Che cos'è la medicina quantistica: intervista a
Piergiorgio Spaggiari
Dalla risonanza magnetica nucleare alle medicine non
convenzionali: intervista a Piergiorgio Spaggiari
La redazione S&C - 28/07/2015
Che cos'è la medicina quantistica: intervista a
Piergiorgio Spaggiari
Piergiorgio Spaggiari, fisico e medico, già docente
universitario e ricercatore del CNR, nonché già direttore generale di
importanti aziende ospedaliere della regione Lombardia (Istituto Ortopedico
Gaetano Pini di Milano, Azienda Ospedaliera Valtellina Val Chiavenna, Azienda
Ospedaliera della provincia di Lodi, Azienda Ospedaliera di Cremona).
Nell’agosto del 2001 il prof. Spaggiari viene invitato in
Cina, dove tiene una serie di relazioni e conferenze magistrali: Il Primo
Ospedale del Popolo lo nomina
“Professore honoris causa” nel proprio staff di Primari. Analogamente, nell’ottobre
2007, mentre è direttore Generale a Lodi, Spaggiari viene insignito della
Laurea Honoris Causa dell’Università di Odessa: a motivo delle sue ricerche,
sperimentazioni e risultati nell’impegno di campi elettromagnetici ultra deboli
per la terapia di alcune patologie. È un luminare e un divulgatore di fama
internazionale sui nuovi paradigmi della medicina.
Lo abbiamo incontrato telefonicamente per farci spiegare
i meccanismi e gli aspetti biofisici del corpo umano che vanno a integrare la
visione biochimica alla base della medicina tradizionale, aprendo prospettive
di diagnosi e di cura sempre più complete, integrate e olistiche.
Le sensazionali scoperte della fisica quantistica stanno
lentamente facendosi spazio nella cultura umana occidentale e nei suoi vari
ambiti scientifici e applicazioni. Anche la medicina è stata interessata da
questo fenomeno. Se dovesse farci una panoramica generale come si potrebbe
riassumere questa rivoluzione in atto?
A partire dalla scoperta della Risonanza Magnetica
Nucleare, oggi è dimostrato che immergendo un corpo umano all'interno di un
campo magnetico ottenuto dalla somma di un campo magnetico permanente ed un
campo magnetico variabile, le cellule dell'organismo ubbidiscono alle
sollecitazioni del campo magnetico generato.
Il comportamento è analogo per tutti gli esseri viventi:
vegetali, animali, uomo e donna. Si tratta di una grandissima scoperta, in
quanto prima si riteneva che la medicina fosse unicamente basata su reazioni di
tipo biochimico mentre così si è dimostrato che le cellule sono soggette anche
a reazioni di tipo biofisico.
Per capire bene di cosa si tratta desidero fare
un'analisi semantica della terminologia "Risonanza Magnetica Nucleare”.
Il termine "Nucleare": è relativo allo studio
del comportamento del nucleo di idrogeno, ci si può chiedere per quale motivo
l’idrogeno. La spiegazione è che, siccome il nostro organismo è fatto di acqua
e l’acqua è presente in tutti gli apparati del corpo umano, l’idrogeno è
presente anche nella cellula e fuori dalla cellula.
Il termine “Magnetico”: è relativo alla presenza del
campo elettromagnetico generato (somma di un campo elettromagnetico permanente
ed uno variabile)
Il Termine “Risonanza”: indica che le cellule risuonano,
obbediscono a sollecitazioni di campo elettromagnetico esterno.
La Risonanza magnetica Nucleare è lo strumento più
importante, nella diagnostica, in quanto ci permette di avere immagini
meravigliose sull’apparato scheletrico, sulle parti molli, sugli apparati
vascolari, sul sistema nervoso e sul cervello e tutto ciò attraverso
sollecitazioni e variazioni di campi elettromagnetici.
Partendo dalla Risonanza Magnetica Nucleare e dal suo
funzionamento, che lei ci ha così ben spiegato, si arriva anche a comprendere i
meccanismi e le basi scientifiche di alcune medicine non convenzionali, come ad
esempio l'omeopatia?
La dimostrazione che noi abbiamo fatto sulla risonanza
magnetica nucleare può aprire la mente per farci comprendere e giustificare
alcuni fenomeni delle medicine non convenzionali che non riuscivamo a capire
fino in fondo.
Mi spiegherò con un esempio: il farmaco omeopatico è
ottenuto dalla diluizione in acqua di sostanze chimiche al di là del numero di
Avogadro, che come tutti sanno è una legge fondamentale della chimica, che
dimostra che al di sopra di tale limite non esiste più presenza nell’acqua
della sostanza di partenza. Quindi sembrerebbe che il prodotto omeopatico così
ottenuto, non contenendo più nessuna sostanza, come dice qualche
importantissimo farmacologo italiano,
sia acqua fresca.
