Intuizione: scopri i poteri della mente superconscia
La mente superconscia ci invia messaggi e indicazioni
attraverso i sogni, o sottoforma di sentimenti di anticipazione, presentimenti,
intuizioni e ispirazioni
di Antonella Vannini e Ulisse Di Corpo - 30/07/2015
Intuizione: scopri i poteri della mente superconscia
Che cos'è l'intuizione? Come possiamo spiegare i sogni
premonitori, i sentimenti di anticipazione, le ispirazioni?
Secondo la teoria della sintropia del matematico italiano
Luigi Fantappié il livello Superconscio della mente rappresenta quella parte
dell’essere che è in diretto contatto con la fonte della sintropia:
l’attrattore. L’attrattore riceve le esperienze degli individui, seleziona
quelle utili per la sopravvivenza e le condivide, sottoforma di emozioni.
L’attrattore offre soluzioni e risposte, e la connessione
con esso è fondamentale per il nostro benessere e per la nostra evoluzione. La
mente superconscia ci invia messaggi e indicazioni attraverso i sogni, o
sottoforma di sentimenti di anticipazione, presentimenti, intuizioni e
ispirazioni. Viene anche indicata come anima, coscienza trascendentale,
spirituale, mistica o pura coscienza, in quanto dà accesso a un livello
superiore di conoscenza che ci collega con il fine e il significato ultimo
della nostra esistenza. Le proprietà della mente superconscia sono molte, una
particolarmente importante è l’intuizione.
La famosa equazione energia/massa (E=mc2), oggi associata
al nome di Albert Einstein, era stata in realtà già pubblicata dall’inglese
Oliver Heaviside nel 1890, dal francese Henri Poincaré nel 1900, e
dall'italiano Olinto De Pretto nel 1903. Il merito di Einstein fu di averla
generalizzata a tutti i sistemi di riferimento, aggiungendo ad essa il momento
(p), ossia la quantità di moto, e trasformandola in un’equazione quadratica che
ha sempre due soluzioni: una a segno positivo (+E), che descrive energia che
diverge da una causa passata, e una a segno negativo (-E), che descrive energia
che diverge a ritroso nel tempo da una causa futura. Nel 1941 il matematico
Luigi Fantappiè scoprì che la soluzione a segno positivo è governata dalla
legge dell’entropia, mentre la soluzione a segno negativo è governata da una
legge simmetrica all’entropia che Fantappiè stesso denominò sintropia, la quale
implica concentrazione di energia, aumento di complessità e di
differenziazione, con conseguente formazione di strutture e di ordine.
Elencando le proprietà della soluzione a segno negativo, il geniale matematico
si rese conto che esse ripropongono le stesse proprietà tipiche della vita,
giungendo così alla conclusione che il mondo biologico è attratto dal futuro,
mentre il mondo fisico è causato dal passato. Esisterebbero pertanto due tipi
di causalità, una fisica e visibile e una non fisica e invisibile che tende a
dei fini collocati nel futuro (Supercausalità).
Il modello supercausale della coscienza
Partendo dal questo modello supercausale, il matematico
Chris King fa notare che ci troviamo continuamente di fronte a biforcazioni tra
informazioni apprese provenienti dal passato e intuizioni provenienti dal
futuro. Poiché le biforcazioni obbligano a operare scelte, King ha formulato un
modello supercausale della coscienza secondo il quale il libero arbitrio nasce
dal costante incontro tra passato e futuro, nella forma di informazioni apprese
(passato) e intuizioni (futuro).
Dal momento che la soluzione positiva e la soluzione
negativa delle equazioni fondamentali sono perfettamente bilanciate, una
quantità analoga di sollecitazioni arriva dal passato e dal futuro e ciò
potrebbe spiegare la perfetta divisione del cervello in due emisferi, dove
l’emisfero sinistro è la sede del ragionamento logico e razionale, sollecitato
dal passato e dalle informazioni apprese, mentre l’emisfero destro è legato
alle intuizioni.
Il modello supercausale rende questa ipotesi ancora più
complessa introducendo nel disegno il sistema nervoso autonomo e, più
precisamente, il plesso solare. Il plesso solare viene qui considerato come la
parte del corpo attraverso la quale l’energia vitale entra nel nostro organismo
alimentando i processi, altamente automatizzati, del sistema nervoso autonomo.
In questo modello, il plesso solare è anche la sede del nostro Sé, il nostro
sentire di esistere. Quindi, mentre la testa è sede del libero arbitrio, il
plesso solare e il cuore sarebbero la sede del sentire.
I tre livelli della mente
Il modello supercausale suggerisce che la mente è
organizzata su tre livelli: il livello conscio (associato alla testa e al
libero arbitrio), il livello inconscio (associato al sistema nervoso autonomo e
ai processi vitali altamente automatizzati) e il livello superconscio
(associato all’attrattore e alla finalità dell’esistenza).
