La Dea Moderna
I segreti delle Antiche Forze
di Cristiana Isabella Vignoli
La Dea Moderna - Libro
C’è un Potere nascosto in ogni donna:
è il Potere delle Antiche Forze che in mondi lontani la
Donna/Dea sapeva usare.
Ora quel tempo è ritornato e riacquistando le Antiche
Forze e conoscenze le Donne/Dee Moderne possono creare un futuro straordinario
da regalare ai loro figli e al Pianeta Terra.
In questo manuale, sospeso fra l’onirico e il didattico,
le leggi della Fisica incontrano le Antiche Forze della Metafisica e si fondono
per dare delle risposte alle domande di sempre: chi siamo, da dove veniamo e
perché abbiamo dimenticato l’antica conoscenza.
Proprio ora, spiega l’autrice, le energie del pianeta si
stanno spostando, dalla «dominanza” maschile della catena dell’Himalaya alla
«dominanza» femminile della catena delle Ande.
Proprio ora siamo ancora in tempo per non fare quella
mossa sbagliata che portò gli esseri umani all’oblio, all’ignoranza e alla
sofferenza dopo la fine di Lemuria e di Atlantide.
Ma per non cadere in quell'errore atavico è necessario
che le Donne si trasformino in Dee Moderne, è necessario che riscoprano, in
loro, la magia delle Antiche Forze e che imparino a usarla con saggezza e
armonia.
Sei pronta per diventare una Dea creatrice del futuro?
Questo manuale è stato scritto per te!
Ricco di link a esercizi e video del Magnetic Healing per
riacquistare le Antiche Conoscenze.
Leggi un estratto dal libro di Cristiana Vignoli "La
Dea Moderna"
Noi donne di oggi siamo in grado di cambiare i destini
del mondo futuro
Roma, 15 marzo 2015: ero in treno verso Milano.
Stavo andando a una conferenza in cui dovevo parlare del
campo biomagnetico e del Magnetic Healing a un gruppo di donne.
Prima di partire avevo chiesto quante persone si fossero
iscritte e gli organizzatori mi avevano risposto: «Non lo sappiamo ancora».
Vi sono conferenze e seminari in cui mi ritrovo a tu per
tu con pochissime persone e altri dove devo gestire 700 persone.
Mi è utile sapere per tempo quante persone partecipino e
in che spazio posso muovermi perché in questo modo organizzo al meglio il
numero e il tipo di esercizi da insegnare.
In questo seminario di due giorni dovevo insegnare gli
esercizi per riequilibrare il campo biomagnetico e condurre un gruppo di donne
a indagare sulle energie del femminile. Argomenti difficili da gestire in
questo strano momento di passaggio dall'energia dominante maschile a quella
emergente femminile.
Le energie del Pianeta si stanno nuovamente spostando, e
noi oggi siamo testimoni di questo evento straordinario: dalla «dominanza» (non
dominazione, ma dominanza) della catena dell’Himalaya l’energia del Pianeta si
sta spostando alla «dominanza» della catena delle Ande.
Mi domandavo se vi fossero segni visibili nella cultura e
nell'antropologia per poter dire che ciò accade realmente.
Sì, i segni secondo me ci sono, personalmente vedo come
segni il fatto che il Dalai Lama sia senza la sua sacra casa nel Tibet, mentre
i nativi andini ora, alla «fine dei tempi», stiano andando in tutto il mondo a
portare il messaggio di Pachamama.
E nella vita di ogni giorno i segni ci sono? Sì, anche
nella vita di ogni giorno, secondo me, i segni ci sono, e sottolineano un
pericolo imminente (dialogavo fra me e me, camminando lungo il treno).
Pensavo che, nel mondo occidentale, l’economia e la
politica attualmente danno alla donna una pericolosa supremazia che, se mal
gestita, porterà agli stessi problemi che ha causato la supremazia maschile. E
sì, perché quando c’è supremazia, egemonia, sistematicamente l’armonia e
l’equilibrio vengono a mancare.