Ci si può domandare quindi quale può essere l’effetto
curativo di un prodotto omeopatico. Ricorrerò alla scoperta di Einstein che ha
dimostrato che qualunque sostanza che ha massa, ha anche energia; ovvero esiste
il principio di dualità tra massa ed energia; ecco qual è la spiegazione, nella
sostanza omeopatica non abbiamo più la presenza della massa di partenza ma
nell’acqua (al di là del numero di Avogadro) è rimasta l’energia sottesa a
quella massa, e quindi i domini di coerenza dell’acqua sono stati influenzati
da quell’energia che è rimasta in memoria nella struttura dell’acqua. Il
rimedio omeopatico andrà ad influenzare l’organo che oscillerà alla stessa
frequenza del rimedio, per Bio-risonanza.
Abbiamo parlato di risonanza, di frequenza, di energia:
si sta affacciando sulla scena della medicina una nuova visione dell'essere
umano?
La cosa nuova che scaturisce da tutto quello che abbiamo
detto sino ad ora è che ogni organo del corpo umano risuona su una precisa
gamma di frequenza.
I concetti che abbiamo espresso ci permettono di
affermare che ogni organo al di là delle differenze strutturali, anatomiche,
fisiologiche e patologiche, è in grado di risuonare quando viene sollecitato da
campi elettromagnetici esterni. In
altri paesi questi aspetti di medicina quantistica o di Bio-risonanza, si
stanno sviluppando in ambito accademico e sono già riconosciuti dai sistemi
sanitari di quei paesi, come la Germania, l’Inghilterra ed altri ancora. Nel
nostro paese questi aspetti suscitano ancora diffidenza nell’ambito sanitario,
nonostante siano sempre più attive nuove opportunità e nuove tendenze.
Oltre alla risonanza magnetica nucleare, ci sono altri
strumenti diagnostici e terapeutici che lei utilizza nel suo lavoro e che
sfruttano i principi della biofisica?
Assolutamente si, per quanto riguarda la terapia, io
utilizzo una macchina di Risonanza Ciclotronica che è stata sviluppata da
alcuni fisici italiani e che si basa su una legge di un fisico russo, Liboff,
li quale ha scoperto un principio che permette alla cellula dell’organismo
umano di riassorbire ioni che la cellula stessa può perdere quando le cellule
vengono immerse in un campo magnetico permanente ultra debole al quale viene
sommato un campo magnetico variabile la cui frequenza è pari alla frequenza di
rotazione dello ione che deve essere riassorbito. L’intensità dei campi è una
intensità molto bassa dell’ordine di grandezza del campo elettromagnetico
terrestre.
Un apparecchio sia diagnostico che terapeutico talvolta
utilizzato dai medici non convenzionali è quello dell'EAV (elettroagopuntura di
Voll). Esso rappresenta una sintesi eccellente tra conoscenze delle medicine
tradizionali orientali e tecnologia occidentale. Si tratta di una
apparecchiatura efficace secondo lei?
Si tratta di un'apparecchiatura molto utilizzata in
diversi paesi e anche in Italia, ma che funziona in base a meccanismi un po'
diversi rispetto a quelli sopra citati: si tratta di fornire energia o
sottrarla ai punti dell’agopuntura tradizionale cinese e in altri punti
individuati dallo stesso Voll, al fine di curare determinate patologie. Così
come sono stati dimostrati gli effetti positivi dell'agopuntura lo sono quelli
dell'elettroagopuntura.
L'interazione tra membrane cellulari e campi magnetici
ELF (extremely low frequency) è assodata in biofisica. Quali sono le sue
conseguenze più rilevanti in medicina?
I campi elettromagnetici in cui siamo ormai siamo
costantemente immersi ci fanno ammalare?
Come abbiamo detto gli esseri umani sono circuiti
risonanti e quindi possono risuonare su campi elettromagnetici che possono
comportare effetti negativi oppure possono risuonare su campi elettromagnetici
favorevoli e quindi con effetti positivi.
È indubbio che campi elettromagnetici di frequenze molto
elevate quali i campi elettromagnetici di emittenti radiofoniche, televisive,
ripetitori, telefonini, sistemi di trasmissione elettrica ad alta tensione,
possono influire negativamente sulla salute degli esseri viventi e quindi è
consigliabile avere particolare attenzione a non essere soggetti ad intensità
di campo così elevate per tempi relativamente lunghi.
Oggi i telefoni cellulari funzionano anche in galleria o
in miniere, possiamo immaginare cosa possono fare al nostro cervello questi
campi che oltrepassano le montagne quando li teniamo serrati al nostro
orecchio. D'altra parte è vero che di certa tecnologia non possiamo più fare a
meno: lo strumento che abbiamo a disposizione per difenderci dagli effetti negativi
dei campi elettromagnetici è la conoscenza e la consapevolezza.
Quello che possiamo fare è mettere in campo tutte le
strategie che abbiamo per difenderci: ovvero utilizzare il vivavoce o gli
auricolari per il telefonino, non mettere a disposizione dei bambini i telefoni
cellulari, evitare i collegamenti wireless, fare sì che la nostra casa e i
luoghi di lavoro siano ambienti sani e privi di inquinamento elettromagnetico.
Questo articolo è tratto dalla rivista 51
Scienza e Conoscenza - n. 51 >> http://goo.gl/8Szlgh
Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza
Editore: Scienza e Conoscenza - Editore
Data pubblicazione: Febbraio 2015
Formato: Rivista