Cosa significa essere ipersensibili?
Come capire se si è ipersensibili e imparare a gestire
questa natura
di Eleonora Poletti - 27/05/2015
Cosa significa essere ipersensibili?
L’ipersensibilità è la predisposizione innata a percepire
gli stimoli in modo più inteso e differenziato rispetto agli altri. La
psicologa Elaine N. Aron per prima negli anni ‘90 la scoprì e se ne occupò, da
un punto di vista scientifico e specialistico. Ciò nonostante la scienza non si
è mai occupata sufficientemente di questo argomento.
La particolarità che contraddistingue le persone
ipersensibili risiede nella capacità di percepire un numero incredibile di
stimoli ed elaborare una grande quantità d informazioni.
La caratteristiche delle persone ipersensibili
Le persone ipersensibili sono più aperte a capire se
stesse e il mondo. Sono spesso le prime ad individuare soprusi o ingiustizie.
Tuttavia necessitano di un maggiore sforzo mentale se vogliono mantenersi sani
a livello psichico e affermarsi a livello privato e professionale.
L’ipersensibilità è una dote ma questo non presuppone che
chi la possiede, sappia sfruttarla al meglio. Gli ipersensibili sono spesso
convinti di non essere compresi e di rimanere soli al mondo. Ma questa
condizione in realtà è più diffusa di quanto non si creda, ne è interessato
circa il 20 % della popolazione. Per quanto riguarda le sue origini sappiamo
dalla letteratura scientifica attuale che tale caratteristica è spesso ereditaria
e collegata all’incapacità del genitore sensibile di insegnarne una corretta
gestione al figlio.
L’ipersensibile per sua natura è costantemente incentrato
sugli stimoli esterni e sui giudizi altrui, così facendo però perde la
percezione del proprio corpo e con essa l’accesso ai propri bisogni. Il corpo è
percepito solo quando procura fastidi e dolori fisici. In questo modo possono
formarsi malattie talvolta croniche. Negli scambi sociali vivono rapporti
conflittuali ed eccessivamente empatici, arrivando spesso al punto di
rinunciare del tutto alle relazioni con l’altro.
Come gestire l'ipersensibilità
Molte persone ipersensibili soffrono per questo loro
aspetto caratteriale e si sentono più vulnerabili, soggetti a stress e
insicure.
Questa condizione può però divenire un vantaggio se si
impara a gestirla e ad attuare alcuni accorgimenti che andranno man mano, nel
tempo, raffinati e consapevolizzati:
imparare a gestire le proprie energie;
dosare l’empatia;
non immedesimarsi troppo nell’altro;
essere centrati su se stessi;
imparare a dire no senza sensi di colpa;
stabilire dei limiti invalicabili;
stabilire dei confini fisici nel dialogo con l’altro;
ascoltare i propri segnali fisici;
accettare la propria diversità;
valorizzare le proprie caratteristiche;
non ingigantire specifiche situazioni;
ridurre l’adrenalina e favorire la formazione di
ossitocina, tramite una leggera attività sportiva.
L’ipersensibilità è un dono caratterizzato da una visione
più ampia e profonda della realtà. L’ipersensibile può a differenza degli altri
vivere con maggiore intensità le esperienze, ciò significa vivere in modo più
profondo sia sofferenze sia gioie e avere una maggiore consapevolezza e
maturità interiore. Solo imparando ad accettare questa natura è possibile
vivere in modo pieno e sereno. Il più grande vantaggio di una persona
ipersensibile è quello di arricchire la propria vita e quella altrui.
Lucio Della Seta
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