Inoltre, essendo alla fine dei tempi, alla fine del Kali
Yuga, c’è la possibilità di perdere la memoria delle gesta umane passate, come
già accaduto: cosa sappiamo degli sbagli che hanno portato le civiltà
antichissime a precipitare nell'oblio? Nulla. Nulla che possa oggi esserci
utile per non sbagliare ancora e ancora. Una prerogativa umana è che perdiamo
la memoria: perdiamo la memoria di fatti a noi accaduti, perdiamo la memoria
della nostra infanzia, di cosa abbiamo fatto un mese fa… la memoria… La
memoria, anche quella comune, storica e antica, si perde se non si impara come
conservarla.
La memoria non si può conservare se si vive in uno
sbaglio di fondo: nell'egemonia di una delle due energie maschile/ femminile;
yin/yang; Cielo/Terra.
Ma la buona notizia è che possiamo modificare il futuro!
(Ancora per poco.)
Mentre scrivo… vengo a sapere che oggi, 25 aprile 2015,
c’è stato un forte terremoto in Nepal… Vi dice nulla il Nepal? Si trova nella
catena dell’Himalaya… La terra si scuote e le energie elettromagnetiche si
spostano; le montagne si parlano, da un luogo all'altro, come all'interno del
nostro organismo le cellule si parlano… come nella fisica quantistica le
particelle si parlano, tanto da cambiare spin contemporaneamente, anche se a
distanza di migliaia di chilometri.
Uno strano incontro
Ero immersa nei miei pensieri, che vagavano e si
rincorrevano, mentre i miei occhi fisici stavano cercando il posto giusto in
cui farmi sedere quando, a un certo punto, un’immagine mi colpì. Una signora,
comodamente seduta, leggeva assorta un libro che ben conoscevo: la copertina
riproduceva un mosaico egizio raffigurante la dea Nut.
L’immagine è affascinante, sembra arte contemporanea, le
sfumature azzurre e il movimento del corpo non danno nemmeno l’impressione
d’essere un mosaico antichissimo; il tutto sembra un sapiente dipinto. Eppure
migliaia di piccole tessere accostate formano l’immagine della dea Nut… proprio
come migliaia di piccoli tasselli formano un’immagine precisa di cosa sta
accadendo adesso nel nostro universo chiamato pianeta Terra!
Nut, una dea dei tempi passati, probabilmente dell’epoca
precedente a questa, come sono soliti definirla coloro che si occupano di
esoterismo. Una dea dei tempi passati, forse giunta in Egitto da un antico
culto proveniente da Atlantide, dove l’energia femminile scendeva dal cielo
«schiacciando» quella maschile (del dio Geb, marito di Nut) che rappresentava
la terra. Ma anche una dea dei tempi prossimi futuri, dove vi sarà nuovamente
l’inversione delle attuali energie…
Decisi che dovevo cogliere il segno di quell'evento, come
dice sempre il mio grande amico, Gian Marco Bragadin, ideatore della
Segnanalisi.
Il posto davanti a quella signora era libero. Così mi
sedetti.
La signora alzò lo sguardo e mi fissò. Lessi nei suoi
occhi che si stava domandando dove mi avesse già vista. Feci finta di niente.
Lei mi scrutò con attenzione. Poi chiuse il libro e lo
appoggiò sulle sue ginocchia, rivolto con la quarta di copertina verso l’alto e
lì, proprio su quel retro di copertina, troneggiava una mia fotografia: quel
libro l’avevo scritto io. Si intitola La Dea nascosta.
Ma la signora era intenta a guardare me e non si accorse
della foto.
La cosa bella dell’essere scrittore è che i tuoi libri
possono anche essere dei best sellers, ma pochi leggono il tuo nome sulla
copertina… spesso la gente conosce i tuoi titoli, i tuoi personaggi ma se ti
incontrano non sanno che sei tu che li hai scritti. Io ancora oggi non so come
si chiami l’autrice di Geronimo Stilton, e voi?
La signora si fece coraggio e mi chiese, con marcato
accento americano: «Scusi, ci conosciamo? Ha un volto familiare».
Non avevo intenzione di dirle che ero l’autrice del
libro, perché volevo prima sapere cosa ne pensasse, se le piaceva, se aveva
delle domande o dei dubbi.
Quando elabori un testo di metafisica per te, scrittore,
quello che pensi e scrivi è tutto chiaro, ma ho notato spesso che ci sono dei
passaggi che noi autori saltiamo perché li riteniamo ovvi, ma in realtà lo sono
solo per il nostro cammino di vita. Per molti dei nostri lettori non sono
affatto scontati, tanto che alcuni discorsi rimangono quasi «sospesi» e alla
fine «scompaiono» nella mente del lettore, perché non riesce ad accostarli a
qualcosa di noto.
