Incensi: usi ed effetti benefici
Un viaggio tra le antiche tradizioni: usi, effetti
benefici, ricette
di Susanne Berk
Un manuale agile e affascinante che ci porta a scoprire
gli incensi delle culture antiche e tradizionali, i loro aromi, gli effetti
benefici del loro utilizzo e le differenze tra le varie tipologie che si
trovano in commercio.
Un viaggio profumato e incantato tra gli odori della
storia e delle diverse saggezze popolari.
Non mancano consigli pratici su come utilizzarli al
meglio per trarne tutti i benefici.
Dalla quarta di copertina
Scoprite l’energia sottile delle piante!
Le sostanze volatili di erbe, legni e resine offrono
molte sfumature che possiamo portare alla luce quando li bruciamo. Dalle
sostanze sprigionate possiamo ottenere molti benefici. Gli effetti degli
incensi si possono usare in maniera mirata, intuitiva o giocosa!
Sia che vogliate usare gli incensi nel vostro
appartamento per purificarlo energeticamente o che abbiate la sensazione di
avere bisogno di una particolare protezione, di essere concentrati sul lavoro o
di entrare in contatto col regno delle energie sottili, bruciare incensi vi può
aiutare in tutte queste situazioni.
Gli incensi arricchiscono e danno valore alla nostra
vita.
Bruciare essenze: un’azione benefica per l’umanità -
Estratto dal libro "Incensi" di Susanne Berk
Bruciare le essenze fa parte della storia dell’umanità
fin dalle origini. L’uomo ha scoperto molto presto la forza del calore del
fuoco, ma anche l’arte meravigliosa di mettere delle erbe, delle radici e delle
resine sulla cenere calda e lasciare sprigionare i loro profumi.
Nei tempi antichi l’uomo dipendeva molto di più di quanto
faccia oggi dal suo olfatto. I cacciatori e i raccoglitori dovevano poter
letteralmente fiutare il pericolo, che poteva essere rappresentato da un
temporale in arrivo o da bestie feroci, per potervi sfuggire. Grazie al senso
dell’olfatto si riusciva anche a distinguere che cosa era commestibile da ciò
che non lo era.
In quei tempi antichi la connessione con la natura era
ancora molto intensa. I nostri antenati scoprirono sicuramente molto presto
quali forze sprigionassero certe piante una volta lasciate bruciare, e come il
profumo delle sostanze che bruciavano potesse avere degli effetti profondi su
di essi.
Si sviluppò così molto presto una vera e propria cultura
delle essenze da bruciare:
gli uomini crearono una connessione con le sfere sottili
e comunicarono con le forze divine;
purificarono l’atmosfera da ogni sorta di demoni e di
stregonerie;
curarono malattie sul piano fisico, mentale e spirituale;
bruciarono essenze per disinfettare, per arginare le
epidemie e scacciare gli insetti nocivi.
Ora, come allora, gli odori ci influenzano e ci guidano
molto più di quanto ne siamo consapevoli. L’odore è legato strettamente alla
nostra percezione e al nostro corpo emozionale.
Tuttavia, quando si fanno bruciare delle parti vegetali,
accade molto più del momentaneo stordimento causato dal profumo che si
sprigiona.
L’elemento igneo contribuisce a questo, in opposizione
all’evaporazione, agendo come tramite e come trasformatore. Delle sostanze materiali
grezze, bruciando, si trasformano in fumo, il quale trasporta l’essenza della
sostanza bruciata a un livello più sottile. In questo modo si instaura un
collegamento con i piani più elevati e più sottili. Le componenti aromatiche
sottili, contenute nelle sostanze bruciate, vengono liberate e spinte verso il
cielo, in una nuvola di fumo. Inalandole, le lasciamo penetrare in noi
profondamente, e al nostro interno esse vengono a contatto sia con il nostro
corpo sia con la nostra anima e il nostro spirito. Allo stesso tempo siamo
innalzati nelle regioni celesti; la trasformazione inizia.
Usare le essenze e gli incensi fa accadere qualcosa in
noi.
Dovremmo lasciare agire nuovamente questa magia nella
nostra vita!
La nostra anima ama i profumi celestiali. Alcune erbe e
alcune resine hanno il potere di strapparci dalla depressione spirituale, di
aiutarci a rielaborare i dolori dell’animo e a lasciarli andare. Altre
stimolano i nostri sensi, anzi proprio la nostra sensualità.
Usare gli incensi aiuta la nostra mente a liberarsi dagli
eventi della quotidianità, così da potersi collegare liberamente con le
dimensioni superiori e da lì riuscire ad entrare in contatto con i mondi
mistici. I problemi del quotidiano si allontanano e noi scorgiamo il senso più
profondo della nostra esistenza.
Naturalmente usare gli incensi può anche essere utile per
contrastare dei disturbi fisici.
Si pensi all’inalazione della canfora che, che vi piaccia
o no il suo aroma, libera le vie respiratorie e stronca sul nascere alcuni tipi
di influenza. Ricordiamo anche l’assafetida, detta anche sterco del diavolo:
quasi nessuno percepisce il suo odore penetrante, amaro, come un profumo
gradevole, tuttavia è impiegata da secoli come calmante per i nervi e contro il
senso di pesantezza allo stomaco; usata come incenso sviluppa perfino un’azione
afrodisiaca. La mirra e il garofano hanno un effetto antisettico; il lemongrass
agisce come neurotonico e come antidepressivo; il rododendro himalayano è un
cardiotonico e potenzia la circolazione; il mastice e l’olibano hanno un’azione
disinfettante e anticoagulante.
