Che cos'è il dolore cronico?
Parliamo di dolore cronico quando il dolore dura a lungo,
con difficoltà di attribuzione di una diagnosi e di una terapia
di Eleonora Poletti - 19/11/2015
Che cos'è il dolore cronico?
Il dolore è un segnale di allarme che si manifesta quando
il cervello, attraverso i nocicettori, percepisce l’esistenza di un danno
all’interno del corpo. La sua manifestazione può avvenire secondo differenti
modalità. Possiamo assistere a manifestazioni di dolore passeggero e
localizzato, dove, individuata la causa, può seguire una cura; oppure a
manifestazioni ben più invasive e durature con difficoltà di attribuzione di
una diagnosi e di una terapia. In questo secondo caso, il dolore può divenire
una fonte di disagio talmente forte da cronicizzarsi, rendendo la vita di chi
ne è affetto, logorante ed estenuante.
I casi di cronicizzazione del dolore sono causati, a
livello nervoso, da un fenomeno che si definisce sensibilizzazione, che avviene
quando i recettori corporei del dolore si attivano più frequentemente a ogni
minima stimolazione. Così facendo la soglia del dolore corporeo si abbassa
sempre più.
L'origine del dolore cronico
Per comprendere il dolore cronico è importante sapere che
la sua origine è in realtà multifattoriale e che la sua manifestazione dipende
da svariati fattori quali:
• sistema
sensoriale;
• segnali di
pericolo;
• input
muscolare;
• contesto;
• cultura;
• esperienza
passata del dolore,
• paura e ansia,
• risposta allo
stress,
• qualità del
sonno,
• bilanciamento
tra lavoro e vita.
Il dolore inoltre coinvolge molteplici sistemi
all’interno del corpo, quali:
• il sistema
immunitario,
• il sistema
endocrino,
• Il sistema
nervoso.
Quando il dolore persiste a causa della sensibilizzazione,
possono verificarsi strane manifestazioni, come la sua diffusione in tutto il
corpo, oppure in distretti senza alcuna attinenza con il trauma.
La sensibilizzazione
Il fenomeno della sensibilizzazione spiega perché
talvolta il dolore permanga nonostante, in realtà, il corpo stia guarendo.
In assenza di un danno organico manifesto è quindi
necessario considerare il dolore diversamente. Per interrompere tale fenomeno e
ridurre o estinguere il dolore è necessario fermarsi e iniziare a cambiare
abitudini di vita.
In tal senso, vi sono alcuni accorgimenti che possono
aiutare:
• smettere di
avere paura di rivivere il dolore,
• deconcentrare
la mente dall’ascolto costante del dolore,
• ascoltare il
corpo solo quando realmente necessario,
• smettere di
temere che quel dato dolore possa essere sinonimo di un danno corporeo,
• ricordare che
il dolore può esistere anche senza un trauma e viceversa,
• ricominciare a
fare quei movimenti di cui si teme si possa manifestare dolore,
• ricominciare a
muovere il corpo in modo sciolto,
• comprendere le
ragioni psicologiche sottostanti il dolore,
• comprendere il
messaggio che il dolore porta con sé e poi lasciarlo andare,
• fare in modo
che il dolore, non diventi una scusa per non attuare cambiamenti nella propria
vita.
Il dolore è un segnale d’allarme che non deve essere
ignorato ma compreso, curato e abbandonato, per permettere a chi soffre di
ricominciare a vivere sereno e senza blocchi.
Blake H. Tearnan
Dolore Cronico >> http://goo.gl/x3DDjh
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