Così risposi: «Mi spiace, ma non sono fisionomista – il
che è verissimo – e quindi anche se ci conoscessimo probabilmente non me lo
ricorderei. Cosa sta leggendo di interessante?». Colsi l’occasione per entrare
nel vivo dell’argomento.
«Un libro di metafisica – disse mostrandomi la copertina
frontale – sulle energie del femminile».
«Difficile? Più difficile o più interessante?» replicai
subito per cercare di capire se gli argomenti fossero di suo gradimento.
La signora amava dialogare. Aveva anche lei affrontato
diversi esami di filosofia e arte all’università, come me, quindi ci trovammo
bene da subito. Il viaggio era abbastanza lungo per conoscerci in modo quasi
approfondito. Venni a sapere che era figlia di italiani trasferitisi per lavoro
negli USA. Lei era nata lì, ma a 20 anni aveva incontrato un ragazzo italiano e
per seguirlo era venuta in Italia. Qui si era innamorata del paese, della
cultura, dei luoghi. Jennifer, così si chiama, era convinta di parlare un
italiano dalla pronuncia perfetta, ma in realtà si sentiva che era nata in
America. Mi spiegò che stava andando a Milano, perché l’autrice di quel libro,
una certa Cristiana Isabella Vignoli, doveva tenere un convegno sul Magnetic
Healing® e sulle energie del femminile.
Rimasi colpita dal fatto che conoscesse il nome
dell’autrice del libro e che si fosse informata se e dove tenesse delle
conferenze. Stava andando a Milano per conoscere questa certa autrice (sempre
io), perché aveva molte domande da farle e un progetto da proporle.
A quel punto le chiesi di passarmi il libro, lo presi in
mano e feci finta di guardare attentamente la copertina, in questo modo
Jennifer, che stava seduta di fronte a me, poté vedere la mia foto sul retro…
Ma Jennifer non badava alla foto e continuava a guardare cosa stessi facendo:
aveva i suoi occhi fissi sul mio volto, cercando di capire dove mi avesse già
vista! «Scusi – ripeté fissandomi – eppure sono convinta di averla già vista».
Allora con l’indice della mano destra le mostrai la foto
sul retro di copertina e poi sorridendo, per l’anomala situazione, sempre con
l’indice indicai il mio viso.
Jennifer scoppiò a ridere come fanno i bambini. Rideva
così di gusto che mi contagiò.
I nostri pochi vicini di scompartimento, che fino a quel
momento ci avevano torturato con musica a tutto volume e discussioni ricche di
parolacce dette al telefono a gran voce, ci guardarono con occhiacci di
rimprovero scuotendo la testa come per dire: «Le vostre risate ci stanno
infastidendo».
Ma questo non ci turbò perché proprio in quel momento una
ragazza, che era seduta di fianco a Jennifer e che aveva ascoltato tutta la
nostra conversazione nascosta sotto i suoi grandi occhiali bianchi da sole, mi
disse con un bellissimo sorriso: «Dottoressa Vignoli, anch'io sto venendo alla
sua conferenza. Sono Laura! Molto piacere di conoscerla!».
A quel punto avevo dalla mia parte una buona notizia:
almeno due persone erano sicuramente iscritte al mio corso, e non stavo facendo
un viaggio a vuoto.
Ecco il segno che si concretizzava, che iniziava a farsi
meno enigmatico.
Ero salita in un treno di sconosciuti e ora mi sembrava
d’essere nel salotto di casa con due vecchie amiche d’infanzia.
Mi chiesero se stessi lavorando a qualche nuovo libro.
Raccontai loro che avevo ricevuto una proposta per scrivere una nuova edizione
del libro La Dea nascosta, ma che avevo riletto la vecchia edizione, quella che
aveva portato Jennifer con sé, e mi ero accorta che era ancora molto attuale e
quindi ero indecisa se accettare o meno questa offerta.
Cristiana Isabella Vignoli
La Dea Moderna - Libro >> http://goo.gl/d6dPJc
I segreti delle Antiche Forze