Si potrebbe continuare all’infinito a elencare le
proprietà curative delle piante.
Una volta ero in Nepal con il dottor Christian Rätsch, un
etnofarmacologo, con il quale andammo a trovare degli sciamani e dei dhoopwalas
(i raccoglitori di erbe) locali e per condividere le loro conoscenze. Dai
dhoopwalas recuperammo ogni sorta di sostanze da usare come incensi e molte di
queste erano già state miscelate secondo antiche ricette.
Abbastanza spossati, dopo una giornata lunga e
stressante, portammo tutti i nostri tesori nel porticato dell’albergo e,
malgrado la nostra mancanza di energie, non potemmo esimerci dall’immergerci
subito nel mondo dei profumi. Così ci facemmo portare un grande braciere, pieno
di carboni ardenti, e ci sedemmo sul pavimento della grande terrazza. Per poter
beneficiare al meglio dell’effetto, usammo le essenze senza parsimonia. Le
gettammo generosamente a piene mani sui carboni fumanti e mettemmo le nostre
teste sul braciere proprio in mezzo alle volute di fumo dense e profumate.
Sentivo come la mia energia aumentava sempre più.
Le piante himalayane portavano i loro messaggi:
semplicemente scacciavano via i malesseri fisici e ci ricolmavano di energia
nuova, aiutandoci a ritrovare nuovamente la centratura in noi stessi. Ci
caricammo tanto di energia che, malgrado l’ora avanzata, provammo tutte le
sostanze che avevamo portato con noi.
Un’altra volta eravamo presso degli sciamani sui monti
del Nepal: essi raccoglievano personalmente le sostanze da bruciare e nel
farlo, naturalmente, tenevano molto in considerazione i cicli della natura, ad
esempio andando a raccogliere certe sostanze soltanto in presenza della luna
piena. La luna crescente attrae le energie delle piante dalle radici fin
sull’interno della pianta; l’apice si raggiunge quando c’è la luna piena, poi
le energie si ritraggono gradualmente nelle radici fino alla luna nuova.
Per ogni pianta esiste un periodo ottimale in cui essere
raccolta, un periodo in cui essa cede di buon grado qualcosa delle sue foglie,
della sua resina o delle sue radici.
Gli sciamani del Nepal prendono molto sul serio la loro
vocazione e la loro formazione, e dedicano la completa esistenza principalmente
alla guarigione delle malattie.
Noi avemmo la fortuna di essere in compagnia di uno
sciamano durante un suo viaggio in stato di trance. Oltre a noi c’erano delle
persone afflitte da diverse malattie. Con delle campane, dei sonagli e dei
tamburi venne introdotta la seduta, poi si accesero degli incensi.
Gli sciamani nepalesi utilizzano prevalentemente resina
di sal (shorea robusta), cedro himalayano, rododendro himalayano e tulsi come
mezzo per il viaggio. Danzando, si percuotono i tamburi e i sonagli nelle
quattro direzioni del cielo e verso i tre mondi, quello sotterraneo (regno
astrale inferiore), quello mediano (regno astrale attivo) e quello superiore
(regioni celesti), e intanto si inalano le sostanze profumate. Percepii come si
instaurava gradualmente lo stato di trance.
Il viaggio si svolse nei mondi inferiori, laddove il
chiasso che stordiva doveva allontanare i demoni, e le dense nuvole di fumo
delle sostanze profumate dovevano proteggerci e accompagnarci. Tuttavia il mio
spirito non entrò sulla soglia del mondo inferiore, perché all’epoca ero
abituata a collegarmi consapevolmente soltanto con i mondi superiori. Gli
sciamani spiegarono successivamente che era loro compito viaggiare
principalmente nei mondi inferiori, perché là si trattenevano i demoni delle
malattie, dall’unione dei quali essi dovevano separare e liberare gli uomini.
Questa visita mi ha dimostrato ancora una volta come la
vita possa essere stimolante, ricca di esperienze e visionaria quando non si
pongono dei limiti a se stessi e ci si mantiene aperti all’esplorazione di
questi mondi diversi, queste energie e queste dimensioni invisibili ai nostri
occhi umani.
Susanne Berk si occupa da 20 anni dell’importazione e del
commercio di incensi. Ha viaggiato negli angoli più reconditi della terra per
apprendere le tradizioni relative agli incensi delle culture antiche e
tradizionali.
Indice
Bruciare essenze: un’azione benefica per l’umanità
Come si bruciano le essenze?
Rituali con le essenze da bruciare
Le sostanze profumate più importanti da bruciare e i loro
effetti
Bruciare essenze per purificare l’atmosfera
Rituale per purificare la casa e il giardino
Rituale di purificazione della vostra aura
Incensi protettivi / Rituale di protezione
Incensi per l’amore / Rituale d’amore
Meditazioni e incensi per il rilassamento / Rituale per
le meditazioni
Incensi per la concentrazione / Rituale per rafforzare la
concentrazione
Incensi per potenziare la visione / Rituale per
potenziare la forza della visione
Agnihotra – Un sacrificio del fuoco dai Veda
Il mondo dei bastoncini di incenso
Bibliografia
Susanne Berk
Incensi - Libro >> http://goo.gl/0tn5Bc
Un viaggio tra le antiche tradizioni: usi, effetti
benefici, ricette
Editore: BIS Edizioni
Data pubblicazione: Dicembre 2014
Formato: Libro - Pag 128 - 11x17
Note: Tascabile