Stephen Hawking: lo scienziato-icona del Ventesimo secolo
A 300 anni esatti dall’8 gennaio 1642, anno della morte
di Galileo Galilei e di nascita di Isaac Newton, nasceva a Oxford, in
Inghilterra, Stephen Hawking...
di Emanuele Cangini - 08/04/2015
Stephen Hawking: lo scienziato-icona del Ventesimo secolo
Mai la numerologia fu più profetica che in questo caso;
mai certe precise ricorrenze sono parse essere non il frutto di fortuite
coincidenze, quanto l’espressione di una volontà particolarmente ispirata.
A 300 anni esatti dall’8 gennaio 1642, anno della morte
di Galileo Galilei e di nascita di Isaac Newton, nasceva a Oxford, in
Inghilterra, Stephen Hawking, l’illustre cosmologo e astrofisico di fama
mondiale.
Un'immagine inconfondibile quella del “genio sulla carrozzina”;
ciò che per molti rappresenterebbe una condanna senza appello a una vita
difficile e limitante, per Hawking ha saputo rappresentare quel valore
aggiunto, quel quid prezioso e inimitabile che lo ha reso icona-simbolo di un
secolo intero.
La termodinamica dei buchi neri
Fondamentale è il suo contributo negli ambiti della
fisica cosmologica e quantistica, ma è nella nuova formulazione di una teoria
descrittiva della termodinamica dei buchi neri che getta le basi della forza
del suo operato teoretico. Tentativo, questo, di ricondurre ai princìpi della
termodinamica classica le leggi che regolano l’orizzonte degli eventi
(zona-limite che segnerebbe il confine tra il buco nero vero e proprio e lo
spazio-tempo inteso canonicamente, ove valgono le conosciute leggi della fisica)
dei buchi neri (regione appartenente allo spazio-tempo nella quale, in ragione
di una gravità tendente all’infinito, tutto precipita e nulla può sfuggire,
nemmeno la luce), e che vede nella dimostrazione matematica, ma non
sperimentale, della emissione di energia termica dei buchi neri, uno dei due
mattoni fondanti la suddetta teoria.
L’altro pilastro richiama la congettura formulata da
Jacob Bekenstein (fisico messicano, nato nel 1947), collega di Hawking, secondo
la quale l’entropia di un buco nero (l'entropia è la funzione di stato che
descrive un sistema termodinamico dal punto di vista della “efficacia” nel
produrre lavoro, e del “livello di ordine” del sistema stesso) dev’essere
intesa come proporzionale al rapporto tra l’area dell’orizzonte degli eventi e
l’area di Plank (unità di misura concernenti l’infinitamente piccolo). Premessa
che ha reso possibile la stesura delle quattro attuali leggi termodinamiche
descrittive del comportamento dei buchi neri, utili alla formulazione di
modelli illustranti il comportamento degli stessi. Secondo tali cardini, un
buco nero è descrivibile attraverso l’utilizzo di variabili termodinamiche
quali temperatura ed entropia, definite da gravità e superficie; al contempo
nella singolarità (sinonimo di buco nero nel gergo cosmologico), irradiando
particelle subatomiche, si verificherebbe una riduzione di massa progressiva,
una sorta di “evaporazione” che ne causerebbe la definitiva scomparsa.
Nel 1969 grazie all’utilizzo di una nuova metodologia
matematica applicativa, elaborata in sinergia con il collega Roger Penrose ed
estrapolata dalla teoria einsteiniana della “Relatività generale”, Hawking
arriva a dimostrare un teorema secondo il quale le singolarità non sarebbero da
intendersi come fenomeni sporadici e isolati nell’universo quanto, al
contrario, come eventi diffusi e facilmente distribuiti.
Una nuova teoria cosmologica
I primi anni Ottanta lo vedono in prima linea nella
enunciazione di una nuova teoria cosmologica, oppositiva a quella accademica
del Big Bang, che pone nell’assenza di un necessario principio motore, e
nell’assenza di limiti di contorno, le proprie basi concettuali; teoria più
riconducibile al modello dell’universo stazionario (ma non per questo
esattamente identica).
Meraviglioso il film che ne dipinge la vita, uscito sui
grandi schermi nel 2014; magistrale interpretazione di un attore inglese
emergente, che coglie con sintesi e sofisticata abilità i lati più sfuggenti
dello scienziato. Otto gennaio 1942, trecento anni giusti giusti dalla morte di
Galileo Galilei: una data importante, che non dobbiamo dimenticare; a Oxford,
nasceva Stephen Hawking, un genio stravagante e bizzarro capace di meritare la
prestigiosa cattedra di sir Isaac Newton.
E la parabola di questo prestigioso astro della ricerca
scientifica non è ancora finita...
Jane Hawking
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La vera storia di Jane e Stephen Hawking
Editore: Piemme
Data pubblicazione: Gennaio 2015
Formato: Libro - Pag 588 - 15x21 - cartonato