buoni. Non stai inventando niente. Stai vedendo ciò che è vero, ciò che è una
realtà obiettiva. Riconoscere i fatti buoni non significa negare quelli
negativi. Ti stai semplicemente focalizzando sui fatti che potrebbero, in
maniera legittima, far scaturire una buona esperienza.
Spesso notiamo un fatto buono, ma non proviamo alcun
sentimento al riguardo. Questo passo, apparentemente piccolo, quello cioè
dall’idea all’esperienza incarnata, è assolutamente essenziale, poiché senza di
esso non vi è molto altro da installare nel nostro cervello. In termini di
costruzione della struttura neurale, quello che veramente importa non è
l’evento, la circostanza o la condizione in sé, ma la tua esperienza di ciò.
Sapere senza provare sentimenti è come guardare un menù
senza mangiare.
Se vuoi vedere i vari metodi per trasformare un fatto
buono in una buona esperienza, consulta il riquadro “Dall’idea alle esperienze
incarnate” nella pagina seguente.
Il contesto del momento
Quasi in ogni istante, dovunque tu sia, puoi trovare un
fatto buono nella situazione in cui ti trovi in quello specifico momento.
Guardati intorno proprio adesso. Riesci a vedere qualcosa
di attrattivo e di bello e provare un buon sentimento nei confronti di ciò?
Puoi notare qualcosa che potrebbe darti un senso di consolazione o farti
sentire rassicurato? Stai toccando qualcosa, ad esempio una sedia, un vestito,
oppure le pagine di un libro, che sei grato di avere nella tua vita? Ci sono
delle persone vicino che ti piacciono o che apprezzi?
Includi piccole cose, o cose a cui normalmente non fai
attenzione.
Ad esempio, scrivendo queste parole al computer ho cominciato
a fare attenzione alla mia tastiera (riconoscimento di un fatto buono), e poi
ho iniziato ad apprezzare il fatto che questa sia un’invenzione fantastica e
utile (trasformare il fatto buono in una buona esperienza). Su una scala di
intensità da 0 a 10, la mia gratitudine per le tastiere è 1, e tuttavia è
un’esperienza positiva. Uso le tastiere da quarant’anni, ma non ho mai provato
sentimenti particolari nei loro confronti fino a questo momento. Ho sempre
avuto sotto il naso almeno una opportunità che non ho mai colto finora.
Si ottiene un bonus quando riconosciamo un fatto buono
precedentemente ignorato. Una volta che riesci a vederlo, si scatena un effetto
moltiplicatore che ti consentirà di continuare a riconoscere quel fatto buono
anche in futuro.
Ecco la storia di una donna che ha trovato fatti buoni in
un contesto improbabile: «Io vivo a Detroit, dove il 40 percento della terra è
stato abbandonato, il che significa vivere nella natura, ma in mezzo a rovine
urbane. L’altro giorno, mentre ero fuori nella “prateria urbana”, il mio
cammino è stato letteralmente interrotto da un albero pieno di uccelli
canterini. Ho guardato su, facendo entrare dentro di me i suoni che sentivo e
la scena che vedevo, permettendo che riempissero ogni parte di me. Sono diventata
consapevole anche del rumore in sottofondo di un’autostrada in lontananza, il
che creava una sinfonia in cui erano gli uccelli e le macchine a suonare. Fare
entrare momenti come questi mi ha aiutato a vedere il mondo in una nuova
maniera. Qualche volta, la luce di un tardo pomeriggio sul mattoncino rosso di
un edificio abbandonato può essere quasi troppo bella per essere descritta a
parole».
Eventi recenti
Negli ultimi due o tre giorni è probabile che siano
accadute molte cose rispetto alle quali potresti, a ragione, provare dei
sentimenti positivi.
Considera le cose piacevoli a livello fisico, come la
freschezza dell’acqua sul viso al mattino o il raggomitolarsi sul divano la
sera. E poi le cose che hai fatto, anche quelle semplici, come il carico del
bucato in lavatrice o quando hai risposto ad alcune email.
Trovare un significato positivo negli eventi comuni è un
buon modo per creare un’esperienza positiva.
Probabilmente nelle ultime ventiquattr’ore hai consumato
un buon pasto, qualcuno ha provato dei sentimenti positivi nei tuoi confronti,
oppure hai fatto sorridere qualcuno, o magari hai visto o sentito qualcosa che
ti è piaciuto.
Prima di andare a letto, potresti portare con te delle
buone sensazioni rispetto ad almeno una delle cose vissute durante la giornata.
Una persona mi ha raccontato di avere fatto questo per un
anno intero: «A Capodanno ho cominciato la “Scatola del Buon Anno”. Ogni giorno
vi ho messo dentro un appunto su qualcosa di buono che mi era accaduto. Li
leggerò tutti la notte di San Silvestro. Adesso, quando nella mia giornata
accade qualcosa di buono, la sento, invece di sorvolarci sopra perché troppo
occupato in altre cose».
Pensa anche alle molte, molte cose che sarebbero potute
andare male e invece sono andate bene, come ad esempio un incidente che non si
è verificato mentre andavi al lavoro, il piatto che non si è rotto, e
l’influenza che non ti ha steso a letto.
Non riconosciamo, di solito, questo tipo di fatti buoni
per due ragioni. Primo, non c’è alcuno stimolo che attiri l’attenzione. È
difficile notare qualcosa che non è accaduto. Secondo, l’assenza di un’ondata
quotidiana di eventi negativi è, per fortuna, la norma per la maggior parte
della vita. Il tuo cervello filtra, escludendo le cose che non cambiano, sia il
rumore di sottofondo del frigorifero che l’assenza di routine dei disastri.
Se da un lato questo processo, chiamato abitudine,
rappresenta un uso efficace delle risorse neurali, dall’altro ci fa perdere
delle opportunità per fare esperienze positive. Prova a riconoscere almeno una
cosa al giorno che sarebbe potuta essere un vero disastro ma non lo è stato, e
poi prendi un momento per provare sentimenti positivi a tal riguardo.
Rick Hanson, neuropsicologo e maestro di meditazione, si
è specializzato in psicologia clinica lavorando sia con gli adulti sia con i
bambini.
Professore al Greater Good Science Center dell'Università
della California, Berkeley. Tiene frequenti e seguitissimi corsi e conferenze
nelle più grandi università mondiali come Oxford, Harvard e Stanford. Ogni suo
nuovo libro è premiato da un successo di pubblico incredibile.
Indice
Introduzione
Prima parte - Perché
1. Coltivare il buono
2. Velcro per il negativo
3. Cervello verde, cervello rosso
Seconda parte - Come
4. Guarisci te stesso
5. Prendi nota
6. Creare esperienze positive
7. Modellare il cervello
8. Fiori che sostituiscono le erbacce
9. Fare buon uso della pratica di AAAA
10. 21 Gioielli
Postfazione
Ringraziamenti
Note
Bibliografia
Elogi relativi al libro
L’Autore
Rick Hanson
Felice come un Buddha - Libro >> http://goo.gl/G5M95E
La scienza della Mente per vivere più sereni e rilassati
Editore: BIS Edizioni
Data pubblicazione: Marzo 2015
Formato: Libro - Pag 282 - 13,5x20,5 cm