Il livello Conscio della mente, sul quale siamo
sintonizzati durante le ore di veglia, ci collega alla realtà fisica
dell’esistenza. Questo livello media le sollecitazioni che provengono dal
sistema nervoso autonomo, cioè dal livello inconscio ed emozionale, con il
piano fisico della realtà. La funzione principale della mente conscia è quella
di portarci a decidere in modo vantaggioso per la nostra sopravvivenza. La
mente conscia è caratterizzata dal libero arbitrio.
Il livello Inconscio della mente dirige le funzioni
vitali del corpo, dette involontarie, come il battito cardiaco, la digestione,
le funzioni rigeneratrici, la crescita, lo sviluppo e la riproduzione. Inoltre,
attua programmi altamente automatizzati, permettendoci di svolgere molti
compiti, anche complessi, senza la necessità di un controllo conscio (ad
esempio guidare l’auto, andare in bicicletta e camminare). Non si ha accesso
alla mente inconscia in modo diretto, se non durante i sogni, o attraverso
tecniche di rilassamento e di meditazione e in stati alterati di coscienza come
la trance ipnotica.
Il livello Superconscio della mente rappresenta quella
parte dell’essere che è in diretto contatto con la fonte della sintropia:
l’attrattore. L’attrattore riceve le esperienze degli individui, seleziona
quelle utili per la sopravvivenza e le condivide, sottoforma di emozioni.
L’attrattore offre soluzioni e risposte, e la connessione con esso è
fondamentale per il nostro benessere e per la nostra evoluzione. La mente
superconscia ci invia messaggi e indicazioni attraverso i sogni, o sottoforma
di sentimenti di anticipazione, presentimenti, intuizioni e ispirazioni. Viene
anche indicata come anima, coscienza trascendentale, spirituale, mistica o pura
coscienza, in quanto dà accesso a un livello superiore di conoscenza che ci
collega con il fine e il significato ultimo della nostra esistenza. Le
proprietà della mente superconscia sono molte, una particolarmente importante è
l’intuizione. Per comprendere meglio come il superconscio interagisce con il conscio,
è utile riportare le parole del matematico Henri Poincaré (1854-1912). Poincaré
notò che quando si trovava di fronte a un nuovo problema da risolvere, iniziava
utilizzando un approccio cosciente e razionale che porta a conoscere le
caratteristiche e gli elementi del problema. Le opzioni sono spesso molte se
non infinite e ci vorrebbe molto tempo per valutarle tutte. Tuttavia, un
qualche altro tipo di processo sembra operare. Questo processo agisce a livello
inconscio e seleziona l’opzione corretta, tra tutte quelle possibili. Poincaré
indicava questo meccanismo con il termine intuizione, un processo inconsapevole
attraverso il quale arriviamo alla soluzione del problema senza doverci
ragionare sopra. «Lo studio della genesi delle scoperte matematiche» – scriveva
Poincaré «dovrebbe interessare gli psicologi. Scoprire significa infatti
scegliere, ma probabilmente la parola scegliere non è quella più adatta.
Nell’ambito della matematica le opzioni sono così numerose che un’intera vita
non sarebbe sufficiente per prenderle tutte in esame. Fortunatamente ciò non
accade. Le opzioni inutili non si presentano alla mente dello scopritore». Ciò
che il superconscio presenta alla mente cosciente, come intuizione, non è
l’argomentazione finale, completa, ma piuttosto un punto di partenza dal quale
la mente conscia può elaborare i dettagli e le argomentazioni.
Intuizione e diminuzione dell’entropia
In altre parole, quando sono disponibili solo processi
razionali/consci (linea a), basati su informazioni provenienti dal passato, non
si riesce a orientare la propria scelta verso il fine, l’attrattore, e ciò
porta all’aumento dell’entropia. Quando i processi razionali avvengono dopo
l’intuizione (linea b), che orienta la scelta verso l’attrattore, l’entropia
diminuisce. L’intelligenza e le scelte strategiche di indirizzo traggono le
loro indicazioni dalla valorizzazione degli aspetti intuitivi della mente
superconscia, e dalla percezione dei vissuti interiori del cuore. Solo
successivamente l’intuizione può essere formalizzata tramite la razionalità.
Coscienza, cuore e mente
Il modello supercausale della mente ipotizza un ruolo
centrale del cuore e del sistema neurovegetativo nei fenomeni associati alla
coscienza. A tal proposito è curioso e interessante notare come, per esprimere
il concetto di coscienza, negli ideogrammi cinesi si utilizzino l’ideogramma
del cuore (xin) e l’ideogramma della testa (tou).
Il cuore viene collocato nella prima posizione,
suggerendo così che esso sia la sede della coscienza, mentre la testa ne è lo
strumento.
Questo articolo è tratto dalla rivista 49
Scienza e Conoscenza - N. 49 >> http://goo.gl/Tr3SAa
Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza
Editore: Scienza e Conoscenza - Editore
Data pubblicazione: Luglio 2014
Formato: Rivista